Capitolo 33

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Ogni minuto che trascorrevano lontani era un'agonia per i due.
Jimin impegnato con il bar e Jungkook troppo occupato con il suo lavoro.
I loro orari erano completamente diversi e quelle poche ore che riuscivano a passare insieme, le passavano a letto esausti per il lavoro.
Con tutte queste complicazioni, però, il loro rapporto non era mai crollato, il loro amore non era mai stato così forte.
Erano consci che avrebbero dovuto superare delle sfide e lo stavano facendo nel migliore dei modi, amandosi.
Il solito giorno, della solita routine Jungkook sorprese Jimin.
Mentre si stava vestendo per recarsi in ufficio, ormai come faceva da mesi, Jungkook parlò.
<<Jimin stasera ti porto fuori a cena>>
Jimin, euforico e un pò sbalordito, si girò guardandolo.
<<Ho chiesto al capo la serata libera>> disse semplicemente Jungkook.
Al che Jimin gli saltò letteralmente addosso, baciandolo contento.
<<Non riusciamo più a stare insieme per via del lavoro....ma stasera sono tutto tuo quindi fatti bello >> ridacchiò
<<Dove mi porti ?>>
<<Ti stupirò>>

La sera era arrivata, Jimin si era preparato con cura, facendosi bello per il suo amato.
<<Ehi Jimin sei pronto ?>>
Con un cenno della testa Jimin annuì permettendo a Jungkook di avvicinarsi.
Jungkook prese una mascherina e la posizionò sugli occhi di Jimin.
<<Perchè questa mascherina ?>>
<<Ti ho detto che era una sorpresa >> ridacchiò.
Jungkook aiutò Jimin, ormai bendato, a salire in macchina per poi mettersi alla guida.
<<Ahaha davvero Jungkook dove stiamo andando ?>>
<<Lo scoprirai tra poco>>

Dopo mezz'ora di viaggio la macchina si fermò, Jungkook scese per poter aiutare Jimin, gli aprì la portiera, gli prese la mano e lentamente lo fece scendere.
<<Posso toglierla ?>>
<<Non ancora>>
Il ristorante che Jungkook aveva scelto era molto speciale, ma soprattutto molto romantico.
Jungkook guidò Jimin a destinazione e, poco dopo, gli tolse la mascherina.
Non appena Jimin vide il posto dove si trovava, le sue labbra formarono una o.
<<Ti piace ?>>
<<Jungkook ma è..è stupendo>>
La vista era mozzafiato, un piccolo gazebo sovrastava il lago che, decorato con fiori e luci creava giochi d'ombre meravigliosi.
Il tavolo era imbandito con una tovaglia del colore del lago e le candele rendevano tutto più romantico.
Un cameriere, situato accanto al pilastro, li aspettava per farli accomodare.
<<Jungkook non dovevi fare tutto ciò>> disse Jimin sedendosi al proprio posto.
<<Per te farei qualsiasi cosa>> poi anche Jungkook prese posto.
La serata trascorse tranquillamente, i due ragazzi parlarono molto, del lavoro, degli amici e di cose che avrebbero voluto fare insieme.
Quando la cena finì i due ritornarono a casa contenti di aver trascorso almeno una sera diversa dal solito.
Mentre Jungkook parcheggiava la macchina nel vialetto di casa Jimin lo precedette ed entrò in casa.
Fu allora che Jungkook ricevette una chiamata alquanto strana.
<<Ehi Jungkookie ti ricordi di me>>
Jungkook capì subito che quella voce non portava nulla di buono.

Only you in my eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora