Venti: Caroline Olsen

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nella foto: Kate Winslet nel ruolo di Caroline Olsen, Rappresentante di Animo.

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Quando apro gli occhi, mi ritrovo in una stanza completamente buia. L'unica fonte di luce proviene da una piccola lampadina, appesa nel punto più alto della stanza e illumina ben poco.

Sono distesa su un lettino da ospedale e indosso ancora l'abito rosa cipria. Sul ginocchio c'è una benda e ho i capelli legati in una crocchia confusa. Mi chiedo chi mi abbia portata via dal bosco e perché mi abbia legato i capelli.

Provo a sedermi e mi guardo attorno. La stanza dove mi trovo sembra il sottotetto di una torre, infatti la luce si trova in alto, incastrata nella punta. Mi alzo in piedi e faccio qualche passo, cercando di capire dove mi trovo.

Il pavimento è sporco e pieno di insetti morti. Le pareti sono dipinte di nero, ma fortunatamente non ci sono ragni o ragnatele in vista. C'è una piccola finestrella, così mi avvicino per guardare che cosa c'è attorno.

Intorno ci sono alcuni abeti, sistemati in quattro file. Oltre questo, ci sono diverse case e qualche palazzo più alto, che deduco siano degli uffici amministrativi. Sospiro e torno verso il lettino, provando a chiedermi chi possa avermi rapita.

Perché sono stata rapita, no?

Improvvisamente sento la serratura scattare e la porta si apre. Nella piccola stanza entrano una donna e due guardie, dal viso coperto. La donna, invece, ha il viso pallido e i capelli biondi, a caschetto. Indossa un vestito nero e tiene le unghie laccate dello stesso colore.

Si avvicina lentamente, ma io mi ritraggo, un po' di. Non ho paura, ma se è stata lei a rapirmi deve avere un motivo logico. Mi rivolge un sorriso un po' troppo buono, così mi chiedo dove posso averla vista.

«Non devi avere paura di me» mormora, «mi chiamo Caroline Olsen e sono la Rappresentante del Regno di Animo»

La conosco: è la donna che ha inviato quella lettera ad Angelique. C'era una domanda su di lei nella verifica di Storia della Magia. È una donna potente dal punto di vista politico, che ha un solo obiettivo nella vita: vincere. Mi chiedo perché la Rappresentante di un Regno mi abbia rapita, considerato che dovrebbe essere dalla mia parte.

«Che cosa vuoi da me?» chiedo, con aria un po' troppo arrogante.

«Niente» risponde.

La guardo con attenzione. Non mi piace, è troppo espansiva e affettuosa nei miei confronti. Non sono idiota, perciò capisco se c'è qualcos'altro sotto.

«E allora per quale motivo mi tieni segregata qui?» domando.

Caroline apre la bocca ma la richiude subito dopo. Sul suo viso pallido appare un sorriso accogliente e si avvicina di qualche passo. Mi mordo il labbro e cerco di allontanarmi, ma il lettino mi impedisce di andare più indietro.

«Non ti ho rapita, Malia» dice semplicemente Caroline, «i miei uomini ti hanno trovata nel bosco e ti hanno portata qui»

Lancio un'occhiata ai suoi uomini.

«Qui dove?»

«Siamo ancora a Coretville» risponde Caroline, «in uno degli uffici che gestisco. Ti ripeto, non devi avere paura di noi»

Stringo i pugni e la guardo ancora. Ha gli occhi piccoli e azzurri, le labbra sono dipinte di rosso ed è un po' troppo robusta per la sua altezza. I suoi uomini, invece, sono molto più alti di lei e le loro gambe somigliano a stuzzicadenti.

«Voglio vedere la mia direttrice» esclamo, «Angelique... Angelique Le Croix»

Caroline sorride. «L'abbiamo già chiamata. Arriverà qua a momenti»

Supernatural Creatures 1 - La Dominatrice dell'AcquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora