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<non mi rompere i coglioni Alexis, hai già fatto abbastanza> Sbotta Wes, liquidandola con un gesto della mano.
Si volta nuovamente verso di me, facendo un passo nella mia direzione, lentamente, come se si avvicinasse troppo, rischiasse di bruciarmi.

<su Wes, non abbiamo tutto il giorno, dille quello che le devi dire e facciamola finita> cantilena Alexis, passandosi la lingua sulle labbra carnose color rosso ciliegia.
<no, tu falla finita. Perché mi hai davvero rotto i coglioni, appari qui, mezza nuda, sapendo benissimo che non volevo avere più niente a che fare con te> sibila passandosi una mano sui capelli. Ora che guardo bene, sono leggermente bagnati e la cosa mi fa accigliare.

<Wes!> lo richiamo infastidita.
<smettila e dimmi quello che devo sapere> ormai sull'orlo dello sfinimento, mi lascio attraversare dalle emozioni. Lui mi guarda, con un luccichio negli occhi, che sembra pentimento? Dolore? Rabbia? Un misto di mille emozioni che non riesco nemmeno a decifrare.

<l'hai sentita Wes? Vuole che parli> continua Alexis con voce fastidiosa.

<e tu hai sentito Wes? Stai zitta che stai rompendo le palle> la rabbia prende il sopravvento, lasciando stupiti sia Wes che Alexis, ma io sono quella più stupita.

Quando ci vuole ci vuole, e che cazzo!

<le dirò tutto, ma tu vattene, non ti sopporto più> insiste Wes, indicando con il braccio le scale. Lei emette un riletto di disapprovazione, sbattendo a terra il piede, facendo un rumore assordante a causa del tacco a spillo.

<ora! Non lo ripeterò due volte> tuona imperterrito.
Alexis afferra frettolosamente una vestaglia dal letto di Wes, infilandola rapidamente. Si avvicina a noi, con passo scurrile, bloccandosi davanti a Wes.

<poi non tornare da me quando lei si metterà a frignare> le sue prole fanno accendere dentro di me un fuoco.

<l'unica che sta frignando sei tu. Ora levati> la deride Wes, mentre lei, offesa ritorna a camminare.

<ah e non ritornerei da te nemmeno dopo morto>
Conclude lui con sguardo truce.
Poi Alexis scompare dietro l'angolo, lasciando una fastidiosa scia di profumo femminile.

<cosa sta succedendo Wes?> domando triste, incastrando i nostri occhi.
Lui prende un sospiro profondo, indicando con un cenno la sua camera.

Lo seguo, sedendomi al suo fianco, sul letto.
Scruto ogni particolare della stanza, il letto è perfetto, non è disfatto, e la porta del bagno è aperta con la luce accesa, e si può ancora vedere il vetro appannato della doccia.

<per cominciare potresti metterti almeno un paio di pantaloni?> domando corrugando la fronte.
<il mio fisico ti distrae?> chiede leggermente malizioso. Gli rifilo un'occhiata assassina, e lui solleva le mani in aria, in segno di resa.
<okay, scusa, pessimo momento per scherzare> borbotta alzandosi e andando verso l'armadio.
Tira fuori un paio di pantaloni grigi della tuta, indossandoli rapidamente, facendo muovere ogni suo muscolo.

Maledizione...

Scuoto la testa, scacciando via ogni tipo di pensiero, mentre ritorna al mio fianco.
Prima di parlare, socchiude gli occhi.
<quando la preside è venuta a dire a me e a Austin che tu e la tua amica sareste state le nostre compagne per il ballo, Alexis era lì, come suo solito visto che mi sta sempre appiccicata.> si blocca per un istante, respirando a fondo.

Il mio cuore comincia a battere molto forte, troppo forte, non so bene se per la pura o per la vicinanza di Wes.

<poi, quel giorno, il pomeriggio è venuta a casa mia. Era arrabbiata, ha cominciato a parlare male di te, di quanto fosse ingiusto, e cose così, non l'ho ascoltata molto sinceramente.
E a quel punto mi ha fatto una proposta>
Deglutisce, puntando i suoi occhi nei miei.

<mi ha detto che se fossi riuscito a portarti a letto prima del ballo e poi... e poi scaricarti malamente sarebbe riuscita a cambiare le coppie. Io sarei andato con lei e tu con il suo accompagnatore, che è una specie di nerd da quel che ho capito> i miei occhi si spalancano, e un forte dolore al petto mi colpisce.

La gola diventa secca, incapace imdi pronunciare qualsiasi parola.
Lo guardo, e sento una misera lacrima sfuggirmi e scivolare lungo la mia guancia.
Con il dorso della mano l'asciugo velocemente, sperando che Wes non l'abbia vista, inutilmente, dal momento che non mi stacca gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.
I suoi occhi si riempiono di tristezza e la cosa mi fa male.

<e-e tu hai accettato> balbetto, stringendo il labbro inferiore tra i denti.
<si...> ammette.

Scatto in piedi, e Wes come se fosse la mia ombra fa la stessa cosa, porgendo le mani in avanti in cerca di afferrarmi.

<e perché non l'hai fatto?! Quel giorno, sul divano di casa mia, lo sapevi benissimo che ti avrei dato tutta me stessa, perché non mi hai scopata eh?!> grido a pieni polmoni, sfogando solamente un po' della rabbia che mi riempie.
Ora le lacrime scorrono libere sul mio viso, ma non mi importa, non me ne frega nulla.

Le mia parole sembrano colpirlo in pieno.
<cazzo Bailey, secondo te perché? Lo avrei fatto credimi, ma non per quella cazzo di scommessa> urla facendo pulsare la vena sul collo.
<e allora perché?! Eh? Prendere la verginità di una ragazza solo per spassarsela la sera del ballo ti faceva sentire incolpa?!> continuo avvicinandomi a lui. Gli tiro un pugno sul petto, mettendoci parecchia forza, tanto da farmi male da sola.

<perché ti amo cazzo!>

Bum. Buio totale, blackout completo.
Il mio corpo rimane fermo, con il pugno sui suoi pettorali e gli occhi puntati nei suoi.
Le lacrime scendono ancora più velocemente sulle mie guance, ma la mia voce sembra essersi dissolta nell'aria.

E poi, faccio una cosa del tutto inaspettata, e mentre il mio cuore galoppa impazzito: attacco le mie labbra alle sue.
Lo bacio con furore, come se tutto quello che mi ha appena detto si fosse cancellato dalla mia mente, tutto tranne "ti amo", quel ti amo che continua a ripetersi e ripetersi nella mia testa come se si fosse rotto un disco.

Sembra stupito sul subito, ma poi avvicina i nostri corpi, mentre le nostre lingue si scontrano con vigore.
Porta le sue mani sul mio viso, a ciotola, facendo in modo che non possa staccarmi da lui. Io invece, gli circondo il collo, mentre i nostri respiri affannati riempiono la stanza.

E quando essi cominciano a mancare ci stacchiamo, senza fiato.

<ti amo anche io Wes> sussurro e lui fa riattaccare le nostre labbra, incapaci di stare l'una senza l'altra.

Billy ~ Una coppia che scoppia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora