CHAPTER 22: Falling

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‍‍‍‍‍‍‍‍‍‍Era da un po' che Kate stava camminando‍, dopo aver lasciato l'hotel aveva fatto tutta la strada che aveva percorso la notte precedente con Deadpool. Si era fermata a vedere il lago, dall'acqua leggermente mossa dal vento, e si era seduta a terra.
Da quando se ne era andata non aveva fatto altro che pensare a Wade.
Eppure lei aveva passato una vita da sola, non aveva mai avuto bisogno di stare con gli altri per sentirsi felice.
Ma con lui era diverso. Neanche lei sapeva dire cosa provasse quando era in sua compagnia. Si alzò e guardandosi intorno scorse un bosco a poca distanza. Decise quindi di addendentrarsi nella boscaglia.
Quel luogo le ricordava la sua infanzia.
Però, più camminava più tutto attorno a lei si faceva scuro e fitto.
Improvvisamente da una baracca nel bosco uscirono degli uomini che si diressero verso di lei.
Erano vestiti come quelli che Wade aveva brutalmente ucciso qualche giorno fa quando stavano ancora viaggiando nella loro Jeep.
Un uomo cercò di coglierla di sorpresa prendendola alle spalle, ma la ragazza prese la rincorsa, fece qualche passo sul tronco di un albero e si diede la spinta per saltare all'indietro con le ginocchia sulle spalle del suo nemico.
Gli afferrò la testa e gliela girò da un lato spezzandogliela con un forte "crack".
- Prendetela! - ordinò qualcuno.
Kate saltò dall'uomo e atterrò con le mani facendo leva per fare una capriola e mettere i piedi a terra.
Un altro le corse incontro con un pugno alzato che lei schivò, dandogli una ginocchiata allo stomaco e lanciandolo via.
Diede un paio di pugni a uno scagnozzo e atterrò un altro colpendolo con il suo borsone in pieno viso.
L'ultimo uomo rimasto tentò di prendere una pistola ma lei gliela fece volare dalle mani con un calcio, poi gli afferrò un braccio stortandoglielo dietro alle spalle e lo spinse contro un albero.
- Cosa ci fate qui e cosa volete da me? - ringhiò la ragazza stringendo la presa sul braccio del nemico.
- Ci siamo accampati per cercare Deadpool...e dato che tu eri con lui credevamo che prendendoti saremmo giunti a ciò che volevamo. - confessò egli, con un gemito di dolore.
- Avete fatto male i conti. - disse lei sbattendogli la testa contro la corteccia e lasciandolo cadere al suolo.
Si mise il suo borsone in spalla, raccolse la pistola che era finita a terra e decise di dirigersi alla baracca da dove erano usciti quegli uomini.
Caricò la pistola e si avvicinò.
Si appiattì contro il legno della casetta ma non sentì alcun rumore.
Aprì la porta con un calcio e puntò l'arma davanti a sè.
Ma con sua grande sorpresa l'interno era vuoto.
Perlustrò l'intera abitazione diroccata e trovandola ormai disabitata decise di rimanere lì, almeno finchè non avrebbe trovato un'altra sistemazione.
Non aveva voglia di passare la notte a vagare per le strade alla ricerca di un posto dove stare.
E fra l'altro non aveva nemmeno l'ombra di un quattrino.
Salì le scale e sistemò in una delle tante stanzette.
Trovò un lettino e ci si sedette sopra appoggiando il borsone accanto a lei.
Iniziò a rovistarci dentro.
Trovò la sua agenda, con una penna.
La prese pensando di sfogarsi scrivendo o scarabocchiando ma poi notò qualcosa nella borsa che attirò la sua attenzione.
Per la fretta, tra i vestiti che aveva preso, aveva infilato per sbaglio anche la vecchia felpa di nera Wade.
Aveva lo stesso odore del costume del mercenario. Aveva un profumo muschiato, leggermente floreale, mischiato a polvere da sparo.
Un odore che gli si addiceva.
I sensi di colpa l'assalirono.
Se solo non avesse provato a togliergli la maschera, magari a quest'ora starebbero ancora parlando. Sarebbero ancora insieme.
Era stata colpa sua.
Era sempre colpa sua.
Si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi, stringendo ancora la grossa felpa nera al petto.
Un rumore, la ridestò dai suoi pensieri.
Aveva visto degli oggetti al piano inferiore, sicuramente qualcuno era tornato a prenderli.
Si legò la felpa di Wade in vita, intrecciando le maniche fra loro in un nodo, poi rimise tutto nel suo borsone e in punta di piedi si avvicinò alla finestra saltando giù e atterrando sull'erba.
Sarebbe tornata quando quegli uomini se ne sarebbero andati.
Camminò piano in direzione di un grosso tronco dietro al quale nascondersi, ma qualcuno la vide.
- Intruso! - sentì gridare la giovane e in breve una squadra di uomini corse verso di lei.
- Cazzo! -
Erano troppi e lei non aveva di certo la forza di ucciderli tutti da sola. O almeno non in quel momento.
Si mise quindi a correre fra gli alberi seguita dalla moltitudine di uomini.
L'erba folta rendeva arduo il cammino ma nonostante questo la giovane scavalcò una grossa radice con un salto e cercò di accelerare l'andatura il più possibile finchè non giunse davanti a un precipizio.
Era davvero profondo, ma legato con un ponte di legno instabile, a qualche metro di distanza da lì, c'era un secondo precipizio con uno spiazzo d'erba, dove continuava il bosco.
Kate non aveva altra scelta se non quella si attraversare quel ponte, sebbene minacciasse di crollare da un momento all'altro.
Fece qualche passo sulle travi del ponte sospeso nel vuoto.
Uno dei pezzi di legno che lo componeva cadde e la ragazza deglutì, cercando di non guardare giù.
Gli uomini che l'avevano raggiunta la stavano imitando e, presto, uno di loro giunse alle sue spalle facendola voltare.
La prese per la gola sollevandola.
Kate chiuse gli occhi scalciando e appoggiando le mani su quella dell'uomo tentando di liberarsi.
- Allora...tu devi essere la ragazza di quel pazzo di Deadpool, huh? Mi è stato ordinato di ucciderti a vista ma dato che sei carina voglio darti una possibilità. Dimmi dove si trova il tuo fidanzato e non ti farò nulla. Se collaborerai con noi sarai al sicuro, e sicuramente ci divertiremo insieme. - disse l'uomo con un sorriso malizioso facendo scorrere la mano libera sullo stomaco della ragazza.
- Che ne dici, bellezza? -
La rossa gli sputò in faccia.
- Puoi....andare...benissimo a....vaffanculo. Tu e la tua...proposta. - gli rispose continuando a dimenarsi nel vano tentativo di sfuggire alla presa ferra del suo opponente.
L'espressione dell'uomo tramutò all'istante e la sua presa si strinse sul collo della ragazza costringendola boccheggiare.
- Bene, allora vediamo cosa dirà il tuo amato fidanzatino quando vedrà cosa ti ho fatto. - disse prendendo un coltello e trafiggendolo nell'addome della giovane.
Kate strinse i denti, non volendo dargli la soddisfazione di gridare.
Sentì un'altra pugnalata e poi un pugno allo stomaco.
- Quando avrò finito con te, torturerò anche quel mutante pazzo e ti prometto che di voi non resterà altro che una macchia si sangue per terra. -
Nonostante Kate sapesse che il mercenario non poteva morire, il pensiero che lo torturassero a causa sua le fece venire le lacrime agli occhi.
- Wade... - sussurrò stringendo con forza gli occhi lucidi.
Improvvisamente provò una scossa di dolore che le percosse il corpo.
Poi strinse i pugni sentendo una strana energia scorrerle nelle vene.
Un flusso di potere si concentrò su di lei esplodendo improvvisamente e facendo volare il suo opponente all'inizio del ponte.
La ragazza cadde sulle travi in legno, sentendole cigolare pericolosamente. Ansimò cercando di recuperare fiato.
L'uomo si riprese in fretta e poco dopo le corse incontro sollevando il coltello nella sua direzione. Lei alzò una mano per difendersi e da essa, con sua grande sorpresa, uscì una scarica di energia che scagliò l'uomo più lontano questa volta, facendolo sbattere contro il tronco di un albero.
Kate si guardò le mani stupita.
Cosa le era successo?
Sicuramente non aveva tempo per pensarci ora.
Si rialzò con fatica mentre altri uomini salivano sul ponte.
Kate li guardò, raggiunse il suo borsone a poco distanza e ne estrasse la pistola che aveva rubato, mettendoselo poi in spalla.
Se speravano di carpire informazioni da lei su Deadpool, si sbagliavano di grosso.
Avrebbe preferito morire piuttosto che dir loro ciò che volevano sapere.
Sparò alle corde che tenevano saldo il ponte dal lato opposto e si sentì cadere nel baratro sottostante.

~

Note:

Mi piace lasciarvi la suspense, sorry guys. (˘◡˘)
Vi lovvo e spero tornerete a leggere il prossimo capitolo. Ci vediamo lì, un bacio a tutti i lettori che mi seguono, GRAZIE DI CUORE! (⁠◍⁠•⁠ᴗ⁠•⁠◍⁠)

❀ 𝑺𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ❀《𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora