Capitolo trentatre.

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Camila si capacitò neppure di come riuscì ad arrivare sana e salva in ospedale. Guidò il più fretta possibile tra le trafficate strade newyorkesi, non facendo caso nemmeno ai semafori. 

Vagò per i corridoi come una pazza, in cerca di qualche informazione sulla sua ragazza, finché venne bloccata da Normani. 

"Camila!" la chiamò ma la donna non le diede ascolto, continuando ad interrogare gli specializzandi minacciosa. "Mila, basta" la prese per un braccio allontanandola dal pronto soccorso. "Guardami" disse seria mettendole le mani sulle spalle. "Respira, ora ti porto da Lauren" la tranquillizzò facendo dei respiri profondi insieme a lei. 

"L-L-Lei sta...Laur-Lauren" singhiozzò iniziando a piangere sulla spalla dell'amica, che la tenne stretta a lei. 

"Dinah e Parker la stanno operando" iniziò Normani accarezzandole la schiena. "Ha avuto un brutto incidente, il taxi su cui stava è stato travolto da un camion" spiegò evitando di entrare nei dettagli. 

"I-io...i danni" riuscì a dire. 

"E' entrata in codice rosso, Mila. Ha avuto una lesione alla colonna vertebrale" sospirò dandole la notizia. 

"La-la colonna?" domandò Camila quasi disperata e l'amica annuì. 

"Ma Dinah sta facendo tutto il possibile per limitare i danni, sai quanto è brava" cercò di tranquillizzarla. 

"Mio Dio" singhiozzò ancora portandosi una mano alla bocca. "E-E perché Parker è lì?" domandò. 

"Si teme un'embolia polmonare" spiegò ancora una volta. 

Camila spalancò gli occhi e dovette sedersi sulle sedie della sala d'attesa per capacitarsi della gravità della situazione. 

"Camila" provò ancora Normani. "Sai quanto Dinah è brava e quanto tutti vogliano bene a Lauren, ce la farà." la rassicurò rimanendo in piedi di fronte a lei. "Ti verrò a chiamare quando sarà uscita, d'accordo? Ormai dovrebbe mancare poco" 

Camila annuì semplicemente guardando un punto indefinito davanti a sé. Com'era possibile che in pochi minuti tutto fosse andato a rotoli? Com'era possibile che mentre lei preparava la serata perfetta per Lauren, quest'ultima lottava tra la vita e la morte? 

Si alzò dalle sedie e diede un'occhiata al tabellone delle operazioni, adocchiando quella in cui era Lauren, la numero 7. Si diresse verso la galleria e si sedette lì, in silenzio, mentre vedeva la sua migliore amica tentare di salvarle l'uso delle gambe. Si sentì vuota in quel momento, egoisticamente si arrabbiò con Lauren per non averle dato retta. In pochi minuti tutto il suo mondo era crollato, e solo quando vide la sua fidanzata stesa sul tavolo operatorio capì bene che tutto ciò era reale e non riuscì più a trattenere le lacrime. 

La mattina seguente

"Camila" Ally le diede un piccolo colpo sulla spalla. "Ehi" disse affiancandola sulla sedia. 

"Mh" mormorò la cubana alzando a fatica lo sguardo sull'amica e poi subito dopo su Lauren stesa sul letto di fronte a lei. 

"Ti ho portato del caffè, dovrebbe svegliarsi a momenti." le comunicò lasciandole una carezza sul  braccio per confortarla. 

"G-grazie" sbadigliò e si stropicciò gli occhi. 

"Noi siamo in giro per l'ospedale, ti coprirò io con i pazienti. So di non essere te ma farò del mio meglio" sorrise. 

"Mi fido ciecamente di te, Ally. Grazie" disse sincera per poi tornare a guardare la sua ragazza. "Ho paura" ammise senza giri di parole. 

"Lo so, ed è normale" annuì la donna. "E' normale perché non sappiamo di fatti com'è andato l'intervento, solo quando si sveglierà" 

Cheaters- Camren G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora