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Dan's pov

Sono solo le sette del mattino e abbiamo già una base e un testo.

Magia.

I Westlake Recording Studios sono semplicemente magnifici. Enormi, attrezzati di qualunque cosa e soprattutto efficienti.

In meno di sei ore, con tutta la stanchezza di una notte insonne, io ho lavorato a turno con Ben e Wayne al testo, mentre Alex dirigeva gli altri alla base e istruiva me, segnandomi la tonalità e altri appunti.

Rileggo il primo testo di questo nuovo EP, che Alex conta di pubblicare all'inizio del nuovo anno con un nome ancora sconosciuto.

I took a walk on a Saturday night,
Fog in the air,
Just to make my mind seem clear
Where do I go from here?
I see my breath pushing steam through the air,
Shaking hands run through my hair,
My fears, where do I go from here?

Is it my fault, is it my fault?
We've been missing each other,
We've been missing each other.
My fault, is it my fault?
We've been missing each other,
We've been missing each other.

Siamo ancora indecisi sul titolo. Wayne ha proposto "I miss you", ma Alex l'ha liquidato dicendo che era troppo romantico. Theresa ha provato con "Alone", ma Alex ha detto che era troppo pessimista.
Comincia a essere un po' rompipalle, penso ridendo, mentre sento Wayne dietro di me suonare qualche nota. Ben fa avanti e indietro, sembra il più emozionato; rilegge il testo e fa qualche accordo, lo rilegge ancora e cambia la tonalità.

Sorrido.

A un tratto, tra le melodie della chitarra di Way e quelle del basso di Ben, sento la suoneria del mio telefono.

《Avevo detto niente cellulari》

Borbotta Alex. Gli lancio uno sguardo assassino e rispondo, uscendo fuori dalla sala.

Il nome di Althea lampeggia sullo schermo.

《Al, tutto okay? Sono a...》

《Lo so dove sei, scemo. Girati》

Aggrotto le sopracciglia e mi volto verso l'ingresso. Althea è sulla porta, sembra un miraggio. È bellissima, con i capelli castani che le sfiorano il top color pesca. E dannazione, quegli skinny jeans la rendono stupenda.

《Althea?!》

《No, Gianfranca》

Ridacchia avvicinandosi. Faccio per baciarla su una guancia per salutarla, ma lei si mette in punta di piedi e poggia le labbra sulle mie.

Mi sento una ragazzina tredicenne alle prese con la sua prima cotta, Dio Santo.

《Althea, io...》

《Non voglio più fingere, Dan》

Dice interrompendomi.

《Cosa...?》

Balbetto, fissando i suoi occhi magnetici.

Alex mi chiama urlando dalla sala di registrazioni con ogni tipo di impropero, mentre quasi tutti i dipendenti si voltano verso di me e si zittiscono.

《Voglio stare con te. Voglio essere la tua ragazza, Dan. Mi hai fatto dimenticare il mio passato, vuoi essere il mio futuro?》

Quelle parole mi scuotono il petto. Nella sala scrosciano applausi e fischi di approvazione mentre lei si fa rossa per l'imbarazzo.

Ha guidato per sei ore preparandosi un discorso per dirmi che vuole essere la mia ragazza.

Dio, sto morendo.

O è un sogno, o è il paradiso.

Althea's pov

Vedere il sorriso di Dan è bastato a compensare le sei ore d'auto notturne. Dopo aver parlato con Jonathan, ho capito quello che volevo. E Wayne mi ha aiutato dicendomi il nome dello studio.

《Certo, certo che voglio, piccola》

Fa lui, baciandomi con più foga di quanta io ne abbia mai vista in lui. Gli brillano gli occhi e io mi sento, per la prima volta, davvero felice.

Quando l'attenzione della sala scema, mi stacco e mi avvicino al suo orecchio.

《Ho lasciato Jonathan》

《Sei bellissima》

Risponde. Rido, poi noto Wayne, Ben, Theresa e perfino Alex sulla porta della sala di registrazione.

《Auguri agli sposini, ma adesso bisogna lavorare》

Dice Alex, spingendo dentro Dan, mentre Wayne mi si avvicina.

《Almeno uno di voi due ce l'ha fatta》

Ridacchia, prima che Alex spinga dentro anche lui.

Faccio per entrare anche io, ma lui mi ferma con uno sguardo fulmineo.

《Tu non entri, o Dan passerà il tempo a sbaciucchiarti invece di lavorare》

Dan's pov

Finalmente è l'ora di pranzo, e Alex ci ha perfino concesso quattro ore per riposarci. Menomale.

Usciti dalla sala, chiamo subito Al e le dico il nome del ristorante dove andremo, mentre Wayne e Ben mi fanno il verso.

Sono davvero dei cazzoni, confermo.

《Quand'è il matrimonio, Danny?》

Scherzano, ma quelle parole mi colpiscono più a fondo di quando non dovrebbero.

Ho dimenticato Aja.

Fra meno di un mese dovrò sposarla. E non ci sarà nulla da fare per me e Al...

Ma fino a quel dannato giorno voglio dimenticare tutto.

E voglio finalmente imparare a sorridere, ad essere felice, con i miei amici e con Althea.

Questo mese sarà il più bel mese della mia vita.

Spazio autrice

Finalmente! Capitolo corto ma consistente:)

(Ho fatto pure la rima lol).

Vi dico che le cose non saranno facili per Dan e Althea, altrochè...

Sofya

Non vorrei ma ti voglio |Dan Reynolds|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora