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<Bailey tesoro, che piacere vederti. Finalmente una ragazza che non sia snob, qui dentro è pieno> rimango stupita dalle parole della madre di Wes, che mi abbraccia con forza.
Sorrido divertita, ricambiando con piacere l'abbraccio.
<venite vi mostro i vostri posti> mi afferra la mano, come se fossimo amiche da sempre, trascinandomi verso il tavolo più imponente di tutta la sala.
Guardo meravigliata ogni piccolo dettaglio, i tovaglioli, le posate deposte perfettamente, i bicchieri di vetro, i calici costosi, i piatti in ceramica decorata e i bellissimi vasi di fiori posti come centro tavola.

<voi vi siederete qui, proprio vicino a noi. Se fosse per me vi avrei riservato un tavolo da due persone ma mio marito ha insistito> sbuffa sollevando gli occhi al cielo, indicando le sedie imbottite.
<nessun problema> la rassicuro, con tono dolce.
<bene, vi lascio soli. Ah e se più tardi volete andare in camera o in salone andate pure, ma state attenti> ci scocca un'occhiolino amichevole, provocandomi rossore sulle guance. <stava parlando di...uhm...> comincio imbarazzata.

<si Billy, di usare i preservativi> conferma la mia teoria, facendo uno sguardo altezzoso.
<potevi essere più delicato magari...> mormoro a disagio dal suo modo schietto.
<che c'è? Ti vergogni Billy? Anche dopo quello che è successo qualche giorno fa?>
Scuoto la testa, testardamente. <io non mi vergogno> mento guardandolo negli occhi.
Lui mi rifila un'occhiata intimidatoria, sollevando le sopracciglia.
<okay, si, mi vergogno. Ma non è colpa mia se dici cose che mi mettono in imbarazzo> cedo agitando le mani davanti al viso.

<ma ti piace da matti quando dico queste cose. Ti fanno eccitare, lo vedo come reagisce il tuo corpo> sussurra avvicinando il suo viso al mio. E quando penso che mi stia per baciare, allunga le braccia, attirando la sedia verso di se, facendomi cenno di sedermi.

<che gentiluomo> ridacchio cercando di sviare l'argomento "eccitazione di Bailey".
<ho molte doti, dovresti saperlo> ammicca malizioso.

Non faccio in tempo ad appoggiare il sedere sulla sedia, che una voce maschile ci interrompe.

<sarei onorato se mi concedesse questo ballo signorina>

Mi volto, ritrovandomi davanti un ragazzo della mia età circa. Lo guardo di sbieco, confusa.
Sarei onorato? Ma dove siamo? In un romanzo storico ambientato nell'ottocento?
Wes che sta in piedi, dietro di me, con la mano appoggiata sulla sedia, si irrigidisce, facendo guizzare tutti i muscoli.
Porta il braccio su di me, avvolgendomi e stringendomi a se con prepotenza.
Fa aderire in nostri corpi, e per un momento dimentico del ragazzo che aspetta una mia risposta.

<no. Levati dal cazzo> sbarro gli occhi per la cattiveria delle parole di Wes.
Gli tiro una lieve gomitata sullo stomaco, senza smuoverlo di un centimetro.
A dire il vero mi sono fatta io male.

Ma hanno già iniziato a ballare? Mi volto verso in centro della sala, notando che effettivamente gran parte delle persone sono riunite proprio lì, mentre un suono melodico fa da sottofondo.
Mi forzo di sorridere. <certo, mi piacerebbe>
Faccio per staccare il braccio di Wes ma lui me lo impedisce. <vuoi che inizi già a picchiare qualcuno?>  bisbiglia al mio orecchio con tono duro.

<perfetto. Vi aspetto al centro della sala> continua il ragazzo cercando di filarsela dalla situazione poco carina in cui Wes ci sta conducendo.
Annuisco distrattamente, voltandomi verso Wes.

<mi pare di essere stato chiaro. Non voglio che vai a ballare con-> lo interrompo. <lo so, non vuoi che io balli con altri ragazzi. Ti farei fare una figura di merda> sbuffo leggermente irritata dal suo comportamento.
<no.> ringhia tra i denti. <non sopporto l'idea che altri mani ti tocchino> il mio sguardo si addolcisce. <solo un ballo, promesso, poi ritorno da te.> lo rassicuro posandogli un bacio sulla guancia.

Billy ~ Una coppia che scoppia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora