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<Ma dove pensi di andare vestita così?>
<Ruby sei una spina nel fianco, vengo solo vestita così, ficcatelo in testa> sbuffo per la centesima volta, osservando i miei leggins neri e la mia felpa bianca.
<per l'amor di Dio! Sembri una carcerata> sbotta indicandomi con un pizzico di disgusto.
<preferirei andare in prigione che a vedere questa stupida partita> sussurro roteando gli occhi.

<si! Andiamo muoviti, ringrazia Dio che è tardi altrimenti ti avrei fatto mettere qualcosa di più decente> avverte Ruby, aprendo la porta di casa mia.
La seguo verso la sua auto, o meglio, l'auto di sua madre, presa un attimo in prestito, questo è quanto mi ha detto Ruby.
<almeno tirati un po' su quei leggins, fai vedere un po' gli attributi ragazza mia!>

<ma anche no, sto bene cosi, a nessuno interessa il mio culo, fidati> dico tra i denti, salendo in macchina.
Allaccio la cintura, puntando lo sguardo verso la strada, Ruby la fa partire, accelerando come una psicopatica.

Va a finire che ci lascio le penne in questa auto.
Prima o poi succede, me lo sento. Mi aggrappo ad ogni cosa che riesco a trovare, sperando di non spiaccicarmi contro il parabrezza.
Fortunatamente la scuola è vicina, perché non credo di sopportare ancora per molto la guida della mia amica.
<ora mi spieghi quale malato di mente ti ha dato la patente> ridacchio, guardandola di profilo.

<era un tipo abbastanza arrapato, mi è bastato mettere il risalto culo e tette e la patente mi è apparsa come per magia, ma scusa, stai insidiando che guido male?> fa offesa, inarcando un sopracciglio.
<chi io? No, assolutamente, sto solo per vomitare ma non preoccuparti, sono le buche sulla strada> rispondo sarcastica trattenendo una risata.

Poco dopo blocca la macchina nel parcheggio della scuola.

<eccoci, mio dio come sono emozionata> strilla abbassando lo specchietto per sistemarsi i capelli biondi scuri, quasi mori.
<si, che emozione!> agito le mani, in maniera ironica, forzando un sorriso.

<dai muoviti scendi che dobbiamo prendere i posti davanti, sennò le oche di seconda ci rubano i posti> chiude lo sportello rudemente, io faccio lo stesso, sospirando pesantemente.

Okay, tranquilla, Wes nemmeno ti guarderà quindi rilassati Bailey.

Già, esatto, devo solo rilassarmi e stare tranquilla... no, tranquilla un cazzo, mi sto cagando in mano.

Sobbalzo a causa della vibrazione del mio telefono dalla tasca posteriore. Lo afferro, sbloccandolo.

Nonna
Jason rimane qui a dormire, ha ancora un po' di febbre, niente di che, ti domanda un bacio.xxx

Sorrido contenta, sta sera finalmente posso dormire, ti ringrazio Dio.
Ripongo il cellulare, salendo le gradinate che portano agli spalti del piccolo stadio.
Mi ristringo nelle spalle, sperando di passare inosservata.
Guardo in campo, i giocatori si stanno già allenando e le due squadre sono divise, metà campo per una, e metà per l'altra.
Difficile ammetterlo, ma il mio occhio cade sul numero 10, Wes Ross.
La mia attenzione cade anche sul capo cheerleader, Alexis, che sta sculettando come non mai, facendo vedere le culotte sotto la gonnellina che si alza a ritmo del twerk.

Potrebbero andare a fare twerking altro che cheerleader.

Inizia ad urlare a a squarciagola, facendo girare tutte le persone sugli spalti.
Mio dio, divento sorda prima o poi.

<datemi una W> grida saltando.
No, ti prego, fa che non sia quello che penso.
<datemi una E> continua.
No...
<datemi un S> conclude.
Se prima avevo anche solo un briciolo di pena per lei, ecco ora è andata a farsi fottere pure quella.

Billy ~ Una coppia che scoppia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora