Era tutto pianificato.
In neanche una settimana sarei diventata la moglie di Harry, lo stesso ragazzo che conoscevo da quando eravamo adolescenti. Mi sembrava tutto così surreale, infatti passai tutta la notte sveglia a cercare di realizzare la cosa. Non riuscivo ancora a comprendere il grande cambiamento che avevamo fatto entrambi, dalla prima volta che ci eravamo incontrati in quella palestra.
La mattina seguente fu piuttosto sconvolgente per Harry, perché al primo impatto non mi vide lì nel letto con lui, come avrebbe voluto; bensì mi trovò seduta sul sofà nel piccolo salotto davanti al caminetto, intenta a digitare sulla tastiera del portatile tutta la scaletta per organizzare il matrimonio.
Cominciai a scrivere su un foglio tutti i numeri di telefono dei catering più efficienti di Londra, oltre a dare un'occhiata alle location e agli abiti da sposa più mozzafiato.
Mentre io continuai a passare da un sito di abiti a un altro, Harry rimase impalato a fissarmi appoggiato al caminetto, come se stesse guardando una pazza. Lo capivo, in fondo non mi aveva mai vista così presa da qualcosa, quando si trattava di matrimoni non riuscivo a non mettermi al lavoro.
"Senti tesoro, potresti fermarti un attimo? Mi stai facendo quasi paura." Disse Harry, intento a preparare il caffè con la macchinetta.
"Il matrimonio è tra cinque giorni, non possiamo fermarci neanche un secondo." Aggiunsi distrattamente, continuando a digitare sui tasti.
"Allora spostiamolo al prossimo mese, ti vedo troppo agitata." Continuò a trafficare con la macchinetta del caffè, facendo un rumore assordante. Intuii che stava per perdere la pazienza con quel aggeggio.
"Al diavolo! Io voglio solo del caffè, non mi sembra di chiedere tanto!" Sbraitò, tirando una pacca violenta alla macchinetta, per poi lasciarla perdere.
"Ho già parlato con il catering. La prenotazione è stata già fissata per quella data." Parlai guardando in contemporanea un vestito da sposa da togliere il fiato, ma anche il suo prezzo non era da meno. Mi ci vollero diversi minuti per contare e ricontare gli zeri di quella cifra, costava il doppio dei miei abiti.
Inaspettatamente mi ritrovai davanti Harry, che mi chiuse di colpo il portatile, quasi schiacciandomi le dita.
"Ehi, ma sei impazzito? Ci rimettevo le dita!" Esclamai, guardandolo per la prima volta in faccia.
"Tu sei impazzita, Kate. Sei qui a trafficare con il computer dall'alba, in più non mi hai consultato per il catering. Capisco che sei preoccupata per il matrimonio, ma non c'è bisogno di fare tutto oggi."
Gesticolò con serietà, anche se con quella strana vestaglia addosso che tendeva al rosa, non dava l'aria di essere molto serio. La notai solo in quel momento, mi trattenni dal scoppiare a ridere per evitare un divorzio anticipato.
"È semplice, voglio che sia tutto perfetto. E poi ho scelto il miglior catering della città, dovresti esserne felice." Gli mostrai un sorriso, che per la prima volta non lo contagiò per niente.
"Che felicità." Rispose, con il suo solito tono sarcastico.
Ci rimasi molto male per quel suo tono. Stavo solo cercando di progettare un matrimonio indimenticabile, si trattava del nostro matrimonio, ero entusiasmata di organizzare le cose nei minimi dettagli. Mi dispiaceva solo che lui non fosse entusiasmato quanto me.
Prima che potessi ribattere, parlò di nuovo, cambiando improvvisamente argomento.
"Dato che mia sorella Gemma è arrivata in città, vorrebbe vederti. Mi ha detto di chiederti se ti andava di incontrarla in un bar di Londra, per parlare." Finì la frase è si diresse subito verso la camera da letto, senza aspettare la mia risposta. Così lo seguii a ruota verso la camera.
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My New Personal Trainer [h.s] (In Revisione)
FanfictionKate Horan è una ragazza come tante, avente un passato tormentato causato dalla morte di entrambi i genitori. Dopo aver passato un periodo complicato al liceo causato dal bullismo, Kate fa ritorno a Londra, suo paese di nascita, assieme al fratello...