Appena entro in casa scaravento lo zaino sul pavimento e mi tolgo di fretta le scarpe. Oggi non ho tempo da perdere: devo ripassare al meglio il programma di matematica se domani voglio aiutare Eren. Okay, forse la mia coscenza aveva ragione... potrei passare tutto il pomeriggio a studiare. Meglio: passerò tutto il pomeriggio a studiare. Mi siedo a tavola impaziente che la mamma mi porti il pranzo e appena mi serve inizio a mangiare il più in fretta che posso. Mi fermo solo quando noto che la mamma mi sta fissando con un' espressione a metà tra lo scioccato e il divertito. "Mikasa, vai di fretta oggi?" mi chiede in tono pacato, iniziando a fissarmi con quello sguardo da "mi nascondi qualcosa e io lo scoprirò". "In realtà si " le rispondo con la bocca piena e subito butto giù un grosso boccone di cibo. "E perchè?" continua ad interrogarmi e tra noi due inizia una battaglia di sguardi. Ovviamente perdo. "Mi sembra un' idea molto carina!" si esalta dopo che le ho raccontato dell'incontro per studiare "È un modo utile per fare colpo su di lui" mi ammicca portando via il piatto e io mi dileguo in camera.
Non so esattamente quanto tempo abbia passato sui libri, so solo che mi sono svegliata con la faccia sul quaderno di matematica. 'Forse hai esagerato' mi dice quella familiare vocina 'Non si esagera mai quando si parla di Eren' le rispondo mettendola a tacere.
Le ore questa mattina non vogliono passare e io trascorro tutte le lezioni fissando l'orologio. Quando finalmente suona la campanella dell'ultima ora, mi sembra non sia vero. Mentre ci dirigiamo verso la biblioteca Ymir mi si accosta e mi sussurra: "Stai tranquilla Mikasa, non ci devi mica andare a letto". Le rispondo con uno sguardo assassino. Devo ammettere però che solo l'idea di io e lui che... "Mikasa va tutto bene: sei tutta rossa?" mi domanda ingenuamente Connie e per fortuna gli altri non lo sentono. Sto per inventarmi una scusa, ma sento Sasha gridare che siamo arrivati e subito lui si scorda quello di cui stavamo parlando. Sasha "La Salvatrice" ha colpito ancora.
"Mettiamoci in quel tavolo laggiù" propone Sasha con un tono forse un po' troppo alto per una biblioteca e subito Armin le chiede di abbassare la voce. "Non vogliamo farci cacciare perchè qualcuno non sa parlare con un tono normale" dice in tono sarcastico Jean non appena ci siamo messi a sedere. Eren è di fianco a me ed io non vedo l'ora di entrare nei panni della "maestra Mikasa". "Okay da dove partiamo?" chiede Historia tirando fuori il quaderno "Io non capisco questi cosi" si lamenta Connie indicando un paio di esercizi sul libro. "Quei cosi si chiamano polinomi" lo correge Armin, ma non usa un tono da sapientino, infatti ridacchia. "Non sono tanto difficili, te li spiego" " Sei il migliore Armin!" lo ringrazia Connie armandosi di carta e penna. "Io non capisco le equazioni" sento dire Eren e mi volto di scatto. "Posso spiegartele io" mi offro cercando di non far tremare la voce "Si, grazie" replica lui e ci mettiamo subito al lavoro. Solo dopo un po' che lo sto aiutando noto quanto siamo vicini: il mio volto è poco distante dal suo, che ora ha un'espressione concentrata e gli occhi leggermente coperti dai capelli. Sta svolgendo un esercizio e io lo osservo, con la scusa di controllare che non stia sbagliando. La sua spalla mi sfiora leggermente e mi viene una voglia matta di appoggiarci la testa. Come finisce alza lo sguardo di scatto e i suoi occhi si dilatano per la sorpresa di trovarmi così vicino. Io mi allontano subito e mi congratulo con lui: "Anche questa è esatta!" esulto segnando l'esercizio sul libro "Prova a fare... mmm...questa" continuo indicando un punto sulla pagina. Annuisce e mi prende la penna dalla mano. Non è un gesto violento, frettoloso. È tranquillo, senza fretta. Per pochi, piccolissimi istanti le nostre dita si toccano: questa volta non lo guardo mentre svolge l'esercizio, perché gli occhi sono fissi sulla mia mano.
Dopo tre ore buone di studio, ci salutiamo e ci diamo appuntamento a domani. Historia mi dice che i suoi passano a prenderla in macchina e che non farà il tragitto con me. Le dico di non preoccuparsi: c'è ancora luce e non ho paura di tornare a casa da sola. "Non viene Historia con te?" mi chiede Eren quando vede che mi incammino senza di lei "No,va in macchina" gli rispondo apprezzando la sua preoccupazione. "Ti accompagno". Rimango un secondo in silenzio, come una perfetta idiota. Mi accompagna? 'A tutte le unità. Ripeto. A tutte le unità. Non è un'esercitazione. Ha appena detto che ci accompagna a casa. Ripeto. Ci accompagna a casa' grida la vocina nella mia testa, col sottofondo di una sirena. "N-Non devi-" "Insisto" si oppone con tono dolce ma deciso e da dietro posso vedere Sasha, Ymir e Historia con dei sorrisi a trentadue denti.Buonasera a tutti💗😀come promesso,ecco il capitolo. Vorrei ringraziarvi per le 250 letture♥️Ora vado,che sto morendo di sonno...byeee💗
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Tell Me You Love Me [Completa]
FanfictionMikasa è una ragazzina di Tokyo la quale vita viene sconvolta dall'arrivo di un ragazzo :Eren.Lui diventerà la sua unica passione,il suo pensiero,la sua unica ragione di vita.Con l'inizio delle superiori è pronta per nuove esperienze,nuovi amici e s...