Jasmine pov.
Non dormi tutta la notte , le immagini di lei si ripetevano costantemente nella mia testa.
Lo so che promisi a me stessa di ignorarla , ma per qualche ragione che tutt'ora ignoro non riuscivo a levarmela dalla testa.
Cercavo di fargli notare il mio interesse nei suoi confronti ,ma lei faceva finta di nulla.
Così decisi di chiedere dei consigli a Jonas e gli scrissi.Da Jasmine :
-Ehi fratellone-Da jonas:
- Ehi Jess dimmi tutto -Da Jasmine :
- Vedi jo ti ricordi di quella mocciosa di cui ti parlai ?-Da jonas:
- Si ricordo, non dirmi che le hai fatto qualcosa -Da Jasmine :
- No , beh vedi lei ...-Da jonas :
- T' interessa non è così? -Da Jasmine :
- Si , è la prima volta che mi capita una cosa simile -Da jonas :
- É normale Jess, significa che anche tu hai un po di umanità dentro di te -Da Jasmine :
- Che devo fare ? -Da jonas :
- Hai provato ad essere te stessa ? -Da Jasmine :
- Sì le prime volte e mi è andata male -Da jonas :
- Hai provato ad essere te stessa come lo sei con me ? -Da Jasmine :
- Sai che non riesco a farlo con nessuno -Da jonas :
- Il mio consiglio te l'ho dato, poi sta a te metterlo in atto .
Ciao jass-Da Jasmine :
- Ciao jo, grazie -Non mi aiutò molto , mi sentì più confusa di prima.
Decisi che quel giorno non sarei andata a scuola.
Presi la moto e mi avviai nel mio "posto felice" ( così lo chiamava jonas) lui fu l'unico ad entrarci oltre a me.
Era una casetta sulla spiaggia , lontano da tutti , lontano dal resto del mondo.
Quella casetta mi portava sempre serenità, sentivo le onde infrangersi contro gli scogli e quel rumore mi metteva di buon umore.
Quell'odore puro , che sentirei ogni giorno se potessi.
Questa casetta , quando ero arrabbiata diventava il mio oggetto di sfogo.
Avevo sempre avuto scatti di rabbia che non riuscivo a contenere.
Così un giorno passeggiai senza una metà ben precisa , non accorgendomene mi ritrovai su questa spiaggia , mi girai intorno e vidi questa meraviglia .
Pensai che qui non ci venisse mai nessuno e da allora divenne mia.
Mi ricordai di quanti scleri ebbi qui dentro , vidi i buchi sul muro e subito voltai lo sguardo sulle cicatrici che avevo sulle nocche .
Quante ne avevo passate qui.
Quante cose avevo rotto nel suo interno?.
Guardai l'ora ed era tardi .
Dovevo prendere Clarissa da scuola.
Andai verso la scuola e la vidi aspettare accanto al cancello.
Mi vide e salì sulla moto.
Arrivammo a casa , parcheggiai la moto nel vialetto e mi apprestai a preparare il pranzo .
Mangiammo dopo circa mezz'ora e dopo aver finito , Clarissa mi aiutò a pulire (non lo faceva quasi mai , ma le poche volte che lo faceva mi rendeva orgogliosa di lei).
Clarissa si mise a studiare mentre io cercavo di aiutarla con scarsi risultati ( mi servirebbe qualcuno che l'aiuntasse con i compiti , ma non conosco nessuno che possa darle una mano ).
Lasciai perdere e chiesi a mia sorella cosa vuolesse per cena , l'accontentai e le preparai ciò che mi chiese.
Dopo aver ripulito le stoviglie misi a dormire Clarissa ed andai a dormire anche io .

STAI LEGGENDO
L'UNICA CERTEZZA
FanfictionAlba :17 anni è una ragazza simpatica, amichevole e molto solare. si trasferisce a New York per i suoi genitori. Jasmine : 20 anni , ragazza scontrosa, molto popolare e frequenta il liceo artistico...è stata rimandata per due anni ha un passato da...