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I giorni passavano veloci, dopo essermi presa quella "pausa" dal lavoro , non facevo altro che rilassarmi e divertirmi.
Avevo modo di pensare anche ad i miei approcci molto intimi con Jasmine ed in queste settimane  ero arrivata ad una conclusione .
Ero bisessuale,  ed ero completamente pazza di lei .
Ma non volevo lo sapesse .
Mi ero sempre reputata etero e poi mi ritrovai con una confusione pazzesca .
Però non volevo dare nell'occhio , dovevo continuare ad essere sempre la stessa , non avevo il coraggio di dirlo a nessuno .
Pensavo sempre al fatto di doverlo dire almeno a Chiara e ad Andrea , ma se poi loro mi avessero respinto ?
Era solo il mio piccolo segreto e a me andava bene così.
Era il momento di tornare , dopo tutto quella monotonia di cui mi lamentai tanto mi mancava .
Pensavo al viso di clary  quando mi avrebbe vista davanti casa .
Mi piaceva la sua compagnia , era una bambina piena di idee , di sogni , allegria .
Mi faceva divertire un sacco , da grande sarebbe voluta diventare un medico , dice che aiutare le persone è una cosa importante e io ascoltando le sue parole non potei esserne  più fiera.
Quel pomeriggio andai a piedi fino a casa di Jasmine ( lei non sapeva che io sarei tornata quindi non avevo nessuno che mi poteva accompagnare ).
Arrivai davanti a quella porta in legno dal color mogano , suonai il citofono , dopo qualche minuto la porta si aprì presentandomi una Jasmine appena sveglia .
Aveva i capelli arruffati , non aveva neanche un filo di trucco e indossava solo una maglia bianca e larga che arrivava fino a metà coscia .
Era bellissima...
Rimasi a fissarla finché non mi sentì scuotere .
Alzai lo sguardo che avevo basso ed incontrai i suoi smeraldi così pieni di luce.
Sorridevo  come un ebete e lei se ne accorse,  ricambio il sorriso.
Mi fece segno di entrare e io lo feci.

Jasmine : Mocciosa qual buon vento ti porta qui.

Chiese lei con il suo solito tono scherzoso.

Io: Beh la mia vacanza è finita e sono tornata per stare con Clarissa.

Risposi facendo spallucce.

Jasmine : E io che pensavo fossi venuta perché ti mancavo.

Io: Si , speraci.

Lei allora fece la finta offesa e se ne andò in salotto .
Andai accanto a lei su quel divano comodissimo.

Io: Dai Jasmine. ...

Lei non voleva cedere,  continuava a fare la bambina e allora mi alzai , ma fui fermata da un mano che stringeva saldamente  il mio polso.
Rimasi ferma e impassibile,  Lei allora mi stese su quel divano e mi guardò.
Pensavo a tutte le cose più perverse del mondo ma le mie fantasie furono placate da due mani che si scontravano su i miei fianchi ripetutamente.
Mi stava facendo il solletico.

Jasmine : Ora mi vendico così impari .

Disse mentre continuava quella tortura.

IO : Ahahah, ti preggg...ooo..bastaaaa.

Continuai ridendo .
Dopo varie suppliche mi lasciò andare e io ripresi a respirare.

Le chiesi dove fosse Clarissa così avrei ricominciato sin da subito ad aiutarla ma a quanto pare era a casa di una sua amichetta e quindi io ero lì inutilmente.

Io: Va be allora io vado.
Le dissi

Lei mi guardò con disapprovazione.

Jasmine : Perché devi andare.
Aveva un tono dispiaciuto .

Io: Che faccio qui se Clarissa non c'è.

Jasmine : Stai con me .

Il mio cuore fece una capriola , non respiravo più,  Mi aveva davvero detto di restare con lei??

Io: Ookayyy.
Ero molto imbarazzata .
Era strano ritrovarsi con lei da sola.

Decidemmo di andare al cinema .
Avevamo scelto un film horror e io stavo morendo , mentre Jasmine era impassibile mi chiesi come potesse essere così apatica in una scena così paurosa.
Più mi stringevo a lei per la paura, più il suo sorriso si accentuava.
Era finito e io avevo una fame da lupi , ma mai come Jasmine .
Appena arrivammo in pizzeria io presi una pizza margherita e Jasmine prese una maxi pizza wurstel e patatine .
Era un pozzo senza fondo, ma nonostante fosse così a me piaceva anche più di prima.
Si fecero le 22:00 e noi eravamo stese ai piedi di un albero in un parco.
Stavamo parlando del nostro futuro.

Io: Come vorresti che fosse il tuo futuro?.

Chiesi a Jasmine con curiosità.

Jasmine : Non lo so , vorrei avere un lavoro importante , far felice Clarissa , magari incontrare una donna che mi faccia battere il cuore , e perché no , vorrei sposarmi, un giorno avere anche dei figli .
Vorrei un futuro normale.

Ero felice che jasmine pensasse a un futuro bello e dolce .

Io annuì alle sue parole.
Ci alzano da quell'erbetta umida e andammo verso la sua macchina.
Il percorso fu silenzioso,  nessuno delle due aveva spiaccicato parola.
Eravamo arrivate sotto casa mia .
Mi voltai per salutarla , ma il suo viso era a due centimetri dal mio , avevo il suo fiato caldo sulle mie labbra , la sua mano destra si poggió sulla mia guancia e poi successe .
Le sue labbra morbide si posizionarono sulle mie , le muoveva lentamente e io ricambiai il bacio, la sua lingua picchiettava sulle mie labbra come per chiedere l'accesso,  ed io l'accontentai.
Le nostre lingue fecero una danza lenta e dolce,  mi sentivo così bene , ma poi ci pensai, non potevo , non dovevo innamorarmi di lei .
Mi staccai velocemente e scesi dall'auto avviandomi in casa.
Sentì la voce di jasmine gridarmi  contro ma non capì di che stesse parlando.
Mi buttati sul letto e chiusi gli occhi .
Mi addormentai con quel turbine di emozioni che mi stavano divorando

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