Apro la porta con le chiavi di casa ed io ed Eren irrompiamo nell'ingresso: siamo entrambi bagnati fradici e fuori il temporale sta infuriando. "Che bella giornata!" esclama Eren, con tono palesemente ironico "Meno male che eravamo vicini a casa tua". "Mamma!" grido mentre mi tolgo le scarpe zuppe di acqua "Toglitele anche tu, se no prenderai un raffreddore" sussurro ad Eren e lui annuisce. "Mamma! Sono a casa! C'è anche Eren!" continuo a chiamarla, mentre mi aggiro per la casa a piedi nudi: dove diavolo è? Mentre passo davanti alla sala, l'occhio mi cade su un foglietto sul tavolo da pranzo. Mi avvicino e leggo velocemente: "Mikasa, se troverai questo biglietto vuol dire che non sono ancora tornata dalle commissioni. Fai la brava finchè non torno. Con amore, mamma". Ecco risolto il mistero: è uscita e si è trovata nel bel mezzo del temporale. Guardo fuori dalla finestra: non penso smetterà presto. "Con permesso" sento dire Eren, rivolgendosi ad una mamma immaginaria "Ma tua madre?" mi chiede guardandosi intorno. "A quanto pare non c'è " gli spiego "È uscita, ma ha beccato il temporale..." "Oh" dice lui "Quindi... vuol dire che siamo da soli?". Oh cavoli. Io. Ed Eren. Siamo in casa. Da soli. 'Respira Mikasa' mi tranquillizza la mia vocina ed assume un tono malizioso 'Nel peggiore dei casi finire con il-' 'Taci'.
"Non possiamo tenere questi vestiti" dico dopo qualche minuto di panico "Finiremo con l'ammalarci" "Hai ragione" mi dice Eren e si strizza la maglietta. Solamente ora noto quanto sia bagnata e quanto sia aderente al sul corpo: da sotto il tessuto azzurro chiaro, ormai trasparente, riesco perfettamente a vedere i suoi addominali scolpiti. Respira Mikasa. "Posso darti qualche felpa di mio padre" dico, cercando di distogliere l'attenzione dal suo fisico mozza fiato "Seguimi di sopra". 'Mikasa, non per peggiorare la situazione...' dice la voce 'Questo è quello che direbbe chiunque prima di peggiorare la situazione' '...ma seguimi di sopra sembra la classica frase di un film americano dove la protagonista resta in casa da sola con il ragazzo super figo dei suoi sogni. Lo sai come va sempre a finire, vero?'. Arrossisco di botto. 'Non ce l'ho presente, scusami' 'Ah no? Se vuoi te lo ricordo io...' 'No, grazie' rispondo secca. "Tu se vuoi puoi restare in camera mia mentre io vado a prendere la roba" chiedo ad Eren, ma il mio tono è talmente severo che sembra quasi un ordine: l'agitazione inizia a farsi sentire. Spero che lui non l'abbia notato. "Si certo" mi risponde sorridente lui e con la mano si sposta i capelli bagnati dagli occhi: perchè questo gesto così normale mi sembra terribilmente sexy? 'Forse perchè Eren è tutto bagnato o forse l'hai sempre trovato terribilmente sexy, ma lo hai detto apertamente con te stessa solo adesso?' mi suggerisce la vocina 'Oh ma taci tu' la zittisco nuovamente: la preferivo quando non si faceva mai sentire.
