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Pov's Veronica

La donna che conoscevo come mia madre è qui, dopo avermi ignorato in quel modo la ritrovo qui davanti.

Mi sento le lacrime agli occhi, e corro nella mia stanza, non voglio che mi vede così debole.

Chiudo la porta e mi butto sul letto, come può tornare. Non deve essere qui, andava tutto bene. Cosa vuole fare?!

Sento bussare alla porta.

"Vattene, non voglio parlare con nessuno!" urlo io.

"Sono Lea,ti prego apri la porta!"

"No,Lea..."

"Veronica, dai apri!" continua a bussare "sono da sola, davvero!"

Mi alzo dal letto e la faccio entrare ma subito chiudo la porta.

Lei mi guarda e mi abbraccia.

"Cosa succede? Chi era quella donna?" chiede lei.

Mi siedo sul letto e le spiego tutto.

"Ma, perché è tornata. Non ha senso. Forse è successo qualcosa!" dice Lea pensierosa.

"Non lo so davvero, so solo che non la voglio sentire. Non mi interessa niente." dico asciugandomi le lacrime.

Bussano di nuovo alla porta e sento dire "Veronica,amore, sono io la mamma"

Lea si alza e apre la porta.

"Amore" dice entrando.

"Vieni scendi, devono dirti una cosa. Sto con te, non ti lascio sola!" dice lei.

"Mamma,cosa altro mi deve dire? Hai visto come mi ha ignorata, non mi ha mai sopportata. Non mi interessa sentire niente!" dico io tutto d'un fiato.

"Dai." dice facendomi alzare.

Scendiamo le scale e la trovo ancora li.

"Veronica" dice la donna alzando lo sguardo.

"Parla veloce, e non provare a riempirmi la testa di caz- cavolate!" dico corregendomi all'ultimo perché mi ascoltano mio padre e mia madre.

"Ascolta, non volevo arrivare a questo. Tu non sai cosa è successo dopo che te ne sei andata, non potevo risponderti. Ho dovuto per forza cancellare il tuo numero. Sennò rimanevi in pericolo!"

"Quale pericolo eh? Non cominciare ti prego!"

"Dopo che te ne sei andata da qualche giorno, mi arrivavano messaggi e lettere strane. Finché un giorno mi sono ritrovata davanti tuo padre, quello vero. Ti cerca, a quanto pare non sapeva che avesse una figlia, e ha saputo che ti avevo adottata io. Mi ha minacciata, ti vuole trovare. È un uomo pericoloso, non voglio che si avvicina a te!"

"La smetti? Cosa stai a dire?! Non credo a niente. Solo perché si drogava non significa che è così pericoloso."

"Smettila, pensavo che le stavi per dire qualcosa altro. Non dire ste cavolate, non è niente vero. Lui era veramente solo drogato, ma non può farle del male. Forse,si picchiava me, e lo faceva solo da ubriaco, ma non è arrivato mai a toccare una bambina. Basta." urla mia madre.

"Vattene,non voglio piú vederti. Vattene" urlo io.

"Devi credermi,non sto inventando niente!" dice lei.

"Vattene!" urlo e lei esitante esce.

"Ma vi sembra normale?! Perché continua con queste sue cavolate. " dico io e mia madre e mio padre si guardano strani.

"Che succede? Perché quello sguardo?!" dico io.

"No niente, dai lasciamo stare. Io torno a casa!" dice mia madre ed dopo averci salutati se ne va.

"Lea, Veronica io pure devo andare!" dice e se ne va anche lui.

"Dai,torniamo nella tua stanza e preparati!" dice Lea.

Come dice lei, vado nella mia stanza.

Alex invece rimane con mia zia, che poi pensandoci non è la mia vera zia. Ma preferisco che rimanessero le cose per come sono.

Mi faccio la doccia e mi cambio.Dopo forse un oretta sono pronta.

"Come ti sembra ?" chiedo a Lea indicando il mio outifit.

"Mhh...cambia le scarpe. Non hai delle vans nere?"

"Ovvio che ce le ho!" dico mentre prendo le scarpe e le indosso.

Intanto entra hunter nella stanza.
"Eccotiii!" dice lui.

"Piccolooo" dico saltandogli sopra e lo bacio.

"Piccolo? Non direi!" dice Lea.

"Ah,non ti avevo vista!" dice ridendo e la abbraccia.

"Dove vai?" chiede lui.

"A far un giro con le ragazze, tranquille. Dopo vengo e sto con te!" dico io guardandolo con occhi dolci.

"Okay, ma sta attenta!" dice dandomi un bacio a stampo.

"Chiama Ariel!" dice Lea.

Prendo il telefono e la chiamo dopo qualche squillo finalmente risponde.

-dove sei?
-davanti casa tua.

Chiudo la chiamata e sento suonare alla porta.

Scendiamo ad aprirle.

"Molto veloce direi!" dico io abbracciandola.

"Hey lea!" dice Ariel.

"Allora, andiamo?" chiedo io.

"Certooo! Aspetta hai preso i soldi?" mi chiede Lea.

"Ah,vero!" torno nella mia stanza e prendo dei soldi che mi diede mio padre qualche giorno fa.

"Eccomi, andiamo!"

"Cretina!" dice Ariel e scoppia a ridere.

"Alloooraaa....preparatevi!"

Entriamo in diversi negozi, e io ancora non ho trovato niente che mi piace, mentre Lea e Ariel hanno comprato tante cose.

"Veronica, come fa a non piacerti niente?!" chiede Lea mentre guarda diverse magliette.

"Mhh...non lo so."

"Okay,cambiamo negozio! Andiamo in quello sportivo!" dice Ariel.

"Esatto!" dico io.
Finalmente ha capito.

Andiamo in un negozio sportivo e compro una maglietta della adidas e un paio di scarpe nuove.

"Ora,ci prendiamo un gelato?" chiedo io.

"Yeep" dico io.

Stavo per entrare in gelateria ma mi squilla il telefono.

"Ragazze voi andate,compratemi un frappè. Tieni i soldi!" dico io guardando Ariel.

Loro se ne vanno, stavo per rispondere alla chiamata ma sento qualcuno dire "lei ti aveva avvertita ma tu non le hai creduto!" e poi il buio totale.

Pov's me

Okay,allora non so come ma questa storia avrà un piccolo cambiamento, ma forse tornerà come prima dopo.

Preparatevi e spero che vi piaccia.

Ditemi cosa ne pensate.

My enemy// Hunter RowlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora