Kate era seduta sul bordo di un letto, nella stanza di un hotel.
Era avvolta in una coperta rosa con una tazza di cioccolata calda fra le mani.
La giovane osservò il liquido marrone nel piccolo recipiente che reggeva.
Ancora non credeva a quello che era successo poco fa.
Il ricordo era, però, ben vivido nella sua mente.
La pioggia scrosciava incessante sopra di loro quando il mercenario, una manciata di secondi dopo averla guardata, con il suo volto fra le mani, le era caduto addosso e lei si era ritrovata a indietreggiare con la schiena contro il muro, cercando di aiutare l'uomo a sorreggersi.
Lui aveva appoggiato le mani sulla parete dietro di lei e la fronte sulla sua spalla.
In quel momento si era sentita davvero piccola in confronto a lui, così alto e grosso.
- Hai bevuto? - gli aveva domandato sentendo odore di alcol.
- No. - aveva mentito lui.
Ma dopo una manciata di secondi si era deciso a confessare.
- Forse. Un pochino. -
- Non pensavo lo facessi. -
- No, infatti. Ero triste, tutto qui. -
Che avesse bevuto a causa sua?
- Triste...per cosa esattamente? -
Lui era rimasto in silenzio mentre lei gli accarezzava la schiena con dolcezza attendendo il momento in cui si sarebbe sentito in grado di sorreggersi da solo.
- Credevo...di averti persa e mi terrorizzava l'idea che tu te ne andassi senza sapere quello che sento di doverti dire da un po'. -
- Sarebbe? -
- Ti odio. -
La ragazza era rimasta in silenzio.
Perfetto...che senso avrebbe avuto che lei confessasse ciò che provava per lui se lui l'aveva appena rifiutata?
Nessuno.
Chiuse gli occhi, continuando ad ascoltare ciò che lui aveva da dirle.
- Odio come mi fai sentire. Odio quanto tu sia bella. Odio quando mi fai ridere e quando mi guardi con quegli occhi da cerbiatto che mi fanno schizzare il cuore fuori da petto. Ho odiato ogni secondo in cui non eri accanto a me e il fatto che tu non abbia avuto bisogno di me, perchè c'era un altro. Ho odiato anche solo il pensiero che tu potessi essere fra le braccia di qualcuno che non fossi io. -
Okay, quel discorso aveva preso una piega diversa da quella che si aspettava.
Il suo cuore iniziò ad accelerare i battiti e lei pregò che lui non se ne rendesse conto mentre i suoi occhi si facevano lucidi.
- Ma la cosa che odio di più è il fatto che in realtà non potrei mai davvero odiarti per queste cose, nemmeno lontanamente, perchè in realtà io...-
L'uomo fu interrotto dal passaggio di un camion sulla strada collegata al vicolo, che aveva coperto la sua voce.
{Tipico.}
Wade aveva fatto un grosso respiro, aveva alzato la fronte dalla spalla della ragazza, tenendo sempre le mani appoggiate al muro dietro di lei e l'aveva guardata negli occhi, preparandosi a finire la frase.
- Perchè io...-
Questa volta però era stato il rumore di un tuono a impedirgli di parlare.
[Eh, ma dai...]
- Kate, io ho bisogno dell-
Un'altra auto era passata per la strada beccando in pieno con la ruota anteriore una pozzanghera e l'acqua con cui questa si era formata si era riversata completamente addosso ai due.
{Eh, ma allora!! Lo fate apposta!}
- ...cazzo! -
Kate aveva sgranato gli occhi e un'espressione indecifrabile si era dipinta sul suo volto.
- NO! ASPETTA! NON FRAINTENDERE! NON ERA QUESTO CHE VOLEVO DIRE! HAI CAPITO MALE! ERA SOLO UN'IMPRECAZIONE! -
La ragazza era scoppiata in una fragorosa risata.
- Se non è questo che intendevi, andiamo via di qui. Mi dirai tutto ciò che vuoi una volta che ci saremo sistemati, ti va? - gli aveva proposto accarezzandogli una guancia con un sorriso dolce.
E ora si trovava qui seduta nell'ennesima camera di un hotel, cercando di riscaldarsi dopo tutta la pioggia e il freddo che aveva preso quella notte.
La giovane era talmente immersa nei pensieri da non aver sentito la porta della stanza aprirsi e Wade entrare.
L'uomo si sedette accanto a lei sul letto, accarezzandole la testa.
- Ehi, non ti avevo sentito entrare. - confessò lei - Ti senti meglio ora? Passata la sbornia? -
- Sì, sono a posto. - le disse con un sorriso stampandole un bacio sulla guancia, per poi sdraiarsi sulle sue gambe.
Kate lo guardò e accennò a un sorriso ma non disse nulla.
- So a cosa stai pensando. - disse Wade, alzandosi dal grembo della rossa e tornando a sedersi.
- Ci ho pensato molto anch'io e se mi prometti che non scapperai ti concederò di dare un'occhiata a cosa c'è qua sotto. - continuò indicandosi la maschera.
- Come sei giunto a questa conclusione se fino a poco tempo fa non volevi nemmeno parlarne? Cosa ti ha fatto cambiare idea? - chiese lei.
L'idea di ritornare sull'argomento che li aveva fatti litigare non le piaceva molto.
Temeva che potesse finire come l'ultima volta e lei non voleva separarsi di nuovo da Wade.
Proprio no.
- Il vederti andar via, mi ha scombussolato un po'. E in fondo hai ragione tu. Facendo così è come se ti dicessi che non mi fido di te quando in realtà non è così. -
- Non voglio costringerti. -
- Lo so. È una mia decisione. Ma devi promettermi che cercherai di non vedermi con altri occhi se non quelli con cui mi vedi adesso. - rispose il mercenario prendendole una mano.
Kate annuì lentamente.
- Prometto. -
- Bene, a te l'onore allora. - disse l'uomo lasciandole la mano e drizzando la schiena a testa alta, attendendo che lei facesse la prima mossa.
La giovane avvicinò incerta le mani al suo viso.
Era davvero quello che voleva?
Era stata curiosa per tutto questo tempo ma ora aveva quasi paura.
Forse non era davvero così pronta come pensava.
Fece un respiro profondo e accarezzò il collo dell'uomo sfilando con delicatezza lo spandex dal collare nero che lo teneva fermo e separava la maschera dal resto.
Wade strinse le mani a pugno.
Aveva paura della sua reazione, doveva essere onesto.
Ma sapeva che in fondo era questa la cosa giusta da fare.
La giovane sollevò piano il tessuto dal volto del mercenario e quando alla fine si ritrovò la sua maschera fra le mani aggrottò le sopracciglia.
Attaccata alla sua faccia c'era una foto, che gli copriva l'intero volto.
La foto del viso di un uomo, forse un attore.
[Perchè ti sei appiccicato la foto di Ryan Reynolds in faccia???]
{Se lui può fingere di essere noi, noi possiamo fingere di essere lui!}
- Ah, puoi togliere anche questa. - disse Deadpool indicando la foto.
La ragazza scosse la testa con un sorriso e ubbidì evitando di fare ulteriori domande.
Finalmente potè vedere quel volto di cui Wade si vergognava tanto.
La prima cosa che attirò la sua attenzione e che la colpì molto furono i suoi occhi: erano *azzurri.
Anche Hector li aveva dello stesso colore, ma se quelli dello scienziato erano freddi come il ghiaccio, i suoi, invece, erano scuri, quasi tendenti al blu, e le piacevano da morire.
Gli occhi color nocciola della giovane non erano nulla in confronto.
Anzi aveva trovato quel marrone sempre troppo comune.
La pelle del mercenario era completamente ricoperta di cicatrici e non aveva nè capelli nè sopracciglia, ma tutto sommato non le sembrava un mostro anzi, si vedeva dai suoi lineamenti che prima di diventare così doveva essere stato un bell'uomo. Non che adesso non lo fosse più.
Le fece uno strano effetto poter osservare il suo vero viso dopo essersi abituata a vedere sempre e solo la sua maschera...era come trovarsi davanti uno sconosciuto.
- Ta-da. - disse Wade per rompere il silenzio che era sceso fra loro. - Non un grande spettacolo, eh? Avresti dovuto vedere com'ero prima. Oh, un gran bel fusto. - disse lui con una risata malinconica.
- Lo sei rimasto. Wade...sei sempre tu, solo con qualche cicatrice in più. Non devi vederti come un mostro. Io non ti vedo brutto. - confessò lei con un sorriso.
Wade la guardò sorpreso.
Non l'aveva vista gridare nè scappare, anzi, gli stava sorridendo e dicendo che non lo trovava disgustoso.
Questa sì che era una reazione strana.
- Finalmente posso vedere la tua espressione. - disse Kate con una risata additandolo. - Ti sta cadendo la mascella. -
Deadpool sorrise scuotendo la testa e la giovane gli tirò una guancia.
- Auch, perchè l'hai fatto? - chiese lui fingendo dolore.
- Te lo meriti, per essere stato un idiota. E poi ti ricordo che sto ancora aspettando. - disse lei incrociando le braccia al petto.
- Aspettando cosa? Oh, le scuse, già hai ragione. Mi dispiace, sono stato un cretino. E se ti può far sentir meglio, non intendevo fare l'idiota... -
- Non parlavo di quello, anche se mi dovevi delle scuse...sto aspettando delle spiegazioni. Vorrei sapere perchè l'hai fatto. - chiese lei facendosi seria.
- Voglio sapere se pensi davvero quello che hai detto. - e nel dirlo abbassò lo sguardo.
- Tu mi piaci Kate, tanto. Se ti ho detto quelle cose è stato solo per paura. Perchè vedi, all'inizio volevo solo aiutarti per compassione ma più passavo tempo con te, più capivo che quello non era l'unico motivo. Hai iniziato a diventare stranamente importante per me, così...all'improvviso. E io sentivo di non avere più la situazione sotto controllo.
Era come se avessi cominciato ad agire solo secondo le mie emozioni e non più usando il cervello. Era come se il riuscire ad aiutarti fosse diventato il mio unico scopo nella vita, offuscando il resto. Così ho iniziato ad avere paura. Paura di avvicinarmi troppo. Perchè tu sei bella, intelligente e dolce mentre io sono solo uno scherzo della natura che non può morire...che nasconde il dolore dietro mille battute, per non pensare a quello che ha dovuto e deve patire. - l'uomo prese un respiro.
- Dio...solo dire queste cose mi fa sentire un povero piagnucolone. - disse con un sorriso amaro e questa volta Kate potè vedere quegli occhi che le piacevano tanto pieni di tristezza, non c'era più nessuna barriera a nasconderli.
La giovane si morse il labbro inferiore.
- Wade...tu...non l'hai ancora capito, vero? -
- Cosa? Che tu non meriti una persona come me? Credevo si fosse intuito nel discorso che ho fatto...-
- No, idiota! Non hai capito che...ricambio i tuoi sentimenti? Anche tu mi piaci, Wade. E non è vero che non mi meriti. Noi siamo due anime spezzate che hanno bisogno di stare insieme per andare avanti, un po' come due pezzi di un puzzle. Io ho bisogno di te. - gli rispose la ragazza guardandolo con un sorriso dolce.
- Per favore...- le disse lui con voce rotta, gli occhi fissi sul pavimento.
- Per favore, non mi prendere in giro, non potrei sopportarlo. -
- N...non mi credi? Perchè mai dovrei prenderti in giro? -
- Perchè tutti lo fanno. -
- Wade...- la giovane gli prese il volto fra le mani guardandolo.
- Io non sono "tutti", non sono "gli altri"...io sono Kate e a dispetto di cosa diranno o faranno le altre persone continuerò a volerti un bene dell'anima. Non mi interessa il giudizio altrui, mi interessi tu. - replicò con occhi lucidi e lo abbracciò.
Il mercenario rimase stupito per qualche secondo prima di chiudere gli occhi appoggiando il viso nell'incavo fra la testa e il collo della ragazza.
Per un attimo pensò a quanto fosse stato fortunato a trovarla.
Kate sciolse l'abbraccio e lo guardò.
Nei suoi occhi non c'era più alcuna traccia di tristezza.
- Ti va di farmi un sorriso? - le chiese Wade.
La rossa non era particolarmente dell'umore giusto ma si sforzò comunque di farne uno.
- Quello non è un sorriso. - disse Deadpool facendo il broncio vedendola scrollare le spalle.
L'uomo le saltò addosso e scivolò una mano sul suo addome iniziando a farle il solletico.
La ragazza scoppiò subito a ridere.
Vedendo che aveva poca resistenza ci diede dentro finchè la giovane, in preda alle convulsioni, non lo supplicò di smettere.
- Va bene, va bene basta! - disse lei ridendo e Wade si fermò.
- Hai vinto...- si arrese, riprendendo fiato.
L'uomo esultò e lei gli sorrise.
Il mercenario la guardò e le appoggiò una mano sulla guancia, non potendo più trattenersi dal posare le sue labbra su quel sorriso che gli piaceva tanto.
- Ti amo. - le confessò con dolcezza.
{Ce n'è voluto di tempo, neh! FINALMENTE NESSUN RUMORE MOLESTO A DISTURBARCI, CACCHIO!}
[...Non sai come rovinare i momenti tu, non è vero?]
{Aw, dovevo dirlo, scusate...}
- Anch'io. - gli rispose lei accarezzandogli il volto, tornando a sentire la bocca del mercenario sulla sua.
La maschera di Wade era caduta a terra ma per una volta nella vita il mercenario non si preoccupò di doverla recuperare.
Stava bene così.
Grazie a lei adesso non si sentiva neanche più tanto mostruoso.~
Note:
~ Does it ever drive you crazy
(non ti fa impazzire)
Just how fast the night changes?
(quanto veloce passa la notte)
Everything that you've ever dreamed of
(tutto ciò che tu hai sognato)
Disappearing when you wake up
(sparisce quando ti svegli)
But there's nothing to be afraid of
(ma non c'è nulla di cui aver paura)
Even when the night changes
(anche quando la notte cambia)
It will never change me and you
(non cambierà mai me e te) ~Consiglio musicale di oggi: "Night Changes" degli One Direction (grazie mille a crepatemale_bastardi per il suggerimento 🥺❤️).
Questo era un capitoletto un po' serioso e romanticoso, spero di non avervi annoiato mentre lo leggevate. Se così fosse, mi spiace tanto, sorry. <3
Il "sentimentale" non è il mio genere e vedrete che nel corso della storia non mi spingerò mai troppo oltre e spesso lascerò a intendere. Però mi piacciono le cose tenere, forse perchè amo le coccole ma ne sono in astinenza perchè sono una asociale/single cronica del cavolo. (ಥ_ಥ)
Behhhh, non vi preoccupate, comunque, si ritornerà a combattere presto, ve lo prometto. ('・ω・')
Bene, detto questo la mia domanda del giorno è: qual è il genere che leggete più volentieri? :)
Quando si tratta di libri io amo il thriller.
Aspetto le vostre risposte e opinioni nei commenti e per chi continuerà a seguirmi ci si vede al prossimo capitolo. Bacioni a tutti. ;)P.S. Allora...il colore di occhi di Wade è difficile da stabilire. Nel film Ryan ha gli occhi marroni e alcuni fumetti seguono questa traccia ma in altri li ha *azzuri ed è biondo. Ed è più presente la seconda opzione che la prima.
Cercando su internet infatti, esce che lui ha gli occhi azzurri e non marroni.
⬇️Quindi io ho voluto attenermi al fumetto/ personaggio originale facendogli gli occhi chiari.
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❀ 𝑺𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ❀《𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆》
Fanfiction☙ 𝑫𝒆𝒂𝒅𝒑𝒐𝒐𝒍...tutti lo conosciamo, no? No...? Beh...in poche parole Deadpool aka 𝑾𝒂𝒅𝒆 𝑾𝒊𝒍𝒔𝒐𝒏 è un irriverente mercenario incapace di tenere la lingua a freno. Lotta e sarcasmo sono per lui una filosofia di vita insieme ai soldi che...