Capitolo 84

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"Quindi tra te ed Eren si è risolto tutto vero?" mi domanda Yoko mentre mi aiuta a pulire: lei non dovrebbe essere qui, ma resta sempre un po' dopo la fine delle lezioni. Insistito sempre perchè se ne vada, visto che se la scoprissero finirebbe nei guai. "Si" le rispondo, soffermandomi a guardare fuori dalla finestra: sta ancora piovendo e non sembra avere intenzione di smettere. Mentalmente mi rimprovero per aver prestato il mio ombrello a Sasha, sicura che prima o poi la pioggia si sarebbe calmata. "Allora perchè sei così pensierosa?" mi chiede Yoko, non capendo il mio silenzio. "Per Annie" rispondo, sedendomi su un banco, e lei mi viene accanto. "Ancora lei? Che c'entra questa volta?" "È stata lei a dire ad Eren di me e Levi :tutto questo casino non sarebbe mai successo se  fosse stata zitta" le spiego, cercando di trattenere la rabbia "Credo che questa sia solamente la prova schiacciante che stia tramando qualcosa contro di me...". Yoko rimane in silenzio: non trova le parole per smontare le mie paranoie. "Forse è solo la tua immaginazione..." prova a dissuadermi ed io la guardo sollevando le sopracciglia. "Okay, okay" dice dopo pochi istanti, con tono di resa "probabilmente non è la tua immaginazione... ma resta comunque una domanda: perchè dovrebbe avercela così tanto con te?". Questa volta sono io a rimanere un attimo in silenzio."Forse le sto antipatica o forse è innamorata di Eren, anche se questo lo escluderei: dopo quella volta che l'ho vista con Reiner, sono più che convinta che loro due siano una coppia affiatata" rifletto ad alta voce e lei annuisce, per poi riassumere un'espressione perplessa. "Mi sembra comunque strano... insomma, rovinarti la relazione solo per che non le vai a genio? Va bene che non ha un gran bel carattere, ma non mi sembra così perfida..." dice Yoko ed io non posso che essere d'accordo. "Lo so, per questo credo che ci sia qualcosa sotto" le spiego "Devo solo capire bene che cosa". A questo punto lei fa una piccola risatina. "Sembri proprio una detective!" esclama piuttosto divertita ed io le sorrido. Forse sto sbagliando a prendere troppo seriamente tutta questa faccenda, forse dovrei scherzarci su come fa lei. Noto che rivolge diverse occhiatine all'orologio: deve andare. "Vai pure" le dico e lei mi da un piccolo abbraccio per salutarmi. "Ci vediamo domani!" mi saluta dalla porta dell'aula ed io le faccio un cenno con la mano. Come Yoko chiude la porta, la stanza si immerge nel silenzio più totale, contaminato solamente dal ticchettio della pioggia sulle finestre e dal rimbombo  soffocato di piccoli passi nel corridoio.
Osservo l'acquazzone abbattersi sulla città: è da dieci minuti che aspetto un miglioramento davanti all'entrata  della scuola, riparata sotto il piccolo portico. Mi bagnerò come un pulcino anche se corressi, penso disperata. "Per caso ti serve un ombrello?" mi domanda una voce alle mie spalle ed io non posso fare a meno di sorridere. "Quando sei arrivato?" gli domando,  voltandomi verso di lui "10 minuti . Sono entrato e ho fatto in modo che non mi vedessi uscendo". Mentre parla mi sorride. Dio, non mi stancherò mai di quel sorriso. "Come hai fatto a -" "Ricordarmi che avessi prestato il tuo ombrello a Sasha? Ho visto mentre ti implorava " mi risponde prontamente: sapeva che glielo avrei chiesto. "Ma" osservo fissando l'ombrello "Ce n'è solo uno..." "Oh no!" finge un tono sorpreso lui "Cavolo... dovremmo stare insieme sotto questo unico ombrello. Spero non ti dispiaccia camminare abbracciata a me per i prossimi 15 minuti". La sua espressione è compiaciuta: ha architettato tutto nei minimi dettagli. "Sei proprio un bel tipo, Eren Yager".
Il rumore forte dell'acqua che batte sull'asfalto, ne copre qualsiasi altro. Io ed Eren camminiamo attaccati sotto il suo piccolo ombrello blu: lui tiene il abbraccio avvolto sulla mia spalla, mentre io reggo l'ombrello. "Sarebbe un po' più romantico se la pioggia fosse un po' meno da 'diluvio universale' " commenta lui ed io rido. "Per me è perfetto anche così" penso ad alta voce e sento la sua mano stringermi a ancora di più a sé. "Se penso che per colpa della mia gelosia stavo per perdere tutto questo..." si rimprovera "Ma non è successo" esordisco fermandomi. La strada intorno a noi è deserta : un gatto attraversa la strada per rifugiarsi sotto una macchina, un lampo attraversa il cielo. "Tu mi hai ancora e non mi perderai" continuo guardandolo dritto negli occhi e lo bacio. Ma un tuono  ci interrompe. "Ti dispiace se riprendiamo in un luogo un po' più asciutto?" mi domanda con tono scherzoso, osservando il cielo "Forse è meglio: non voglio morire colpita da un fulmine mentre mi bacio con te" "Ed io non voglio vivere senza di te, quindi siamo d'accordo". Lui fa per riprendere a camminare, ma io resto immobile a guardarlo. "Che c'è?" mi domanda confuso "No niente. Mi hai solamente detto una delle frasi più belle che una ragazza possa sentirsi rivolgere come se nulla fosse". "È una cosa brutta?" mi chiede, sempre più confuso "Talmente brutta che vorrei lo facessi per sempre". Lui sorride e fa un piccolo inchino: "Ai suoi ordini, principessa". "Ecco, appunto".

Ciao a tutti 🤗 Sono tornata ! Scusate l'assenza, ma in questo periodo ci stanno uccidendo con la scuola 😓 Anyway, siamo arrivati a 11 k 😍😍 Grazi di cuore!💗💗 Spero che il capitolo vi piaccia e vi invito a lasciare la vostra opinione nei commenti🙆🏻‍♀️ Ciaooo

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