Chapter 70: I Know Nothing's Making Sense, But Tonight Let's Just Pretend

7.2K 147 8
                                    




Liam seguì Louis fuori un paio di ore dopo la fine del loro concerto e lo osservò andare sullo skate senza meta intorno alla stazione di servizio sull'autostrada nel mezzo della notte. Il suo legame faticava per bilanciare le emozioni pesanti del lato di Louis, ma aspettò che Louis dicesse qualcosa.

"Sto bene."

"Seriamente?"

"Sì... io... sapevo che sarebbe arrivato. Eventualmente, intendo. E stiamo facendo tutto quello che possiamo per prepararci. Grace discuterà con me tutte le domande del Pubblico Ministero, e cosa pensa l'avvocato di Jones-"

"Non dire il suo nome."

Louis ghignò; Liam esplose per il senso di protezione. "Harry Potter non ti ha insegnato nulla, Alpha? La paura di un nome aumenta solo la paura della cosa stessa," stuzzicò. "E' solo un nome, Li. Lo vedrò in tribunale. E questo implica essere nella stessa stanza con lui."

"Sì, e lo odio. Odio che tu debba avvicinarti a lui. Odio che lui potrà sedersi lì, e non provare dolore. Con un migliaio di coltelli conficcati nel suo corpo."

L'omega rise, "Vivido, troppo?"

Liam scrollò le spalle, "Ho pensato di peggio."

"Non lo dubito."

"Sai che quello che ti ha fatto è sbagliato, giusto?"

Louis annuì e continuò a pattinare-- fin quando il suo Alpha si mise sul suo cammino. Le mani grandi scivolarono lungo la sua vita, Louis sorrise quando la sua mente tornò al loro primo bacio.

"Lo sai, giusto?" Il pollice di Liam sollevò il suo mento. "Che quello che ha fatto, quello che ti ha chiesto di fare era sbagliato?"

"Lo so." Ma dal suo abbassare la testa e l'incertezza nel loro legame, Liam non era così sicuro.

"Lou."

"Non mi ha chiesto nulla che la mia stessa madre--"

"Quella donna non si merita di essere chiamata tua madre."

Louis fece spallucce e si allontanò così da poter continuare a pattinare. Occhieggiò il negozietto aperto ventiquattro ore; il suo livello di stress faceva si che il suo corpo dolesse per il dolce dolce tabacco mischiato alla nicotina per quella che sembrava la prima volta da mesi. No. No, non poteva. Per il cucciolo. "Il tempismo fa schifo. Niall non ha bisogno di questo ora."

"Come ti senti? Riguardo la gravidanza? So che è altro da aggiungere al tuo piatto."

"Bene," sorrise Louis, il suo cuore si sollevò; il suo stress calò leggermente, ma la felicità era circondata da qualcosa che Liam non riusciva ad individuare.

"Leggermente deluso?"

"Mai," Louis scosse la testa. "Sono felice che il mio essere un omega non stia trattenendo voi ragazzi affatto. Voglio dire, sono già la ragione per cui non state facendo piani per il matrimonio, odierei trattenervi dall'avere di già dei piccoli."

"Ehi, woah," Liam si mise sulla sua strada di nuovo, afferrandogli il viso, "Nessuno sta trattenendo nessuno. Tu ci rendi migliori, ricordi? Tu ci rendi completi."

"Lo so," annuì Louis. "E, poter tenere il suo segreto, anche per un breve lasso di tempo.. mi ha fatto sentire piuttosto normale," sbuffò. "Lo so che è strano, ma io..."

"Che cosa c'è?"

"Mi sento come stessi perdendo me stesso.

Le parole di Louis colpirono Liam dritto nel diaframma e i suoi polmoni smisero di lavorare per un istante. "P-pensi che... siamo andati troppo veloce?"

Big white Lie {Italian translation}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora