Michelle

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Lauren la spinse contro la porta, mentre continuava a baciarla e a gemere per il dolore e per l'eccitazione.
Camila aveva una mano tra i capelli della corvina, mentre Lauren la teneva possessivamente dai fianchi.
- Cosa stai... facendo? - domandò Camila senza fiato - Lau... - non riuscì a completare la frase che la corvina spinse una sua gamba tra quelle di Camila, facendo scappare un gemito da parte della cubana.
La mano destra di Lauren scese sul sedere della cubana, che strinse poco dopo, facendo scappare un altro gemito da parte di Camila mentre si baciavano appassionatamente.
Una lacrima scivolò sul viso di Lauren, e Camila se ne rese conto solo quando la sentì in contatto con le loro labbra, a quel punto aprì gli occhi e si staccò dalla corvina, senza fiato.
- Perché stai piangendo? - domandò.
Lauren fece un sorriso debole.
- Facciamolo e basta - disse Lauren, ritornando a baciarla e portando le sue mani sul sedere della cubana.
- Laur... - Camila provò a ribattere, ma Lauren per zittira la spinse con più forza contro la porta.
Le mani di Lauren passarono da sotto la maglietta di Camila, e quando sfiorò il seno minuto della cubana, quest'ultima gemette.
A quel punto Camila alzò le braccia, per dare il libero accesso alla maglietta che pochi secondi più tardi sarebbe caduta sul pavimento come il resto degli indumenti.
E così fu, tra i baci e le toccatine Lauren la svestì, facendola rimanere solo in mitandine.
- Lauren, sei sicura? -
La corvina non rispose. Sembrava che stesse pensando ad altro. Come se avesse bisogno di quel contatto. Come se fosse stato l'ultimo che avrebbe avuto nella sua vita.
- Camz, ne sono sicurissima - disse Lauren.
Camila gemette quando il ginocchio della corvina sfiorò la sua intimità.
Le mani di Lauren caddero sul seno di Camila che stuzzicò, e le sue labbra sul suo collo, dove succhiò formando un succhiotto.
Camila alzò il viso, sentendo già la sua intimità bagnata e calda.
La corvina allora fece scendere le sue mani sul sedere della cubana e le sue labbra sul seno, che stava iniziando a stuzzicare stavolta con le sue labbra.
Spinse l'enorme sedere della cubana contro la sua intimità anche se attraverso gli indumenti, e Camila aveva già bisogno di quel contatto. Ne aveva molto bisogno.
- Sbrigati - disse Camila tra un gemito e l'altro.
- Non devi comandare, okay? - spinse la cubana con più forza verso di lei, iniziando a ribaciarle il collo.
Camila le afferrò i capelli.
- Voglio del contatto, Lauren! - esclamò, frustata.
Lauren rise e le diede una sberla sul suo culo cubano e Camila gemette dal dolore o eccitazione, o forse entrambi.
- Questo contatto? - Lauren alzò un sopracciglio, schernendola.
- Ti odio! - disse Camila, sentendosi presa in giro.
- Cosa? - domandò Lauren, con un sorriso vittorioso in viso.
- Ho detto che ti odio! -
E partì un'altra sberla, che, come prima fece scappare un gemito da parte di Camila.
- Devi stare zitta - ordinò Lauren - Comando io -
- Cosa scusa? - domandò Camila, ridendo per prenderla in giro.
A quel punto Lauren spinse di nuovo il suo ginocchio tra le sue gambe, facendo mordere il labbro inferiore a Camila.
- Solo io posso fare domande quando ho il controllo, capito? -
Camila allora cercò di ribaltare la situazione. Ora la corvina era contro la porta e aveva incrociato le braccia sotto il petto.
- Cosa vorresti fare scusa? - domandò Lauren divertita.
- Voglio toccarti -
Lauren alzò un sopracciglio, allora fece scivolare le proprie braccia sui suoi fianchi e spinse la ragazza, facendola arrivare così contro la doccia, che Lauren aprì senza che Camila se ne rese conto, e la ragazza dagli occhi nocciola cadde all'indietro, tirando con sè Lauren e ritrovandosela pochi secondi dopo sopra di lei.
- Cazzo. Non pensavo che l'eccitazione ti portasse a questo - disse Lauren, e Camila rimase sorpresa per aver sentito una parolaccia da parte di Lauren : lei non diceva mai parolacce.
A quel punto Lauren l'aiutò ad alzarsi e girò la manopola dell'acqua per accenderla.
- Che stai facendo? - domandò Camila.
- Voglio che mentre ti faccio venire l'acqua ti scorra addosso - disse come se fosse la cosa più ovvia.
- E perché? -
- Perché sono sicura che hai un lago lì sotto e sarebbe meglio confonderlo con l'acqua - disse di scherno, ricevendo uno schiaffo sul braccio da parte di Camila.
Fu questione di pochi secondi.
Già Lauren aveva due dita dentro Camila e quest'ultima gemette al contatto.
- Vai più veloce - supplicò Camila e così fece Lauren.
- Dì il mio nome - ordinò.
Camila era ormai in procinto di venire, ma il suono che lasciò dalle sue labbra fece allontanare Lauren.
- Michelle! -

L'Imperfetta ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora