Capitolo trentacinque.

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Lauren sentì il campanello dalla camera da letto e sospirò rimirandosi un'ultima volta davanti allo specchio. Sistemò sui fianchi la camicia bianca di seta che aveva indossato con l'aiuto di Camila e grazie all'aiuto della stampella arrivò nel soggiorno, venendo accolta benevolmente dai suoi amici.

"Eccola la nostra campionessa" esclamò Dinah indicando la donna muoversi a fatica verso di loro, venendo affiancata velocemente dalla sua fidanzata.

"Buonasera a tutti" sorrise quasi imbarazzata la corvina. Ognuno dei suoi amici la salutò calorosamente, felici di poterla vedere già in piedi, seppur con qualche difficoltà.

"Mettetevi pure a tavola, le pizze sono già lì" intervenne Camila indicando la grande tavolata ben apparecchiata. Camminò dietro a Lauren e si sedette accanto a lei.

"Ho sentito il primario e mi ha detto che non vede l'ora di rivederti" disse Ally mentre portava alla bocca un pezzo di piazza.

"Anche io non vedo l'ora di tornare" fece un sorriso forzato Lauren tagliando una fetta di pizza. "Sai, mi stufo a stare qui senza fare nulla" sbuffò guardandosi intorno.

"Grazie tesoro, anche a me fa piacere stare con te" parlò sarcasticamente Camila.

"Sai che non intendevo questo"ridacchiò la donna circondando le spalle della sua fidanzata avvicinandola a lei.

"Vorrei vedere" rispose per le rime la cubana nascondendo per un secondo la faccia nel collo di Lauren, lasciandoci un dolce bacio.

"La vostra dolcezza quasi mi disgusta" commentò Normani.

"Invidia" controbatté Camila seguita da un ghigno da parte di Dinah.

"Solo un po'" alzò gli occhi al cielo Normani pulendo la bocca al piccolo Jake.

Dopo la cena gli amici si spostarono in giardino, dove l'ambiente era riscaldato da delle grosse stufe installate appositamente da Camila.

"Allora questa estate dove vogliamo andare?" chiese Jacob giocando con qualche filo d'erba tra le mani.

"O mio Dio, siamo a febbraio praticamente!" si lamentò Ally agitando le mani per sottolineare il largo anticipo.

"Ma se non ci organizziamo ora finiamo come lo scorso anno, tutto alla fine" spiegò l'uomo.

"Ha ragione Jac" concordò Sam dondolando suo figlio tra le braccia.

"Mare o città?" domandò Kevin prendendo sua moglie per mano.

"Mare!" urlarono Lauren e Dinah insieme ridendo subito dopo.

"Gli altri?" ridacchiò Normani per la reazione delle due.

"Città" risposero i maschi.

"Camila tu?" chiese Dinah all'amica che era posizionata tra le gambe della sua fidanzata.

"Camz" la richiamò Lauren non ricevendo nessuna risposta.

"Mh?" chiese girandosi verso la corvina con sguardo perso.

"Tutto bene?" chiese preoccupata Lauren.

"Sì" rispose debolmente la donna. "Sono solo un po' stanca" sorrise sforzandosi cercando di rassicurarla.

"Vuoi andare a letto?" domandò Lauren subito dopo in apprensione. Camila non era una di quelle persone che appena si sentiva male andava a letto, quindi doveva stare davvero male.

"Tra poco vado, tranquilla" la rassicurò accarezzandole le dita teneramente.

"Mila ne discutiamo un'altra volta" azzardò Ally.

"No, non se ne parla. Sto bene, tranquilli" sorrise verso i suoi amici.

Cercarono di insistere per farla riposare, ma la donna non ne volle sapere. Alla fine non arrivarono ad un vero e proprio accordo. Le mete più probabili erano Santorini e Mallorca, entrambe proposte da Sam e ben accolte.

Dopo aver salutato tutti Lauren e Camila rimasero da sole a sistemare il necessario. La corvina osservò la sua fidanzata muoversi a rilento e le si avvicinò abbraciandola da dietro.

"Piccola" sospirò tra i suoi capelli beandosi di quell'odore del quale ormai non poteva fare più a meno.

"Non mi sento bene, Laur" le rivelò lasciandosi andare contro il suo corpo, che era in equilibrio completo grazie alla stampella.

"Cosa senti?" chiese passandole le labbra sulla fronte escludendo la febbre.

"Ho molto nausea, non avrei dovuto mangiare quei dannati würstel" imprecò lanciando in canavaccio sulla sedia dopo aver finito di lavare tutti i piatti.

"Te l'avevo detto" sorrise Lauren rubandole un bacio a fior di labbra. "Ora vatti a sdraiare, io ti porto la mia pozione magica". organizzò entusiasta di poter fare finalmente qualcosa per lei.

Camila si coricò nel letto aspettando la corvina con ansia.

"Eccomi, bevi" entrò in stanza porgendole un bicchiere strapieno di un liquido giallastro.

"Mi stai avvelenando?" Chiese sarcastica guardando l'intruglio.

"Mi hai scoperta" alzò le mani in segno di difesa Lauren. "Ora bevi." Disse seria.

"E va bene" alzò gli occhi al cielo Per poi portare il bicchiere alle labbra. "Mio Dio, è disgustoso" si lamentò arricciando il naso.

"Menomale che solitamente sei il medico e non il paziente" la prese in giro la corvina.

"Simpatica" Rispose infastidita.

"Dai su,bevi" la sollecitò.

"Sappi che ti odio" Rispose dopo aver finito.

"No, non è vero" controbatte soddisfatta prendendole il bicchiere e poggiandolo sul comodino. "Vieni qui" allargò le braccia. "Che ne dici se dormiamo un po'?" Propose lasciandole un bacio fra i capelli.

"Mh Mh" concordò la cubana sistemandosi nella sua presa.

Senza nemmeno rendersene conto entrambe scivolarono in un sonno profondo finché Camila si catapultò fuori dal letto andando verso il bagno.

"Camz" aprì a fatica gli occhi Lauren. "Camz!" Esclamò sentendo i gemiti della sua fidanzata. In fretta la raggiunse in bagno e la trovò china sul water. Subito le prese i capelli per evitare che si sporcassero e le asciugò la fronte, passandoci una mano sopra.

"A-acqua" Chiese flebilmente la donna. Lauren annuì e con qualche difficoltà dovuta ancora alle sue gambe andò in cucina e ritornò con un bicchiere d'acqua per la cubana.

"Va meglio?" Domandò Lauren sedendosi accanto a lei sul pavimento.

"Leggermente" disse Camila pulendosi la bocca da qualche goccia d'acqua.

"Mentre andavo in cucina...mi è venuta in mente una cosa..." parlò la corvina titubante. "Magari dovresti fare un test di gravidanza, insomma la nausea e anche questo...pu-può essere n-no?!" Chiese incerta.

"Mh" Rispose semplicemente Camila mezza addormentata sulla tazza.

"Allora domani lo vado a comprare" azzardò accarezzandole le mani.

"Dici che avremo presto un piccolo o una piccola?" Domandò speranzosa la cubana.

"Non lo escludo... ma non si sa" Sorrise leggermente Lauren.

"Allora domani lo vai a comprare" le rammentò.

"Certamente" annuì accarezzandole la guancia. Il viso di Camila tramutò e Lauren se ne accorse, il piccolo sorriso venne sostituito da un'espressione sofferente e tornò a rimettere nella tazza.

Lauren si alzò sospirando e le riprese i capelli."sarà una lottata lunghissima" disse aiutando la sua fidanzata.

Allora ragazzi e ragazze siamo alla fine, manca pochissimo, che dite arriverà finalmente questi baby Camren?

Cheaters- Camren G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora