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Alba prov.
La sveglia questa mattina non suonò .
Ero in ritardo e dovevo darmi una mossa.
Anche se a dirla tutta non avevo per niente voglia di andarci.
Mi vesti veloce e misi una maglia bianca e dei jeans neri a vita alta con ai piedi le vans.
Non avevo tempo per truccarmi,  quindi presi lo zaino , il cellullare ed uscii .
Perfetto giusto in tempo per l'autobus.
Ero appena arrivata a scuola e Chiara era lì ad aspettarmi con fare impaziente.
La Campanella ancora non era suonata e chiara aveva da dirmi qualcosa.

Chiara: nanetta , che ne dici se dopo scuola pranziamo e passiamo tutto il giorno insieme?

Io: si , per me non c'é  nessun problema .

Chiara:  E magari ti fermi anche a dormire da me.

Io: guarda per dormire non credo che posso, sai i miei tornano tardi la sera e non potrei avvisarli .

Detto questo lei annui Serena e ci avviammo.
Entrammo nell' aula 115 (storia dell'arte ).
La prof richiamò la nostra attenzione.
Ci spiegò che avremmo avuto una nuova compagna .
Vidi entrare dalla porta l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di vedere .

Prof: allora ragazzi, lei è  Andrea Bianchi , si è  trasferita da poco qui a New York e farà parte di questo istituto.

Non riuscivo a crederci, lei era qui .
Senza accorgermene emisi un grido di gioia.
Tutta la classe si mise a ridere ma a me non importava , finalmente avevo la mia migliore amica qui con me.
Andrea cercò un posto libero e si sedette.
L'ora passò in fretta e allora mentre ci recavamo alla prossima ora io e Andrea parlammo .

Io: Andrea mi sei mancata tanto , non pensavo di vederti qui.

Andrea: beh , il mio corso d'inglese è  durato più del previsto .
Ma ora basta parlare di questo , abbiamo tanto tempo da recuperare, magari dopo la scuola potremmo andare in centro così mi fai vedere un Po il posto.

Io: veramente oggi avrei un impegno.
Ho promesso a Chiara la mia compagna di banco che avrei passato l'intera giornata con lei.
Magari domani possiamo stare insieme.

Andrea: si , d'accordo. ...

Potevo leggere la delusione nei suoi occhi da un chilometro di distanza.
Tutta via cercai di non pensarci e di farla sentire il più possibile a suo agio.
Una volta fuori scuola salutai Andrea e andai con Chiara per passare la giornata che c'eravamo programmate.
Fu tutto divertente.
Facemmo un tratto di strada insieme e poi dopo esserci salutate ci recammo nelle rispettive abitazione  ero veramente stanchissima e dovetti andare a dormire perché il giorno dopo avrei avuto scuola.

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