"Okay mi servono due asciugamani, dei vestiti per me ed altri per Eren" mi ripeto come un mantra mentre faccio razzia nell'armadio. 'In pratica lo stai invitando a spogliarsi, complimenti Mikasa' mi prende in giro la mia coscenza ed io la ignoro: mi mette solo in agitazione. Ma se Eren stesse sul serio pensando a... Respira Mikasa. Eren non è quel genere di ragazzo... giusto? 'Non lo è o non te ne ha mai parlato? ' continua a punzecchiarmi quella stupida voce. Non la devo ascoltare. Piuttosto mi devo muovere, prima che Eren inizi ad insospettirsi. Con in braccio una pila di roba, entro nella mia camera: Eren è sul pavimento, che gioca con Taki. "Per fortuna è qui" dico posando gli asciugamani ed i vestiti sul letto, per poi chinarmi ad accarezzare il gatto "Se fosse rimasto fuori con questo temporale..." "Infatti" mi da corda Eren e per un attimo mi sembra di cogliere della tensione nei suoi gesti: il modo in cui evita di guardarmi, le poche parole che mi rivolge. Che sia, in imbarazzo? "Wow" esclama guardando le cose che ho portato "Beh si ecco ho trovato una felpa e dei pantaloni di mio padre che gli erano diventati stretti, ho paura che però ti stiano lo stesso grandi e -" "Mikasa" mi interrompe lui "Va benissimo". Vedo che si alza e si toglie la maglietta. Sento le guance andarmi a fuoco e il respiro mancarmi. Resto immobile, paralizzata. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Respira Mikasa. Respira. "Sai non ce la facevo più a tenermi la maglietta bagnata" dice tranquillamente lui, come se fosse tutto normale. Forse quello che percepivo era il mio imbarazzo. Si asciuga velocemente e indossa la felpa di mio padre: resto sorpresa nel ritrovarmi dispiaciuta di questa cosa. Sono dispiaciuta che Eren sia vestito. "Dovresti asciugarti" dice avvicinandosi a me e strofinandomi i capelli con l'altro asciugamano "Rischi di ammalarti sul serio" continua con un tono ancora più dolce. Mi da un bacio fugace per poi voltarsi nella direzione opposta alla mia e coprirsi gli occhi con la mano. "Non sbircio, giuro" promette ad alta voce, mettendo la mano libera sul cuore. Io rimango senza parole: davvero temevo che questo ragazzo potesse chiedermi di fare certe cose? Sorrido: sono così dannatamente fortunata. "Ti do il permesso di sbirciare qualche volta" gli sussurro all'orecchio e vedo le sue guance arrossire.
"Qui invece ero al primo giorno di asilo" gli racconto indicando la foto "Eri bella fin da piccola" commenta Eren "Non capisco perché ti vergognassi di farmi vedere queste foto: sono tutte adorabili". Appena abbiamo finito di cambiarci, Eren ha adocchiato un album fotografico che si trova nella mia libreria e ha insistito per vederlo a tutti i costi. Ora siamo sul letto: siamo appoggiati con le schiene sul muro, io in braccio a lui con a mia volta in braccio l'album. "Sai" rifletto ad alta voce "non pensavo che avremmo trascorso in questo modo il pomeriggio..." "Vuoi fare dell'altro?" mi chiede allarmato. "No, no" rispondo frettolosa e li cingo la vita con il braccio "Solo avevo paura che magari... visto che siamo in casa da soli... insomma che tu volessi...". Sento il suo corpo irrigidirsi: "Mikasa come può solo saltarti in mente !Insomma, con questo non voglio dire che io non farei certe cose con te, anzi...". Io sgrano gli occhi nella sua direzione. "Oddio, cioè. Quello che voglio dire è che abbiamo tempo ed io non ho fretta. Sarai tu a decidere come e quando e se vorrai" "Togli il se" dico secca e lui sorride compiaciuto. "Ora possiamo tornare a questa bellissima foto di Armin vestito da indiano per carnevale?" mi domanda ridacchiando "No, io direi di guardare questa dove ci sei tu vestito da cowboy" replico voltando pagina ed entrambi scoppiamo a ridere.BUONASERA / NOTTE A TUTTIII🙆🏻♀️🙆🏻♀️ ECCOMI RITONATA PT2 😂😂 Purtroppo sono un sacco impegnata con la scuola, per questo posto così poco. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi invito a lasciare la vostra opinione nei commenti. Sono sicura che le fangirls pervy avranno apprezzato questo capitolo 😏 Byeee 💗💗
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Tell Me You Love Me [Completa]
Fiksi PenggemarMikasa è una ragazzina di Tokyo la quale vita viene sconvolta dall'arrivo di un ragazzo :Eren.Lui diventerà la sua unica passione,il suo pensiero,la sua unica ragione di vita.Con l'inizio delle superiori è pronta per nuove esperienze,nuovi amici e s...