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Dan's pov
Giovedì

《Papà, non sai quanto io sia felice!》

Le parole di Althea mi rimbombano ancora in testa dalla sera prima. So di aver fatto la cosa giusta, ma allo stesso tempo so che Althea ce l'ha con me in egual modo. E domenica, fra tre giorni, andrà in gita con Mitch... e Dio solo sa quel che succederà. E poi, non avevo ben calcolato i tempi: quand'è che i genitori di Althea vorranno sapere il nome del donatore? E se il professore Andrews si sbagliasse?

Mi costringo ad alzare nonostante tutti questi pensieri, guardando il ragazzo che ha accettato gentilmente di ospitarmi. Lui ha una bella famiglia a casa, una vita tranquilla, una ragazza e amici normali.
Quanto darei per essere come lui...
O forse no.

Dopotutto, Althea non è una ragazza normale, Wayne e Ben non sono amici normali, la mia vita non è tranquilla...
E io fino a pochi giorni fa vivevo splendidamente.

Fino a quando Al è scomparsa.

Mi accorgo di essere rimasto a fissare Gary come un ebete, perciò distolgo lo sguardo e metto i vestiti che avevo preparato la sera prima. Un'abitudine rimasta dai tempi delle elementari.

Oggi non ho voglia di andare a lezione, neanche un briciolo.
Prometto a me stesso che finita questa settimana studierò sul serio e finirò il college.

Adesso, invece, mi siedo alla scrivania. Gary ha ordinato i libri per sfumatura di colore, le penne per lunghezza e perfino le riviste per numero di pagine. Non mi stupisco della presenza di un manuale di astrofisica e di uno di geologia, nonostante lui studi materie umanistiche.
Sul mappamondo noto persino degli appunti e dei post it con note illegibili.
Sospiro.

《Ti interessano i miei appunti sulle latitudini esatte in cui la zona d'ombra delle eclissi potrebbe verificarsi, ammesso che il coefficiente di...》

《No, Gary. Ero solo seduto》

Ah, dimenticavo. Gary è un secchione. Appena sveglio, e già pronto a snocciolare lezioni. Incredibile.

Lui va in cucina e torna con due bicchieri di caffè. Declino l'offerta e lui se li scola entrambi.

《Che lezioni hai oggi?》

《Oggi non vado》

Lui mi guarda come se avessi bestemmiato e io mi metto a ridere.

《Okay》

Va in camera e ne ritorna vestito, non come immaginavo. Mi sarei aspettato un maglione grigio o una camicia inamidata, e dei pantaloni di velluto ben stirati. Invece se ne esce con un paio di jeans e la maglietta di un gruppo rock. Aspetta... i Red Hot Chili Peppers, se non sbaglio. Il gruppo preferito di Aja, penso sbadigliando.

《Oh, sì. È il mio gruppo preferito》

Fa gonfiandosi d'orgoglio.

《Pensavo ascoltassi Mozart, Beethoven o cose del...》

Mi interrompe lo squillo del telefono... Wayne.
Faccio un cenno di scuse a Gary e rispondo.

《Amico, arriviamo!》

Dice lui senza darmi il tempo di ribattere.

Arriviamo?》

《Esatto! Io, Ben, Theresa e i tuoi genitori. Ah, anche Aja》

《Ma... perchè?》

Sbotto, incapace di nascondere la sorpresa.

《Che domande... ai Westlake non riusciamo a far nulla senza di te e abbiamo chiesto ad Alex solo tre giorni. E i tuoi... ti passo tua madre》

Non vorrei ma ti voglio |Dan Reynolds|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora