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L'ultima settimana di scuola era ormai iniziata ed Eveleen vedeva la fine dell'scolastico sempre più vicina.
Aveva passato le notti precedenti sveglia, a riflettere su quale avrebbe desiderato essere il suo futuro.
Una risposta iniziava a formarsi nella sua mente, ma era ancora amorfa e priva di basi certe.
Era qualcosa a cui nemmeno si era accorta di essersi appassionata e che si era presentata come la giusta risposta a tutte le domande.

<<Ah, finalmente ci siamo!>> la voce di Michael la fece sobbalzare e, chiusa l'anta dell'armadietto, gli lanciò un'occhiataccia alla quale il maggiore si preoccupò di rispondere con un radioso sorriso.
Le circondò poi le spalle con un braccio, mentre si dirigevano verso la lezione seguente.
<<Non senti già il profumo del dolce far niente per tutta l'estate?>> le domandò, chiudendo gli occhi per immaginare il rumore del mare e la sabbia calda sotto i piedi.
Eveleen lo guardò scettica, tirandogli poi un pugno sul petto :<<è esattamente ciò che fai ogni estate. Non credi che sia ora di dare una svolta alla tua vita?>> chiese ironica, portando una mano a stringere la spallina dello zaino.
Subito il sorriso che aveva sulle labbra si ridusse a un ripiegamento appena accennato, a causa della mente che era tornata a vagare tra l'indecisione e la tensione.
<<Ah, giusto>> le fece Michael in un sussurro poco distante dal suo orecchio, per poi riprendere un tono di voce abbastanza alto :<<per te le cose sono cambiate, vero? Adesso hai Jimin, state insieme e non hai più bisogno del vecchio Micky>> scherzò, fingendo di asciugarsi le lacrime con la manica della felpa.
La ragazza si voltò quel tanto che bastava affinché potesse guardarlo in viso, poi roteò gli occhi, tirandogli l'ennesimo pugno sul petto :<<smettila di dire così, sai che non è assolutamente vero>>.
Dopotutto, anche se aveva capito bene che il tono di Michael non fosse per niente serio, temeva che potesse sentirsi trascurato.
Ultimamente passava molto tempo al Glenn e non sapeva se l'amico ne fosse dispiaciuto o meno.
Con il suono della campanella, i mormorii degli studenti nel corridoio coprirono completamente le voci dei due ragazzi.
<<Se finisco presto di studiare ci vediamo in clinica!>> Michael fu costretto quasi a urlarlo affinché Eveleen, pochi passi più avanti, riuscisse a sentirlo.
La ragazza annuì, ridacchiando per il modo buffo in cui l'amico aveva tentato di scandire bene le parole, rendendo il concetto ancora meno chiaro.
Si voltò scuotendo il capo, dirigendosi verso la classe della prossima lezione, tentando di farsi spazio tra la gente.
La sua mente era totalmente assorta da pensieri che variavano dalla paura per il futuro, al delicato profumo di Jimin.
Davanti agli occhi, Eveleen aveva ancora il suo luminoso sorriso e nelle orecchie la sua melodiosa voce.
Si era estraniata a tal punto da quel caos scolastico che non sopportava piú, da non rendersi conto che qualcuno lì non avrebbe proprio dovuto ascoltare.

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L'aria quella mattina aveva un odore diverso e Michael se ne accorse appena uscito di casa.
I fili d'erba tinti di smeraldo oscillavano delicati seguendo il ritmo del vento e l'ossigevo pareva già accompagnarsi a molecole d'acqua, che promettevano pioggia.
Eppure, c'era altro che Michael non riusciva a identificare, come quell'ombra che ti segue e che, come ti volti, si nasconde.
Così velocizzó il passo, estraendo il telefono dalla tasca anteriore dei jeans.
Quello che aveva sviluppato nei confronti di Eveleen era un senso di protezione superiore a qualsiasi altra emozione, che fosse l'ansia, la paura o la gioia.
Eveleen veniva sempre messa al primo posto.

Un sorriso gli nacque spontaneo sulle labbra quando l'occhio gli cadde sui messaggi precedenti, presenti nella chat.
Il giorno prima Taemin aveva chiamato Eveleen, dicendole che aveva intenzione di tornare a trovarla, avendo raccimolato abbastanza soldi con la vendita di alcuni dipinti.
Il liceo non distava molto da casa sua, così riuscì ad arrivare dopo soli cinque minuti dal suono della campanella.

||Out of the Sky|| P.Jm.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora