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Passarono delle settimane,  io e Jasmine non ci parlavamo più, avevo persino evitato di andare alla caffetteria.
Lei non fece altro che chiamarmi , scrivermi messaggi .
Non ho mai risposto , non ci sono spiegazioni valide per aver ucciso una persona.
A scuola cercava sempre di parlarmi e io la ignorai ugualmente.
Non volevo  vederla, sentirla.
Non volevo sentire le sue scuse.
Non andavo più da Clarissa, da quando successe quel fatto non avevo il coraggio di presentarmi a casa sua.
Mi dispiaceva per la bambina, lei in fondo non aveva colpe se sua sorella era così.
Tornai da scuola dopo sei lunghissime ore.
Mangiai e andai a studiare.
Stava piovendo fuori quindi sarei rimasta a casa.
Sentì il citofono .
Guardai fuori alla finestra , era lei ovviamente.
Ma non volevo aprirle .
Così lasciai perdere e Tornai ai miei compiti.
Erano passate ormai due ore , avevo appena finito di studiare.
Lei era ancora fuori.
Era poggiata ai piedi del cancello e la pioggia le scorreva su tutto il corpo .
( si prenderà un malanno se continuerà a stare li ) pensai.
Mi affacciai alla finestra.

Io: Vai via Jasmine,  ti prenderai qualcosa.
Le urlai.

Il suo sguardo era puntato su di me e fece un sorriso forzato.

Jasmine : Io non muovo il culo da qui finché non mi darai modo di chiarire.
Disse guardandomi profondamente.

Io: Vai via , non abbiamo nulla da chiarire.

Jasmine : Bene,  allora rimarrò qui.

Quanto poteva essere acida questa ragazza,  ma alla fine mi piaceva anche per questo.

Io: Ti do dieci minuti, spero che le tue motivazioni siano valide.

A quella risposta i suoi occhi si illuminarono.
La feci entrare e asciugare.
Restammo sul divano del salone e aspettavo che iniziasse a parlare.

Jasmine : Cosa vuoi sapere?

Io: Perché hai ucciso tuo padre?

Lei annuì.

Jasmine : Mia madre morì sette anni fa per un attacco cardiaco, soffriva di cuore e non c'è la fece.
Il giorno stesso quell...uomo , mio padre torno a casa ubriaco dopo aver saputo che mia madre era morta.
E iniziò a picchiarmi.
continuò a farlo per un po.
Ma un giorno superò il limite e mi violentó .

Stava piangendo e mi faceva male vederla in quello stato.

Io: Jasmine io...
Ma mi interruppe

Jasmine : Fammi finire.
Quella notte non riuscì a dormire, non potevo credere che mio padre avesse fatto una cosa del genere.
La mattina dopo senti un pianto, era Clarissa che piangeva.
Non volevo succedesse anche a lei quello che aveva fatto a me e d'istinto presi un coltello.
Quando arrivai nella stanza di mia sorella lei...Lei aveva il pigiama abbassato e io non ci vidi più.
Lo accoltellai,  chiamai io stessa la polizia per spiegare i fatti come erano andati , ma non avevo testimoni e Clarissa ancora era piccola e quindi per loro non era legittima difesa.

Io: Come mai non sei ancora dentro?

Jasmine : Bhe Jonas mi pagò la cauzione perché dovevo badare a Clarissa.

Mi ero fatta una brutta impressione di lei che stupida che ero stata

Io: Mi dispiace tanto .
Ma da ora in poi niente più segreti okay???

Jasmine : Niente più segreti.

E L abbracciai , lei mi strinse a sé e io in quelle braccia ero a casa.
Le asciugai le lacrime e le preparai un The.

Avevamo deciso di guardare un film, ovviamente horror perché lei guardava solo quelli.
Preparai i popcorn e iniziammo a guardare il film.
Per la paura feci saltare in aria tutti i popcorn.
E Jasmine mi aiutò a pulire.
Ero stretta a lei , lei aveva un sorriso sulle labbra che era la fine del mondo.
Poggiai una mano sulla sua guancia.
Lei si voltò verso di me,  eravamo così vicine , ma non potevo .
Volevo sapere se era interessata a me.
Non volevo mi illudesse .

Io: Jasmine voglio che tu sia sincera con me.
Lei annuì.

Io: Provi qualcosa per me , o sono una delle tante?

Lei mi guardò sorpresa.

Jasmine : Vuoi davvero che sia sincera?

Io risposi di si anche se mi potevo aspettare un rifiuto.

Jasmine : Si, provo qualcosa per te sin dalla prima volta che ti ho vista e non sarai mai una delle tante,  con le altre se facevano le difficili le lasciavo perdere e me ne andavo da un'altra,  ma con te è diverso,  non cerco sesso da te.

Quindi le piacevo ...o mio diooo.

Jasmine : Ma stai tranquilla i miei sentimenti non ostacoleranno la nostra amicizia .

E io le sorrisi .
Volevo saltare addosso,  ma non potevo.

Passammo la serata a ridere a scherzare , ma poi lei doveva andare via.

Jasmine : Io vado allora.
Disse passandosi una mano tra i capelli in segno di nervosismo.

Io: Perché invece non dormi con me per questa notte?

I suoi occhi erano dilatati e mi resi conto dopo di ciò che le chiesi .

Jasmine : Oh certo , ce Va bene.

Io andai nel bagno a mettere il mio pigiama ma quando tornai trovai uno spettacolo a dir poco magnifico.
Lei era sotto le coperte , ma aveva la parte del seno coperta solo da pizzo nero e i capelli erano sparsi sul cuscino .
Era bellissima.

Mi infilai sotto le coperte accanto a lei.
Lei mi cinse i fianchi con un braccio.

Io: Buonanotte  Jasmine.

Jasmine : Buonanotte mocciosa.
Mi rispose dandomi un bacio sulla fronte .

E così ci addormentammo .

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