Lauren o Michelle?

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Camila era in mezzo la folla.
Ognuno usò autobus, taxi e auto per arrivate lì, in fondo New York non era mica così vicina.
Quelle persone venivano da tutte le parti degli Stati Uniti D'America solo per contribuire ad avere anche loro la propria libertà.
A Camila vennero i brividi. Era davvero così potente come credevano? Perché lei si sentiva debole.
Poteva già vedere l'entrata del castello e sgranò gli occhi quando vide degli uomini già pronti a difendere il regno.
Come aveva fatto Michelle a prevedere ciò?
Molte persone furono fermate senza problemi, ma Camila doveva riuscire ad entrare nel castello. Sicuramente sarebbe stato più pericoloso : non avrebbe potuto nascondersi tra la folla poichè stesse già diminuendo in modo incredibile.
Molte persone vedendo quelle guardie della sicurezza, che erano più di cento, si spaventarono e ritornarono nei loro passi. Altri, d'altro canto, provarono comunque ad entrare nel castello, ma non sembrarono più elettrizzati come lo erano prima e le loro urla di festeggiamento diminuirono.
- Camila, ne sei sicura? - domandò Dinah.
Camila annuì e le loro strade si divisero.
Dinah andò all'entrata principale per cercare di intrattenere le guardie, mentre Camila sperava che qualcuno fosse riuscito a fare eruzione in una delle tante entrate che Camila aveva studiato giorno dopo giorno, ma che adesso sembrò che fosse stato tutto inutile poichè molte entrate fossero chiuse.
Michelle aveva programmato bene il suo piano ma adesso a Camila frullò una sola domanda in testa : come aveva fatto a prevedere tutto ciò?
Non avrà preso quelle guardie il giorno stesso, era impossibile. Sembrava che quelle guardie aspettassero tutti lì fuori.
Finalmente Camila riuscì a trovare un portone per entrare nel castello grazie alle coraggiose persone che avevano fatto eruzione.
Purtroppo le guardie intimidirono alcuni di loro, ma ovviamente molti di essi si fecero forza pensando che fossero tra la folla.
Camila invece non si preoccupò di nessuno , aveva un solo pensiero, ed era uccidere il re e la regina.
Non poteva perdere. Non poteva.
Le lacrime continuarono a non uscire nonostante sapesse che ormai fosse la fine di lei e degli Stati Uniti D'America, eppure non si pentì di ciò.
Riuscì, tra la folla, a salire le numerose scale.
Il castello era gigantesco e sembrava che la regina si fosse vaporizzata insieme al re, ma Camila continuava ad aprire ogni porta che riscontrava nel castello, ma in nessuna di esse c'erano il re e la regina.
Le persone invece si erano catapultate in tutte le stanze per molteplici motivi : uccidere il re e la regina, rubare i beni e ottenere la libertà.
A Camila forse non fregava più nulla della libertà, forse voleva solo vendetta. Forse era nata solo per la vendetta e non per essere un essere umano chiunque.
Fu allora che arrivò in un enorme balcone collegato ad un ponte.
Non seppe quanto tempo trascorse per visitare anche quel lato del castello ma fu tanto e soprattutto inutile.
"La regina è scappata" disse Camila, quasi tirandosi i capelli "Il re è scappato" i suoi passi erano diventati più accelerati "E io non ho programmato ciò".
Sentiva che il piano che aveva perfezionato con tanta cura fosse in frantumi adesso.
Tutto era stato rovinato, forse per una sua mossa sbagliata, ma non riuscì a capire cosa fosse stato a rovinare il suo piano, non lo capì, e ciò la fece solo arrabbiare ancora di più.
Salì delle scale, che la portarono nel tetto.
Sentì l'aria scontrarsi su di lei, e si sentì libera.
La folla ancora non era arrivata sul tetto e lei finalmente aveva trovato l'aria che in quella folla non era riuscita a trovare.
Sentì i suoi passi in quel sottofondo di urla, e questo la rassenerò in un certo senso : si sentì come se non si fosse ancora persa, ciò che non avrebbe pensato pochi minuti prima perchè si sentiva come se avesse perso ogni parte di sè.
Alzò lo sguardo dai suoi piedi e vide un corpo lontana circa due metri da lei, e quando riuscì a capire i suoi lineamenti quasi si soffocò.
La Luna illuminava il corpo della ragazza, e Camila non riuscì a fare un altro passo.
Fu allora che la ragazza si girò con un lieve sorriso vittorioso avvicinandosi a Camila.
Ormai la ragazza era a pochi passi da lei.
"Lauren..." sussurrò, riconoscendola dal taglio verticale sul suo labbro.
"Michelle" la corresse la ragazza.

L'Imperfetta ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora