- Niente da fare. - esordì Wade facendo un paio di passi indietro.
Il cofano della Renault era aperto, nuvole di fumo grigio fuoriuscivano allungandosi verso l'alto e mischiandosi all'aria.
- È partito. - disse indicando il motore con un cenno.
Kate lo guardò da lontano senza dire nulla.
Da quando la macchina aveva smesso di funzionare, l'avevano dovuta trascinare insieme fino alla stazione di servizio più vicina e ormai erano fermi lì da almeno mezz'ora.
I proprietari di quel luogo erano due anziani signori che accudivano il loro nipotino.
I due erano stati molto gentili con loro, fornendo a Deadpool una cassetta degli attrezzi per poter cercare di rimediare al problema.
E mentre l'uomo si era rimboccato le maniche del costume cercando di aggiustare il congegno nel cofano, la giovane era rimasta semplicemente imbambolata a guardalo.
Sembrava così concentrato...era una cosa molto rara.
Ma a rovinarle la visione e l'umore era stato il piccolo nipote della gentile coppietta di vecchietti, che non aveva fatto altro che girarle intorno, tirarle la manica del maglione, blaterare e darle fastidio per tutto il tempo.
La ragazza sospirò pesantemente e solo allora Wade si accorse della presenza del piccolo bimbo che correva avanti e indietro con un cappellino di carta in testa, fingendo di essere un aereoplano.
L'uomo sorrise con dolcezza.
- Ehi, ragazzino. - lo chiamò il mercenario.
Il bimbo si fermò e lo guardò.
Deadpool si inginocchiò alla sua altezza e gli sorrise facendogli cenno con la mano di avvicinarsi a lui.
- Come ti chiami? - domandò.
- Mike. -
- Bene, Mike. Posso mostrarti una cosa? -
Il bambino annuì.
- Per farlo però ho bisogno del tuo cappello. Me lo presteresti? -
Mike gli porse il suo cappellino.
- Ti va se faccio una magia e lo trasformo in un aereoplanino? - chiese l'uomo con un sorriso.
Il piccolo fece un cenno affermativo con il capo con aria allegra.
In un attimo egli disfò il cappello e formò un aereo con lo stesso pezzo di carta mentre Mike lo guardava ammirato.
- Ecco. Ma tutto bianco è un po' brutto non credi? Perchè non vai a colorarlo? Così dopo possiamo testarlo e vedere se vola. - disse il mercenario arruffandogli i capelli.
- Sì! Grazie! Sarà il più bel aeroplanino di tutti! Lo colorerò tutto di rosso e disegnerò un grosso fulmine giallo! - esclamò il bambino abbracciandolo entusiasta e corse dai nonni per mostrare il suo nuovo giocattolo di carta anche a loro.
Wade sorrise guardandolo andar via tutto allegro.
- Meglio? - domandò poi voltandosi verso la giovane che era rimasta sorpresa.
- Certo che ci sai fare con i bambini. - gli rispose con un sorriso.
- Me la cavo. E poi sono carini. - ribattè lui scrollando le spalle.
- Cosa facciamo con l'auto? - chiese Kate guardando il cielo che si stava oscurando.
- Ci sto ancora pensando. - confessò lui grattandosi il collo.
- Potreste rimanere con noi per questa sera. - disse l'anziano proprietario della stazione di servizio.
- La nostra casa è a pochi passi da qui. Potreste stare nella stanza degli ospiti. -
- Oh, no no! Troppo disturbo...- dissero in coro Wade e la giovane facendo ridacchiare la moglie del signore.
- Non vi preoccupate. Tanto non viene mai nessuno a trovarci. E poi piacete tanto a Mike. - disse la signora e come conferma di ciò che aveva appena detto non appena la coppia se ne fu andata il bambino iniziò a girare intorno ai due con il suo nuovo aereoplanino.
- Uccidimi....- mormorò Kate gettando la testa all'indietro.
- Oh, mi spiace tesoro ma dovrai trovarti un altro killer. - disse lui con un ghigno divertito sul volto mascherato.Wade e Kate decisero quindi di accettare il gentile invito della coppia di anziani, che scoprirono in seguito, chiamarsi Meredith e Jason Cooper, cenando e rimanendo a casa loro per la notte.
- Ci dispiace, ma abbiamo solo un letto. Spero che questo non sia un problema...- disse Meredith aprendo la porta della stanza in cui avrebbero pernottato.
- Oh, non lo è. Non si preoccupi. - rispose il mercenario con un sorriso, appoggiando il loro borsone a terra.
- La ringraziamo ancora per il vostro invito, è stato davvero un gesto molto gentile. Lo appreziamo molto. - disse Kate puntando lo sguardo sull'anziana, dopo aver guardato male Wade.
- Non c'è di che, cari. Vi auguriamo buonanotte. - rispose la signora per poi chiudere la porta.
- Buonanotte anche a lei. - disse la ragazza poi si girò in direzione del letto sul quale Deadpool si era già sdraiato con le mani dietro la testa.
- Che stai facendo? - domandò lei mettendo le mani sui fianchi.
- Aspetto che tu ti aggiunga a me. - disse lui fingendo un sorriso innocente, facendole cenno di sedersi al suo fianco.
La ragazza sospirò e si sedette sul bordo del letto.
- Mi dispiace. - disse lei.
- Per cosa? - domandò lui.
- Questo. -
Kate lo buttò giù dal letto con una rapida mossa e si mise sotto le coperte facendogli la linguaccia per poi voltarsi dalla parte opposta.
- Un letto, una persona. Due sono troppe. -
- Aaw! Ma quanto sei crudele! - replicò lui rimanendo disteso a terra.
Lei scrollò le spalle.
- Ti ho detto che mi dispiace. -
Wade sbuffò e per un attimo nella stanza cadde il silenzio.
- Il pavimento è freddo. - si lamentò il mercenario ma Kate lo ignorò.
- Il pavimento è scomodo. - continuò senza ottenere risposta.
- Ho freddo. Non ho sonno. - cantilenò lui.
La giovane sbuffò pesantemente.
- Kate...ho freddo.-
Quando ci si metteva Wade era davvero peggio di un bambino.
- Tieni. - rispose lei buttandogli addosso le coperte e incrociando le braccia al petto per scaldarsi.
In effetti, la temperatura era davvero bassa.
Seguì qualche minuto di silenzio prima che Wade parlasse di nuovo.
- Kate? -
- Che c'è ancora? -
- Ho freddo. -
- Ti ho già dato la coperta, cos'altro vuoi? - domandò lei spazientita.
- Un abbraccio. - rispose lui guardando il soffitto. - Posso abbracciarti? -
- Fa quello che vuoi. - disse lei, arrendendosi al comportamento petulante del mercenario.
Dopo pochi secondi sentì la coperta tornare a coprirla e due braccia avvolgerla con delicatezza.
Improvvisamente tutto il freddo era sparito.
- Wade...- lo chiamò la giovane.
- Sì? -
- Cosa succederà un volta che saremo arrivati alla scuola degli X-Men? Te ne andrai...? - domandò appoggiando una mano sul braccio che stringeva la sua vita.
Lui sembrò pensarci su.
- Vedremo cosa fare quando saremo arrivati. - rispose e sentì la mano della ragazza stringere con delicatezza la presa sul suo arto.
- Non voglio che tu te ne vada. - sussurrò.
Il mercenario le diede un bacio sulla spalla.
- Neanch'io voglio andarmene. - confessò, rassicurandola, anche se non era sicuro che avrebbe ottenuto il permesso di restare nella scuola con lei.
Kate si addormentò poco dopo mentre Wade rimase sveglio.
Forse non avrebbe dovuto pensare a cosa sarebbe successo, ma il pensiero di separarsi da lei non gli piaceva per niente.
Rimase a riflettere in silenzio.
[Speriamo solo che Charles sia benevolo...]
- Già. - mormorò lui.
Attese come al solito che anche l'altra vocina commentasse ma non disse nulla.
Strano.
[In effetti è da un po' che non sento più la tua vocina "idiota" oggi...]
Molto strano.
[Sai inizio a sentirmi molto stanco anch'io.]
E dopo quelle parole non sentì neppure l'altra voce.
Silenzio.
Stava sicuramente succedendo qualcosa...anche se non sapeva ancora cosa.~
Note:
Non riesco a dormire e ho pubblicato di nuovo. :)
Sono in lutto per la scomparsa delle vocine di Wade....(◞‸◟)
Scherzo ahaha XD
Voi avete intuito qual è il problema? ;)
Se sì, scrivetelo nei commenti! :D
Ma ora c'è una cosa importante che devo dirvi.
Ovvero...ho stimato quanti capitoli mi mancano alla fine e devo ammettere che abbiamo già oltrepassato la metà.
Volevo che anche voi lo sapeste, tutto qui.
Un po' mi spiace sapere che finirà tutto ma non pensiamoci ora, perchè dovrete sopportarmi ancora un po'! :)
Ci vediamo al prossimo chapter. <3
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❀ 𝑺𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ❀《𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆》
Fanfiction☙ 𝑫𝒆𝒂𝒅𝒑𝒐𝒐𝒍...tutti lo conosciamo, no? No...? Beh...in poche parole Deadpool aka 𝑾𝒂𝒅𝒆 𝑾𝒊𝒍𝒔𝒐𝒏 è un irriverente mercenario incapace di tenere la lingua a freno. Lotta e sarcasmo sono per lui una filosofia di vita insieme ai soldi che...