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<<Quindi la cosa tanto importante da fare è andare al Glenn?>> chiese scettica Eve, riferendosi al messaggio che il ragazzo le aveva mandato.
Michael annuì distratto, un sorriso giocoso ad adornargli le labbra, come se quella fosse stata normale routine.
<<E la cosa che invece si potrebbe guastare, sono le ciambelle, i cornetti e i caffellatte che hai preso al bar>> continuò ancora lei, poggiando un gomito al lato del finestrino e massaggiandosi la tempia con le dita.

L'amico mugugnò in segno di approvazione, cominciando a canticchiare il testo di I'm Yours, che in quel momento veniva passata alla radio.
Entrambi amavano molto quella soave melodia, ma Eveleen non era per niente in vena di musica, così abbassò il volume fino a portarlo al muto.
<<Okay, ora basta con i giochetti Michael>> annunciò, più che infastidita dal comportamento del ragazzo :<<sai perfettamente che giornata di merda sia questa e quanto io la odi quindi, per favore, dimmi perché mi hai costretta a uscire dalla mia stanza>>.
Sentire Eveleen utilizzare quel tono di voce era davvero raro e Michael ne era un po' intimidito.
Il ragazzo prese un profondo respiro, cercando di non distogliere l'attenzione dalla strada.
<<Perché ne hai bisogno, Eve. Non puoi restare chiusa lì dentro, mentre i tuoi pensieri si divertono a torturarti>> le spiegò con calma, stringendo forte le mani sul volante.
Sapeva quanto l'amica odiasse quel genere di discorsi, ma aveva deciso che l'anno precedete sarebbe stato l'ultimo che lei avrebbe passato in totale solitudine nella sua camera.
Notando che Eveleen non sembrava intenzionata a obiettare, continuò :<<hai bisogno di distrarti, di fare qualcosa di bello e di buono, che ti faccia sentire bene con te stessa. E guarda caso, conosciamo proprio il posto adeguato e le persone che necessitano il nostro aiuto>>.
Sentì Eveleen sbuffare scocciata e si poté ritenere contento che non avesse già iniziato a sbraitare come una matta.
Era da una settimana che con Jimin stava organizzando tutto e non avrebbe permesso al dolore di Eve di rovinare ogni singola cosa.
Michael, in quei giorni, aveva passato molto tempo col ragazzo e doveva ammettere che non era poi tanto male.
Sicuramente caratterizzato da una vivace intelligenza, da una gentilezza fuori dal comune e da un particolare bisogno di affetto.
Non si meravigliava più del fatto che Eve si fosse presa una cotta proprio per lui.
Certo, con questo non intendeva dire che avesse accettato ciò che la sua amica provava per Jimin, più che altro se n'era fatto una ragione e aveva deciso di osservare l'evolversi della vicenda.

<<Eccoci arrivati, madame>> esordì Michael, fermando la macchina poco distante dall'entrata della struttura. 
Eveleen si voltò verso di lui con un turbinio di emozioni nei suoi occhi, non facilmente riconoscibili.
Dopo qualche secondo, un sospirò sfuggì dalle sue labbra e lei scosse la testa chinando il capo :<< Micky, non dovevi disturbarti. Questo non è un bel giorno, non so se sia il caso di->> ma il ragazzo la bloccò prima che potesse continuare con le sue inutili paranoie.
Le strinse la mano con tutta la forza che possedeva e non gli importava di esagerare, voleva solo farle capire che lui era lì, per lei e con lei :<<esatto, so che è il giorno peggiore di tutto l'anno ed è per questo che non ho intenzione di lasciarti da sola, non più. Da oggi in poi è così che passeremo il quindici maggio: insieme>>.
Michael capì di aver colpito nel segno quando un piccolo ma sincero sorriso si fece strada sulle labbra rosee e piene dell'amica.
Dopo averle lasciato la mano, scese velocemente dalla vettura chiudendo lo sportello alle sue spalle e aggirando la macchina.
<<Prego>> disse poi, aprendo la portiera per Eveleen, che lo guardava divertita.
Afferrò la mano che l'amico le stava porgendo :<<cavolo, dovrei proprio filmare questa scena Cooper>> lo prese in giro, aspettando dietro di lui che prendesse la colazione dai sedili posteriori.
Con in sottofondo le risatine di Michael, Eveleen si accorse solo in quel momento quanto il suo cuore stesse battendo all'impazzata ed era piuttosto sicura che non fosse a causa delle ciambelle.
Certo, a meno che non avessero un colorito chiaro, capelli biondi e occhi a mandorla. 
E no, quella non era decisamente la descrizione di una ciambella.

||Out of the Sky|| P.Jm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora