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La sveglia suonò,  ed io mi svegliai più stanca del solito.
Tolsi le coperte calde dal mio corpo e subito un brivido di freddo mi fece venire la pelle d'oca.
Avevo dimenticato la finestra aperta e siccome era ormai ottobre inoltrato a New York le basse temperature si facevano sentire.
Scesi dal letto e andai in bagno a fare una doccia calda.
Dopo aver  finito di asciugarmi mi recai in camera a scegliere qualcosa da mettere.
Presi un maglioncino bianco, jeans neri strappati sulle ginocchia e le dottor Martinz .
Mi truccai leggermente gli occhi con mascara e eyeliner e misi un rossetto nude per coprire le screpolature alle labbra .
Scesi in soggiorno e indossai il mio parka verde militare ( aveva la pelliccia dentro e lo adoravo ).
Misi il cellulare in tasca e uscì di casa .
Chiamai prima chiara per chiederle se volesse venire a fare colazione alla caffetteria davanti la scuola e lei accettò e subito dopo chiamai Andrea  per chiederle la stessa cosa e mi disse che ci saremmo ritrovate all'entrata del bar.
Andai a piedi, giusto per riscaldarmi un po ( avevo troppo freddo ).
Arrivai e Andrea e chiara erano già lì ad aspettarmi .
Le salutai con due baci sulle guance ad entrambe ed entrammo.
Io ero seduta da sola mentre le mie due amiche erano sedute vicine , difronte a me .
Io presi un cappuccino e un pasticciotto alla nutella, chiara una cioccolata e un cornetto ai cereali e infine Andrea prese un caffè macchiato e una ciambella.
Dopo aver finito tutto andammo a pagare le rispettive colazioni.
( questo mi ricordò quando io e Jasmine facemmo colazione insieme e lei pagò per entrambe).
Scacciai via quel pensiero e varcammo l'entrata della scuola .
Le mie amiche decisero di fare un giro visto che mancava ancora un po prima che la Campanella suonasse.
Mi sentì chiudere gli occhi con due mani , e io quel contatto lo conoscevo benissimo.

Jasmine : Chi sono?
Mi chiese ridendo.

Io: La mia persecutrice.
Le risposi ridendo a mia volta.

Mi lasciò un bacio sulla guancia e iniziò a camminare verso il suo adorato muretto.
Mi piacevano i suoi gesti d'affetto,  Non ci vedevo nulla di male.

Io: Buongiorno  anche a te.

In tutta risposta mi sorrise .
Mi chiese di aspettarla visto che  avevamo disegno insieme e io lo feci.
Finì la sua Marlboro e ci avviammo dentro la struttura.
Andammo nell' aula 103 e ci sedemmo.
L'ora passò in fretta perché Jasmine non faceva altro che Torturarmi con le sue battute squallide.
Io andai nell'aula di architettura con Chiara e Jasmine andò in quella di inglese .
Ci ritrovammo tutte e quattro sedute al solito tavolo da pranzo  e chiaccheravamo animatamente.
Era tutto molto piacevole , le mie amiche andavano d'accordo , Jasmine era diventata tutta un altra persona da quando avevamo chiarito ed eravamo tutti amici .
Salutai tutte con un bacio volante e andai nell'aula di matematica * fare due ore di matematica alle ultime ore era una vera tortura *.
Anche questa volta scampai il suicidio.
Le ore erano finite e io uscì da là dentro.
Andai a casa , pranzai e iniziai gli esercizi che avrei dovuto portare domani.
Alle tre sarei dovuta  andare a casa di Jasmine per aiutare Clarissa. 
Mi sistemai giusto un po, perché quando studiavo mi riducevo  sempre ad uno zombi.
Misi delle collant che arrinovavano fino alla coscia, dei pantaloncini di jeans a vita alta , una felpa che teneva scoperta la pancia e infine degli stivaletti .
Il tempo era giusto per questo abbigliamento,  fuori c'era il sole.
Sentì il solito clacson e allora uscì di casa.
Salì in macchina e appena mi vide diventò paonazza  .

Io: Jasmine tutto bene?
Le chiesi vedendo un leggero imbarazzo .

Jasmine : No...cioè si , si tutto bene , sei solo bellissima.

A quella risposta il battito del mio cuore accelerò,  Non capì il perché sentì tante emozioni tutte insieme.
Alla fine smentii tutto , era solo un amica era normale avere certi rapporti.
Lei nel frattempo era li con i suoi occhi fissi nei miei , e si mordeva il labbro inferiore ripetutamente.
Quel gesto mi fece formicolare il basso ventre .
Ma non ci pensai più di tanto.

Io:Grazie, anche tu stai bene.

Ed era vero , aveva addosso,  un pantalone a vita alta scuro, una felpa larga bianca e ai piedi aveva delle Nike nere.
Aveva i suoi capelli neri e lunghi raccolti in una crocchia disordinata e il suo trucco era impeccabile.

Lei in tutta sua risposta mi sorrise e parti.
Arrivammo a casa sua, jasmine suonò il campanello e ad aprirci c'era Jonas che con un gran sorriso abbracció entrambe * da quando aiuto Clarissa con lo studio ho fatto amicizia con lui è davvero buono , non mi stupisco il perché sopporti Jasmine *

Loro mi salutarono  e andarono via.
Pensai  al fatto che sapessi che lavoro facesse Jonas ( fa l'avvocato ) ma non quello di Jasmine , ma non era importante saperlo.
Andai su in camera di Clarissa e iniziammo a fare dei semplici esercizi d'inglese, dopo aver finito , giocammo  tutto il tempo , si fecero le 20:00 allora mettemmo i giochi a posto e siccome era ora di cena cucinai a Clarissa  .
Dopo aver finito Clarissa mise le sue stoviglie nel lavabo e mi disse di voler andare a dormire .
Si addormento dopo circa 10 minuti.
Uscii dalla sua stanza e chiusi la porta.
Tra qualche minuto Jasmine e Jonas sarebbero dovuti arrivare , ed eccoli qui , il campanello suonò.
Io andai ad aprire ed erano loro stanchi morti.
O meglio Jonas era stanchissimo;  Jasmine non tanto.
Chiesi a quest'ultima se mi accompagnava a casa e mi fece cenno di si con il capo.
Entrammo nella sua auto e mi lasciò davanti casa.
Mi sorrise dolcemente e io le lasciai un piccolo bacio sulla guancia .
Entrai , mangiai qualcosa giusto per riempire lo stomaco e mi andai a cambiare.
Mi misi il pigiama e m'infilai sotto il piumone caldo.
Chiusi gli occhi e Morfeo mi accolse tra le sue braccia.

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