Quando la campanella rompe il silenzio della lezione, mi sento rinata. Inizio a fare la cartella velocemente e mentre mi avvio verso Eren, Sasha sta ancora fissando la lavagna. "Hai fatto in fretta" dice Armin mettendo il diario nello zaino. Forse un po' troppo in fretta, penso cominciando a credere di aver esagerato. "Andiamo?" chiede Eren non appena vede che anche Armin è pronto e noi annuiamo dirigendoci verso la mensa. Mentre varco la soglia saluto in fretta le ragazze e per poco non perdo di vista quei due. Stiamo andando controcorrente e veniamo continuamente sommersi da una miriade di studenti. Penso di non aver mai detto così tante volte "permesso" in vita mia. Quando finalmente arriviamo alla mensa, riusciamo di nuovo a respirare: la scuola nel giro di pochi minuti si è svuotata ed ora i corridoi sono deserti. Qualche foglio giace abbandonato sul pavimento e ogni tanto si sente il passo di un bidello. L'unico rumore forte proviene dalla mensa, da dove partono gli schiamazzi dei ragazzi dei club sportivi. Come entriamo mi trovo davanti una cinquantina di ragazzi, più o meno grandi, che per un attimo si bloccano a fissarci : qualcuno sta mangiando, altri giocano sul telefono, altri ancora chiacchierano tra di loro. Appena l' attenzione si distoglie da noi, ci avviamo verso un tavolo leggermente isolato. Prendiamo i posti anche per Jean e Connie, che sono rimasti un po' indietro. "Sapevo che di quei due non ci si potesse fidare" commenta critico Eren "saranno ancora a fare lo zaino!" e come conclude la frase la porta si spalanca: Connie per poco non cade a causa della spinta e Jean lo trattiene tenendogli la maglietta, evitando una figura di merda. 'MIKASA' mi riprende la solita vocina in tono sbigottito 'Il linguaggio! Non credo che Eren si possa innamorare di uno scaricatore di porto' 'Guarda che non mi ha sentito nessuno' le rispondo mentalmente con tono ovvio, iniziando l'ennesimo monologo interiore 'Ma per fortuna' mi apostrofa lei, lasciando il posto alla voce un tantino più reale di Jean. "Certo che potevate anche concenderci la grazia di aspettarci" dice quasi arrabbiato, mentre ci raggiunge al tavolo seguito da Connie. "Dovresti ringraziarci: vi abbiamo tenuto il posto" gli risponde subito Eren e immediatamente Armin interviene per evitare una delle solite discussioni tra i due. "Siamo amici, no?" domanda in tono retorico e aggiunge una breve risatina per allentare la tensione "È questo che si fa tra amici: si prende il posto per gli altri e non si pretendono dei ringraziamenti": pronuncia quest' ultima frase lanciando un'occhiata ad Eren e gli da persino una piccola gomitata. Sia Eren che Jean sbuffano rumorosamente, come i bambini quando vengono ripresi dalla mamma. "Dai ragazzi cercate di fare i bravi, almeno in presenza di una ragazza" interviene Connie in tono spavaldo, cingendomi le spalle con un braccio ed io mi sento leggermente arrossire. "Mikasa ormai ci conosce" ribatte Jean, ma è già più calmo. "Buon pranzo!" ci augura Armin addentando il suo panino e io apro il mio porta -pranzo. Devo ammettere che sono un po' imbarazzata a mangiare davanti a loro ed esito qualche minuto prima di iniziare a mangiare. "Non dirmi che ti vergogni a mangiare davanti a noi?" mi chiede Connie con la bocca piena, ignorando qualsiasi regola di galateo. "Ti sembrano domande da fare?!" lo sgrida Jean ed il mio imbarazzo non fa che aumentare. 'Bella figura da scema' mi schernisce la vocina 'Non ero io quella con un linguaggio inappropriato?' le rispondo acida. Appena torno nel mondo reale mi accorgo con grande sorpresa che Eren si è voltato: ora non ha più il viso rivolto verso di me e di lui vedo solo i folti capelli castani. Guarda fuori dalla finestra, dandomi la schiena, e mangia come se nulla fosse. "Eren?" gli domanda Armin con sguardo interrogativo, anche se lui non può vederlo. "Che c'è? Mikasa è messa in soggezione dal fatto che la fissiamo mentre mangia: in questo modo non corre pericolo che io la veda". Rimaniamo tutti sbigottiti e io sento il cuore esplodermi nel petto. Quando poi anche gli altri iniziano ad imitarlo, mi sento la ragazza più fortunata del mondo: chi ha degli amici che non hanno alcun timore di passare per dei perfetti idioti, solo per una tua assurda paranoia? Mentre mangiamo chiacchieriamo come se fosse tutto normale e non possiamo fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata quando Connie esclama: "Quindi mi state dicendo che Eren conosce parole complicate come 'soggezione'?!". Sto bevendo un bicchiere di tè verde nel momento in cui la porta si apre di nuovo: questa volta ,però, quasi nessuno si accorge dell'entrata della ragazza. Ci metto un po' per rendermi conto di chi sia e per poco non sputo tutto. È Yoko. Una delle tre V.
Buonaseraaa🤗 avevo intenzione di pubblicare un mio video edit su aot come ""speciale"" per le 500 letture,ma purtroppo wattpad è scemo e non permette di allegare i video😐😐😐😐 anyway, thank you so much because siamo quasi a 600😍ora vi saluto, byeeee💗💗💗
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Tell Me You Love Me [Completa]
FanficMikasa è una ragazzina di Tokyo la quale vita viene sconvolta dall'arrivo di un ragazzo :Eren.Lui diventerà la sua unica passione,il suo pensiero,la sua unica ragione di vita.Con l'inizio delle superiori è pronta per nuove esperienze,nuovi amici e s...