La notte è passata in un lampo, o forse sono solamente io che avrei voluto dormire di più. La sera prima Aurora mi aveva portata al Fisher's, un locale in stile country accanto all'auditorium. Si era rivelata una buona ascoltatrice e mi aveva persino pagato le patatine fritte e l'hamburger. E, nonostante la maglia sformata color caramello con i nastri rosa e i leggins a strisce arcobaleno, nessuno pareva far caso a lei. «Sono abituati» aveva semplicemente detto. Avevamo chiaccherato tutta la sera: ero davvero felice di aver trovato una buona nuova amica.
«Buongiorno, Althea»
Mi riprendo dai miei pensieri e mi alzo in piedi dopo averla salutata. Sono le sette e un quarto: fra un'ora avrò la mia prima lezione universitaria!
«Ansiosa, eh? Lo ero anche io i primi giorni»
«Spero che vada tutto bene»
Cerco di non pensarci e mi concentro sulla mia rotuine mattutine. Mi lavo i denti e mi faccio una breve doccia, poi infilo un paio di jeans a vita alta e una camicia bordeux, abbinata alle Converse. Metto solo un po' di eyeliner e piastro i capelli, al contrario di Aurora che passa più di mezz'ora in bagno. Esce truccata con l'ombretto viola, il rossetto blu e lunghe ciglia finte che arrivano quasi alle guance lucide di fard e cipria. Stamattina indossa un lungo abito azzurro che le arriva alle caviglie e delle sneakers nere. È leggermente più normale del giorno prima.
«Forza! Che lezione hai ora?»
«Storia antica»
«Ci dovremo dividere, allora! A dopo»
Detto questo scappa via e io ne approfitto per scrivere a Jonathan.
Tu Jo dove sei?
Lui risponde subito.
Jo Corridoio B
Tu Lezione?
Jo Storia antica;)
Tu Non so dov'è l'aula...
Seguendo le indicazioni di Jo trovo l'aula. Lui è appoggiato alla porta e mi sorride, mettendo in mostra i denti bianchissimi.
«Ally! Eccoti»
«Ciao Jo»
«Ci sono un sacco di ragazzi carini, sai?»
Scuoto la testa ridendo e faccio un respiro profondo prima di entrare. Dentro le impalcature altissime gremite di studenti mi fanno subito impressione, ma Jo mi stringe la mano e mi conduce in prima fila. Lì ho davanti il professore, che sta entrando in quel momento.
«Jonathan, vieni dietro. C'è Amy»
Lui mi rivolge un sorriso di scuse e scompare tra la gente. Sono due settimane che si è fidanzato e sembra molto preso da questa Amy. Sono gelosa? Non credo. Jo è il mio migliore amico, dopotutto.
«Allora, benvenuti, ragazzi! Io sono il professore Micah Andrews...»
Appena l'insegnante inizia a parlare, la porta si spalanca e compare un ragazzo sulla ventina che cammina verso il posto come se avesse tutto il tempo del mondo. Al suo fianco una biondina ride e gli sussurra qualcosa, ammiccando alla sua camicia sbottonata e ai capelli scompigliati. Non voglio neanche immaginare cosa stavano facendo quei due.
«Signor Reynolds, le ricordo che la lezione inizia alle otto e un quarto»
Lui sbuffa e si siede. Si siede... Aspetta, ha appena preso posto accanto a me? Mi scosto e mi concentro sul professore. Dopo neanche cinque minuti, sento qualcosa toccarmi il braccio. Mi volto lentamente e noto un foglietto arrotolato. Lo butto senza neanche leggerlo; non ho intenzione di stare ai giochi di questo dongiovanni. Perchè lo sto insultando? Non ne ho idea, ma al suo posto avrei reso meno evidente la mia scappatella con la bionda. A quel punto sento ancora il rumore della carta e faccio per buttarlo di nuovo, ma stavolta è aperto e non faccio in tempo a spostare gli occhi.
Scontrosa la ragazza, eh?
Lo ignoro spudoratamente e lui sembra arrendersi, ma alla fine della lezione mi si avvicina. Sbuffo rumorosamente e scruto la folla in cerca di Jo.
«Come ti chiami?»
«E che ti importa?»
«Vorrei sapere come chiamarti»
«Non ti servirà, perché io e te non ci incontreremo più»
Sbotto. Lui è sorpreso: non devono essere molte le ragazze che lo respingono. In effetti, è un bel.... Ma che dico? Gli lancio un'ultima occhiata torva e me ne vado, mischiandomi tra la folla. In un attimo trovo Jo: è appoggiato al muro di fronte il bar e sta parlando con una ragazza. Amy. Prima che possa superarli, il mio migliore amico mi chiama.
«Ehi, Jo. Ciao, Amy»
Amy fa una smorfia e guarda Jonathan. Non le sto molto simpatica, come lei non sta simpatica a me. La sopporto solo per il bene di Jo.
«Ally! Ehi, Amy, passo da te dopo, ok?»
«Non puoi mollarmi così per lei!»
Dice fulminandomi con lo sguardo. Jo le sussurra qualcosa e lei si allontana infuriata.
«Sei pazzo, Jo? Lo sai che mi odia! Non...»
«Oh, piantala... Devo parlarti. E, fra parentesi, anche lei sa che era solo un flirt estivo. Fra qualche giorno o la lascio io o il contrario»
«Sembravi molto preso, però»
Lui ride di gusto e beve due lunghi sorsi dalla Cherry Coke che ha in mano. Poi ordina al barista un cappuccino e me lo offre. Lo ringrazio con un sorriso; se Amy non sa tenersi stretto questo portento d'uomo saranno affari suoi.
«Ti ho visto parlare con Dan»
«Dan?»
La mia mente va subito al ragazzo di prima.
«Reynolds. Ci parlavi. Sai che vorrei tanto che conoscessi un ragazzo e tutte quelle robe lì, ma non farti ingannare da lui. Sa essere affascinante, ma è... Insomma, stagli alla larga, Althea»
Se usa il mio nome per intero vuol dire che è una cosa seria... Di certo, non ho intenzione di parlargli ancora.
«Tranquillo. Si vede da lontano che é uno stronzo»
Lui sospira soddisfatto e mi poggia la mano sulla spalla.
«Non vorrei che quel ragazzo si mettesse tra la nostra amicizia»
Lo dice scherzando, ma il suo sguardo dice tutt'altro. Suona come un avvertimento.
-Spazio Autrice-
Ci saranno di certo dei trascorsi tra Dan e Jonathan. Quali? Commentate e votate, mi raccomando:)
firebreather_01
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Non vorrei ma ti voglio |Dan Reynolds|
Fanfiction[COMPLETATA] ♤♤♤♤♤♤♤♤♤♤ Althea odia i ragazzi. Da quando sua sorella Kristal è stata violentata da un ubriaco a soli quindici anni, ha troncato ogni rapporto con il genere maschile. L'unico ragazzo con cui parla è Jonathan, il suo migliore amico, ch...