Veronica's pov
"Scusi, ma non pensa che riportare Zach in Texas sia una reazione esagerata?"
"E tu saresti?" chiede guardandomi male.
"La sua migliore amica, e vorrei che Zach continuasse a stare qui. La scuola l'ha cominciata qui e tutti i suoi amici sono qui. Questo è stato solo un incidente."
"Sono io la madre, e sono io che decido!"
"Questo lo capisco, ma non si preoccupa per suo figlio? Allontanarlo da noi così da un giorno all'altro, la sua vita è qui con noi adesso. Con mio padre sta organizzando il tour che farà questa estate!" lei mi guarda attentamente e poi posa lo sguardo sul figlio.
"Zach, tu vuoi rimanere qui?" lui annuisce.
"Mi manchi, la casa è vuota senza di te. Siamo rimasti lontani da tanto tempo... Tu non sai quanto mi sono spaventata quando mi hanno detto che sei in ospedale!" dice con le lacrime agli occhi.
"Si mamma, e anche tu mi manchi. Ma verrò a trovarti ogni volta che potrò. Ma voglio stare qui...con loro!"
"Eh va bene allora, ma questo fine settimana sto con te. Poi lunedì torno a casa. Hai dei gli amici magnifici." poi guarda Ariel che era ancora in lacrime e parla "scusami se ho urlato in quel modo, ma sono preoccupatissima per mio figlio!"
"N-No...la capisco. Ma deve capire che io ci tengo tantissimo a Zach!"
"Si, si vede. Sei la sua ragazza?" chiede la madre e Ariel annuisce.
"Allora, io vado in albergo a prendere una stanza e questo pomeriggio torno, ci vediamo direttamente a casa del tuo manager!" dice Apryl, sua madre, poi gli da un bacio sulla fronte e esce.
"Zach, anche io e Hunter andiamo a casa, ci vediamo dopo!" dico io e esco seguita da Hunter.
"Alex, sta arrivando, voglio preparargli qualcosa!"
"Lo sapevo, tu non puoi stare ferma neanche un secondo!" dice ridendo.
"Ma dai, pff non lo sapevo!" rispondo ridacchiando.
"Veronica, andiamo!" dice Alex che spunta dietro di Hunter. Lo seguo fuori dall'ospedale e saliamo in auto.
"Come sta Zach?" chiede Alex.
"Bene, bene. Fortunatamente non gli è successo nulla di grave!" detta questa frase cala il silenzio in macchina, si sentivano solo i diversi clacson. Dopo una decina di minuti siamo di nuovo a casa.
"Ziaaa" urlo entrando in casa.
"Hey, sono in cucina!" urla pure lei.
Vado da lei e le chiedo "Hai preso le cose che ti avevo chiesto di comprare?"
"Si, sono nella tua stanza. Io gli sto preparando la sua torta preferita, sta venendo benissimo!" dice fiera del suo lavoro.
"Perfetto, allora vado nella mia stanza!" lei annuisce senza guardarmi e io lascio la cucina.
Entrata nella stanza subito inizio a scrivere sullo striscione "Bentornato BruhitsZach!" poi lo decoro tutto. Gonfio qualche palloncino e scendo di nuovo in salotto. Attacco il cartellone di fronte alla porta e metto i palloncini in diversi posti della stanza.
Dopo forse un ora avevo finito tutto e invio un messaggio a Hunter che era tornato da Zach.
Veronica: Quando venite?
Hunter: Mezz'ora e siamo li.
Dopo infatti mezz'ora bussano alla porta e entrano Zach, sua madre e Hunter.
Zach alza lo sguardo e vede tutto quello che gli ho preparato.
"Ma non dovevi Veronica, non è successo niente di grave"
"E sono felice per questo!" dico allungando l'ultima lettera e lo abbraccio facendo attenzione a non fargli male.
"Ah, e mia zia ti ha preparato la tua torta preferita!" a lui gli si brillano gli occhi e prende una fetta.
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"Veronica grazie di tutto!" dice lui entrando nella mia stanza.
"Figurati amore, mi ero spaventata tantissimo!"
"Fortunatamente non è successo nulla di grave!" io annuisco e lui riprende a parlare "comunque vado a dormire, buonanotte!"
Esce dalla stanza e io mi alzo dal letto. Mi faccio una doccia, indosso il pigiama e mi butto di nuovo sul letto.
Questo weekend sarà molto lungo... dovrò passarlo a casa di mio padre e in più è pure il mio compleanno.
POV'S ME
Allora, si questo capitolo è solo un capitolo di passaggio. Il prossimo sarà migliore di questo,di tanto. Ho dovuto scrivere tutto dal computer anche se mi da fastidio.
Alla prossima.
-Hunter's girl
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My enemy// Hunter Rowland
FanfictionLa storia di una sedicenne che, per colpa del divorzio dei genitori, è costretta a vivere col padre in America. La cosa peggiore è che in quella casa c'è una persona che lei non sopporta. Ne vivrà tante di avventure e capirà molte cose stando con il...