Capitolo trentaquattro.

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2 settimane dopo

"Allora dottoressa Cabello, l'affido a lei" disse giocosamente Dinah consegnandole la cartella medica di Lauren.

"Ci penso io, Dinah, grazie" disse prendendo in mano il borsone della sua fidanzata.

"Siamo rimaste qui fin troppo" commentò aspramente Lauren che aspettava sulla sedia a rotelle per essere accompagnata fuori dall'edificio.

Camila e Dinah ridacchiarono per il tono scontroso utilizzato dalla donne, si salutarono con un bacio sulla guancia. "Mi raccomando Jauregui non fare impazzire Camila e non fare danni, ci vediamo tra due giorni per l'inizio della riabilitazione, passerò a casa per vedere come procede. Niente sforzi per il momento." si raccomandò mettendo le cose in chiaro.

"Dinah, me l'hai ripetuto mille volte, basta" disse infastidita.

"Noi andiamo, buona giornata Din Din, ci vediamo dopo domani" si dileguò Camila spingendo la sedia a rotelle di Lauren per i corridoi dell'ospedale.

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Le due impiegarono poco tempo a tornare a casa. Camila ebbe qualche difficoltà nell'aiutare Lauren a scendere dalla macchina, il suo peso non le consentiva ti poterla sostenere completamente.

"C'è un buon odore" commentò Lauren appena entrarono.

"Sì" annuì Camila camminando per la casa verso il bagno per farsi una doccia. "Ho chiamato una donna delle pulizie per farti trovare tutto in ordine" sorrise Camila girandosi verso di lei, che l'aveva seguita fino al bagno a fatica con le stampelle.

"Grazie" disse semplicemente guardando la sua ragazza spogliarsi davanti ai suoi occhi.

"Avrei voluto farlo io...ma preferivo stare con te" sorrise la cubana avvicinandosi a Lauren, che si era appoggiata contro lo stipite della porta e le lasciò un dolce bacio sulle labbra.

"Va bene così, davvero" parlò sinceramente appoggiando la sua fronte su quella di Camila. "Ti amo tanto".

Camila aprì la bocca sorpresa dalle parole di affetto da parte di Lauren, che scarseggiavano da qualche settimana. "Ti amo anch'io, amore"la baciò di nuovo "Vado a farmi una doccia, poi preparo la cena, che ne dici?" domandò dolcemente.

"Dico che posso farlo anche io, Camila" rispose accarezzandole il fianco destro. "Insomma è vero che ora sono praticamente fuori gioco, ma penso di farcela" cercò di convincerla.

"Laur, non devi fare sforzi, lo sai" le rammentò la cubana con un sorriso sghembo.

"Voglio sentirmi utile" le spiegò sincera.

"Ma tu lo sei, sempre. Per ora però non puoi darti da fare come prima, se aspetto pazientemente sarai più in forma di prima. Abbiamo aspettato due settimane per lasciare l'ospedale apposta, affinché non iniziassi a fare la superdonna e sforzarti" Rispose per le rime Camila intransigente riguardo i voleri della sua fidanzata. "Perciò ora vai sul divano, guarda la tv e dopo cucineremo insieme, così va meglio?" Propose.

"Decisamente" alzò gli occhi al cielo Lauren. "A tra poco" disse girandosi e camminando lentamente verso il salone con l'aiuto delle stampelle.

Così trascorse il loro primo giorno a casa dopo l'incidente. Camila non nascose a Lauren il fatto che non poteva più fare le cose di prima, almeno per il momento, ma fece di tutto per non farla sentire inutile. Cucinarono insieme un'ottima pasta al ragù.

"Andiamo in camera così ti aiuto a mettere il pigiama" Propose Camila alzando la testa dal petto di Lauren, nel quale si era rifugiata per tutta la serata mentre guardavano la loro serie tv preferita, Private Practice.

Cheaters- Camren G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora