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Alba pov.
Mi alzai per la prima volta di buon umore.
Ero ancora a casa di Jasmine e dovevo tornare a casa per sistemarmi per la scuola , ma sul divano letto c'ero solo io.
Tolsi le lenzuola , emergevano calore sulla mia pelle e la cosa mi dava piacere .
Andai in bagno e mi sciacquai il viso.
Mi guardai allo specchio e notai la ricrescita sui capelli, avevo anche le doppie punte e mi decisi che dopo scuola sarei andata dal parrucchiere anche solo per cambiare un po.
Andai nella cucina e lì trovai lei che mi sorrise.

Io: Jasmine e gli altri dove sono?

Jasmine : Sono andati via le ha accompagnate Jonas a casa sono le 6 dovrei accompagnare anche te .

Io: Si , grazie .

Aprì la porta di casa sua e saliamo in macchina , dopo varie indicazioni mi lasciò d'avanti il cancello di casa mia.
La ringraziai e andai spedita dentro casa.
Andai verso la mia camera.
Presi dal mio armadio una felpa nera con il cappuccio, un jeans chiaro con gli strappi ovunque e le Adidas bianche.
Andai in bagno e feci due trecce alla francese , i miei capelli sembravano più ordinati in quel modo e lasciai ricadere qualche ciocca qui e li.
Misi un filo di eyeliner su gli occhi , un po di Mascara sulle ciglia e infine un rossetto Bordeaux.
Presi il mio zaino e il cellulare e uscì.
Decisi di fare colazione al bar , tanto era ancora presto e i cancelli di scuola erano chiusi.
Andai alla caffetteria davanti la scuola , non c'era molta gente e la tranquillità la mattina per me era fondamentale.
Mi sedetti ad un tavolo libero , quei divanetti erano veramente comodi .
Aspettai che arrivasse qualcuno per chiedere la mia colazione alla fine arrivò.
Era un ragazzo con un gran sorriso .
* mi chiedo come possa essere così felice di lavorare alle 7 del mattino e per giunta di lunedì *

Cameriere: Ha già deciso cosa prendere signorina?

Mi chiese con il suo solito sorriso.

Io: Si grazie , vorrei una spremuta d'arancia e un cornetto alla nutella.

Lui prese la mia ordinazione e si congedó .
Ero immersa nei miei pensieri quando sentì una voce famigliare , ma arrivava quasi ovattata alle mie orecchie e decisi di alzare lo sguardo.
Era lei , chi altri sennò.

Jasmine : Posso sedermi?

Era gentile , non mi stupì perché io stessa quella sera che mangiai a casa sua gli diedi un'altra opportunità.

Io: Si certo, accomodati.

Gli dissi sorridendo.
Lei ricambio il sorriso e si sedette al divanetto difronte a me.

Jasmine : Hai già ordinato?

Io annuì con il capo e lei allora si alzò per andare poi al bancone , forse doveva ordinare anche lei .

Tornò dopo cinque minuti e dopo essersi seduta arrivo anche il cameriere con un vassoio tra le mani.
Mi porse ciò che avevo chiesto e fece lo stesso anche con Jasmine .
Lei prese un cappuccino e una ciambella gigante zuccherata.

Non mi accorsi che la stavo fissando .
Me lo fece notare lei.

Jasmine: Ehi ti sei incantata?

E adesso che gli potevo dire ..

Io: No ero sovrappensiero.

Lei annuì sensa chiedere altro dopo aver fatto colazione mi alzai dal tavolo per andare a pagare .
Quando arrivai al bancone lo stesso cameriere mi disse che era stato tutto pagato dalla ragazza che era con me .
Perché l'aveva fatto , potevo pagarla anche da sola la mia colazione.
Mi girai verso di lei che aveva uno sguardo colpevole.
Si alzò anche lei e ci avviamo tutte e due verso la scuola , la ringraziai per il gesto fatto prima in caffetteria e lei mi sorrise come per dirmi di non preoccuparmi.
Varcato il cancello della scuola con lei al mio fianco , mi sentivo a disagio, notavo che tutti gli sguardi erano rivolti a me e a lei .
Lei se ne accorse subito , mi prese per un polso e mi volto verso di lei , eravamo una difronte all'altra e aprì la bocca per parlare.

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