Io ed Harry trascorriamo tutto il tempo a scherzare e ridere come due bambini. Fin quando non arriviamo a casa.
"Sei una stronza, ma ti amo." Dice Harry aprendo con le chiavi la porta di casa.
"Fanculo Styles anch'io." Alzo le punte dei piedi e gli do un morso sul collo. Lui si acciglia e mi prende il viso tra le sue grosse e lunghe mani, porta le sue labbra rosee e sottili sulle mie. Le nostre lingue si scontrano subito e io giá sento le farfalle sullo stomaco.
"Non mi provocare." Dice quando il gli palpo il sedere per scherzo.
"Hai un bel sedere Styles." Dico leccandomi le labbra. Credo che i ruoli si siano invertiti. Io adesso sono la maniaca pervertita e lui la vittima della mia perversione. Rido.
"Da quando in quando sei cosi perversa Grow?" Dice e mi chiama per cognome anche lui chiudendo la porta dietro di me.
"Da quando ti conosco." Scherzo e lui mi bacia a stampo.
"Mmh allora dovremmo darci da fare oggi. Siamo tutti e due cosí pervertiti." Alza le sopracciglia in alto con lo sguardo malizioso, per poi passare le sue mani sulle mie coscie e tirandomi su.
Avvolgo le gambe dietro di lui portando le mani sui suoi folti capelli ricci.
Giocherello con la bandana che porta alla testa, adesso vedo che se la mette sempre. É sexy anche cosí.
Finalmente le mie labbra si incontrano con le sue. Cammina verso la cucina e mi appoggia sul tavolo levando, no buttando per terra, gli oggetti contenuti sul tavolo.
Gli sfilo la maglia alzandogliela dal colletto mentre lui mi sfila i jeans.
"Guarda che si rompe il tavolo." Dico e aiuto Harry a sfilarmi del tutto i jeans insieme alle mutandine di pizzo.
"Non me ne fotte." Dice e affonde la lingua in me. Inarco la schiena per il piacere. Lui lo capisce e continua ad entrare la lingua in me per poi infilare le dita.
"Harry cazzo." Gemo tirandogli i capelli. Non ho nemmeno le forze per restare seduta sul tavolo da quanto sono eccitata. Cosí mi stendo sul tavolo e lo lascio continuare.
"Ti amo Emm." Dice gemendo nella mia bocca.
"Ti amo anch'io Harry." Ingoio i suoi gemiti.
Sono letteralmente sfinata, come lui d'altronde.
"Mi passi le mutande?" Dice mentre scendo dal tavolo.
"Dici queste?" Prende le mie mutande da per terra e le fa girare sul suo dito.
"Si ridammele." Dico cercando di rubargliele dalle sue mani.
"No." Dice ridendo, portando il braccio in alto in modo da non prenderle.
"Dai Harry." Sbuffo saltellando davanti a lui per cercare di prendere le Mie mutande.
Lui ride, ride tantissimo, io no.
"Mmh sei cosí sexy." Dice e porta gli occhi su di me..
"Porco ridammele." Dico e mi alzo per cercare di riprenderle una volta per tutto.
Niente, non me le ridá.
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I'm Yours
Fanfiction"Non posso,non possiamo andare avanti. Io non ce la faccio." Una lacrima solitaria mi scende dal viso rigandomi una guancia. "Non eri tu la ragazza forte?" "Lo ero, hai detto bene. Ma tu mi hai distrutta."