Supernatural Creatures 1 - La Dominatrice dell'Acqua

Ventitré: L'albero genealogico

Nella foto: Zachary Gordon (a sinistra) nel ruolo di Loris Baker e Rhys Matthew Bond (a destra) nel ruolo di Luke Baker.
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A causa di tutte le novità delle ultime settimane mi sono completamente dimenticata che ottobre sia cominciato. Mi sono resa conto di questo cambio di mese a metà della prima settimana, quando ho scritto la data su una pagina del quaderno. Aiko, credendo stessi per vomitare, mi ha chiesto se fosse tutto okay e io, in risposta, le ho domandato se fossimo davvero ad ottobre. E grazie alla sua risata, il professor Wood ci ha assegnato un'ora di punizione, durante la quale dobbiamo lavare i piatti della cena. Anche se la punizione sarebbe dovuta durare solo un'ora, si è prolungata di un'altra. Lavare un centinaio di piatti non è esattamente una passeggiata...

Il giorno dopo avevo i calli alle dita e ho avuto difficoltà a scrivere e, soprattutto, durante la lezione di Arti Marziali. La professoressa Nicolson era piuttosto curiosa di sapere che cosa avessi fatto, ma ho evitato di raccontarle il motivo della punizione.

Nonostante le piccole disavventure della prima settimana, mi sento molto meglio e sto imparando a convivere con i miei incubi notturni, ad opera di Lexie.

Ogni sera vado a dormire presto, sperando di poter continuare il sogno dell'incendio, ma invano. Speravo ci fosse un altro finale e non quello a cui ho assistito, ma credo che Lexie abbia deciso di fornirmi solo queste informazioni.

Il resto dovrei scoprirlo da sola, anche se non saprei da che parte cominciare. Prima di tutto dovrei farlo autonomamente, perché nessuno conosce i dettagli degli incubi – né tantomeno quello che riguardava Annalise – ma sarebbe del tutto impossibile, perché non sono al corrente di ogni centimetro di Magics Souls.

Così ho deciso di affidarmi ad una persona che sicuramente sarà felice di trascorrere del tempo con me. Dal mio punto di vista, invece, non ne sono proprio emozionata, ma è l'unica persona con cui posso fare qualcosa del genere.

Per questo, di sabato mattina, mi sono svegliata presto e ho fatto colazione da sola. Nella sala mensa c'erano solo alcune studentesse del terzo anno.

Dopo aver bevuto una tazza di caffè, mi sono alzata e sono tornata in camera. Mi sono vestita con vestiti comodi, mentre Aiko – insieme a Cherie, Viola e le mie sorelle – scendeva per fare colazione.

Sono uscita dalla mia stanza poco dopo le otto e mezzo, sotto il cielo scuro di Coretville. Oggi non dovrebbe piovere, perciò non ho portato dietro un ombrello.

Il sentiero che porta all'Accademia dei Maghi è un po' umido, a causa della pioggia di giovedì pomeriggio e di venerdì notte, ma riesco a camminare senza scivolare o sporcarmi le scarpe.

Nonostante il sole sia pressoché assente, non fa freddo e si sta bene solo con una felpa. Ne indosso una di due taglie più grandi, uno dei tanti capi che ho rubato a mio padre.

Quando arrivo di fronte all'entrata dell'Accademia, mi sporgo per vedere se Tom è nel cortile. Lo trovo insieme ad Alex e a qualche suo compagno di classe, in un angolo del giardino. Fra le mani ha una spada dalla lama scintillante e da lontano non sembra molto pericolosa.

Mi avvicino lentamente e poco dopo incontro lo sguardo di un ragazzo dai capelli rossicci. Sorride in modo ammiccante, poi urla: «Black! È arrivata la tua amante!»

Altri tre ragazzi soffocano una risata, insieme a quello dei capelli rossi, poi vedo Tom girarsi e guardarmi. Sul suo viso appare un sorriso a trentadue denti. Lancia la spada ad Alex, che la prende al volo, poi mi raggiunge, correndo. Mi stringe forte a sé, sfiorandomi i capelli con le dita.

«Che ci fai qui?» mi chiede, ridacchiando.

«Be'... abbiamo una missione» dico semplicemente.