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Mi sento uno stupido ma sono davvero agitato. Sono quasi le otto e mezza e tra poco Rosy e i suoi fratelli dovrebbero essere qua. Dopo stamattina avrei dovuto cambiare numero di telefono e serratura se non direttamente casa e città. Ma la verità è che non voglio smettere di vedere Rosemary, di sentire la sua voce e il suo profumo. La verità è che mi sono innamorato di lei per quanto assurdo possa sembrare che un uomo della mia età possa sinceramente innamorarsi di una ragazzina così giovane. Non so se questa sia la famosa crisi di mezza età ma francamente non mi importa, l'unica cosa che mi interessa è stare con lei il più possibile. Farla felice e proteggerla.
Aver realizzato appieno questo pensiero, averlo focalizzato davvero, mi fa sentire più leggero, euforico quasi. O forse è perché così mi sento in qualche modo scusato, come se infondo non stessi facendo niente di male. Qualcosa di assolutamente normale.
Il filo dei miei turbolenti pensieri viene bruscamente tagliato dal suono del campanello. Quasi corro ad aprire ma prima di farlo mi fermo davanti alla porta e prendo un bel respiro. Ma che idiota sei.
"Ciao ragazzi"
I due bambini corrono verso la cucina probabilmente alla ricerca di qualche schifezza da sgranocchiare. Rosy entra lentamente con un mezzo sorriso sulle labbra. Si avvicina e rapida come un gatto, si alza sulle punte dei piedi e mi da un bacio sulla guancia: "Grazie Terry"
Rimango a fissarla imbambolato: "Per cosa?" mormoro quasi senza accorgermene.
"Perché ci porti alle giostre"

È una serata calda ma piacevole; il lunapark è pieno di gente perlopiù adolescenti che si muovono in gruppi sghignazzanti e rumorosi, ma ci sono anche coppie e famiglie con figli più o meno piccoli. Sono abbastanza teso. Siamo dall'altra parte della città, nessuno dovrebbe conoscerci qua ma l'ansia si fa comunque sentire.
E Rosy se ne accorge: "Tutto bene? Hai una faccia"
Le dico semplicemente la verità. Lei per tutta risposta mi prende per mano e appoggia la testa sulla mia spalla: "Grazie eh" la apostrofo con tono scherzoso.
Ridacchia sorniona: "Eddai non preoccuparti, nessuno ci guarda. A nessuno frega niente"
Spero sia proprio così. Spero non ci sia qualche poliziotto in borghese lì con la famiglia o peggio, in servizio per controllare che i giostrai facciano solamente i giostrai. Tuttavia mi sento felice, felice come un bambino la mattina di Natale. Mi dispiace anche solo pensarlo ma vorrei che i due bambini non ci fossero, vorrei davvero rimanere bloccato da solo con Rosy in cima alla ruota panoramica.

Donny e Theresa piagnucolano per lo zucchero filato così ne prendo loro uno da dividere in due, dopotutto non credo che Theresa riuscirebbe a mangiarne uno intero da sola.
Ci facciamo tutte le giostre per i due marmocchi, le macchinine scontro, la giostra catene, il trenino, e tappeti elastici e alla fine Donny vuole pure fermarsi al bancone dei clown a cui si deve sparare l'acqua in bocca per far scoppiare il palloncino e vincere il premio. Vince una scimmietta spelacchiata e orribile che regala immediatamente alla sorellina. Mi spiega imbronciato che avrebbe voluto vincere la macchina telecomandata.
Mentre ci avviamo verso l'ultima giostra, mi domando cosa pensi la gente che ci vede. Quasi sicuramente che sono il padre di quei ragazzini. Per (s)fortuna le persone credono a quello che vogliono vedere e ignorano tutto ciò che possa compromettere le loro tranquille esistenze, come il fatto che proprio ora stia acquistando i biglietti per il tunnel dell'amore. Il giostraio non fa una piega, cosa che, non per fare il razzista, non mi stupisce troppo. Ma anche tutta la "gente normale" attorno a noi ci ignora. Anche quando Donny protesta gesticolando energicamente e Rosy gli dice che è una giostra per noi due e che loro devono solo stare seduti buoni e zitti per pochi minuti nei posti davanti. Donny accetta anche perché gli viene promesso un altro zucchero filato.
Quando il nostro vagone entra nella giostra sbattendo rumorosamente contro le porte, finalmente mi rilasso. Le luci sono soffuse e nell'aria suonano canzoni abbastanza smielose, soffuse anche quelle.
"Finalmente soli" mormora Rosy, anche lei pare essere più rilassata, "beh, quasi" aggiunge facendo un cenno ai sedili davanti dove sono seduti Theresa e Donny che sembrano comunque abbastanza tranquilli.
"Hai avuto una bella idea Rosy, è stata una bella serata"
Intravedo il suo sorriso nella penombra rosata della giostra. Si avvicina al mio volto e io la accolgo come si accoglie la pioggia dopo la siccità. Per un attimo, un istante prima che le nostre labbra si tocchino, mi balena in testa la preoccupazione che i due bambini possano vederci. Mezzo secondo cancellato in meno di mezzo secondo.
Sono affamato di lei, le bacio le guance, il collo. Lei mi lascia fare, le braccia attorno alle mie spalle, gli occhi socchiusi.
"Ti amo Terry"
Un sussurro che mi trafigge. La prendo per le spalle e la guardo. Lei guarda me, spaventata da quello che posso rispondere. Ma non posso fare altro che mormorare anch'io. Non so se sia la mia impressione ma i suoi occhi sembrano luccicare di lacrime. Mi abbraccia stretto. E rimaniamo così finché il giro non finisce.

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Salve,
Non illudetevi troppo sulla regolarità degli aggiornamenti 😅

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