"Per fortuna non ci hanno visti" penso ad alta voce : sono quasi le sette ed Eren mi sta accompagnando a casa. Ripenso al modo in cui mi sono sentita quando li ho visti, a come ho dovuto trattenere Eren, al modo in cui siamo sgattaiolati via, prima che ci vedessero. Ricordo anche alla curiosità che mi ha spinto a spiarli per un po', mentre si godevano il loro appuntamento, per verificare se la mia ipotesi fosse vera. Ho smesso di osservarli dopo che Annie ha dato un caloroso bacio a Reiner. "Mi dispiace che le cose siano andate così" dico, visto che Eren non aggiunge nulla "Non è colpa tua, ma di quel brutto-" si interrompe prima che lo possa fare io: so quanto lo odia in questo momento, ma gli ho fatto giurare che si comporterà come se non sapesse nulla. "Ci vediamo domani allora" lo saluto sulla soglia di casa e gli do un bacio "A domani" mi saluta lui sorridendomi "Ti chiamo quando arrivo". Io rido: stavo giusto per chiederglielo.
"Allora, cosa dovevi dirmi con tanta urgenza?" mi chiede Yoko perplessa, per poi bere un po' del suo succo: siamo in mensa, in un tavolo da sole. Vorrei raccontarle di Reiner ed Annie, non sono sicura se le parlerò anche della sciarpa. D'altronde ho fatto fatica a dirlo alle ragazze: sono rimaste stupite, incredule. Ma per quanto sembri assurdo tutto questo, mi credono ciecamente. "Beh ecco" inizio a raccontare, ma qualcosa ci interrompe: il telefono di Yoko che squilla. Lei fissa lo schermo per qualche secondo: in quei pochi attimi leggo la paura nei suoi occhi. Chi la sta chiamando? "Ora devo proprio andare" dice alzandosi e non mi da nemmeno il tempo di replicare, che si dirige a passo spedito verso la porta della mensa. Questa volta scoprirò cosa mi nascondi, penso mentre inizio a seguirla. Quando sono davanti all'uscita dalla mensa, noto una persona la cui solo vista mi fa raggelare il sangue: Reiner è seduto ad un tavolo, con il telefono in mano, che lancia ogni tanto occhiatine sospette. Prima che possa incrociare il mio sguardo, esco.
Provando a non pensare a Reiner, che sembra volermi perseguitare, continuo a spiare Yoko. In questo momento si sta dirigendo verso l'ala ovest della scuola, dove si trovano le classi terze e quarte. Appena arriva a destinazione, si guarda intorno per controllare che non ci sia nessuno, per poi salire le scale che portano alla terrazza dell'istituto. Io la guardo da dietro una fila di armadietti, per poi ricominciare a seguirla. Aspetto qualche secondo, per poi dirigermi anche io verso la terrazza. "Sei in ritardo" sento dire da una voce altezzosa: questa è Sayo. "Infatti" le fa eco Misa "Non dire quello che dico io" la zittisce Sayo, con tono infastidito. "Scusate" risponde una voce con un tono pari ad un sussurro: Yoko. "Tu non vuoi che prendiamo di mira Mikasa, non è vero?" dice Sayo ed io mi sento ribollire il sangue. Resto ancora in ascolto, ma quello che segue preferirei non averlo sentito: un gridolino, poi un tonfo e infine una serie di colpi soffocati. Le unghie mi si conficcano nella carne: quelle vipere non la passeranno liscia. Yoko mi ha protetto fin troppo. "Smettela subito!" grido uscendo allo scoperto: davanti a me ho Yoko a terra, con una grossa sbucciatura sulle ginocchia ed il segno di un graffio sul braccio, e le due V che mi fissano con aria di sfida. "Se no? Che fai? Chiami il tuo fidanzatino?" mi provoca Sayo scoppiando in una perfida risata "Sapete benissimo che non mi ci vuole molto per farvi male" le rispondo stringendo i pugni. "Oh no" dice Misa con un finto tono preoccupato, guardando la sua amica " l'abbiamo fatta arrabbiare" "Aiuto! Mikasa la salvatrice dei deboli è arrivata" mi schernisce Sayo, sempre più provocatoria. "Mikasa non fare nulla, ti prego!" mi supplica Yoko "Non ha senso reagire così!" "Mikasa non fare nulla ti prego!" imita la sua voce Misa e poi ridacchia divertita. "Già Mikasa, lasciaci in pace" continua con lo stesso tono di voce Sayo, per poi lanciarmi l'ennesima frecciatina "torna pure da quell'invalido sfigato del tuo ragazzo". Okay, questo è davvero troppo. Scatto in direzione di Sayo e le sferro un pugno nello stomaco, che la fa accasciare a terra. Misa invece la afferro per un braccio e la sbatto sul pavimento. "Brutta bastarda" mormora infuriata Sayo, mentre si rialza barcollante "Ora ti faccio vedere io!" grida scagliandosi contro di me. Si avventa sui miei capelli, tirandomeli e strappandomeli, ma io subito la stacco, facendola cadere con la schiena a terra. Dietro di me sento le urla di Misa, che prova ad attaccarmi alle spalle. Ma è troppo lenta ed io la schivo per poi spingerla e godermi la visone della sua faccia che sbatte sul pavimento. Proprio mentre Sayo si sta rialzando per partire all'attacco, la porta da cui sono entrata si apre di colpo. "Che succede qui?" grida Reiner avvicinandosi ed io rimango immobile. Appena Sayo lo vede, si butta a terra iniziando a lamentarsi per il dolore e Misa la imata subito. "Che puttan-" dico sotto voce, ma il tono forte di Reiner mi interrompe subito: "Mikasa mi vuoi spiegare che succede?".Io cerco di trovare una spiegazione credibile, ma l'unica cosa su cui riesco a concentrarmi in questo momento è il ghigno soddisfatto che alleggia sul viso di Sayo.Buongiorno a tutti🙆🏻♀️ questo capitolo avrei dovuto postarlo ieri, ma giustamente il Wi-Fi aveva deciso di non andare 😑 Comunque spero che vi sia piaciuto e sono curiosa di sapere le vostre opinioni, quindi lasciatele pure nei commenti😀💕 Ah, sto mezzo pensando di aprire una pagina instagram di questo profilo: non so bene cosa posterei,ma ok🙃☁️ byee💗
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Tell Me You Love Me [Completa]
FanficMikasa è una ragazzina di Tokyo la quale vita viene sconvolta dall'arrivo di un ragazzo :Eren.Lui diventerà la sua unica passione,il suo pensiero,la sua unica ragione di vita.Con l'inizio delle superiori è pronta per nuove esperienze,nuovi amici e s...