I let you see the part of me and with every touch you fixed them

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+++ Blue's pov +++

"Amore, siamo in un ritardo mostruoso" mi dice Steve, mentre io sto finendo di passarmi il rossetto rosso sulla bocca, consapevole di essere davvero in ritardo, anche se non quanto mio marito vuole farmi credere. 

"Sta tranquillo, Capitano. Arriveremo in tempo" lo rassicuro, cercando di non sbavare il mio make-up quasi terminato. 

"Sì, arriveremo in tempo per il battesimo del prossimo figlio di Tony, di questo passo!" mi risponde lui, piazzandosi alle mie spalle e osservando il mio riflesso nello specchio.

Mi volto, a lavoro finito, e bacio mio marito, ridendo della sua battuta.

"Sei diventato spiritoso, Rogers" gli dico, mentre lui mi avvolge in un abbraccio, osservando estasiato il mio viso perfettamente truccato.

"E tu sei bellissima. Lo sei sempre stata, ma in questo periodo lo sei ancora di più" mi risponde lui, mordicchiandomi il collo.

"Steve, faremo tardi davvero se fai così" gli dico, maledicendo l'ultima ora passata in bagno, invece che tra le sue braccia, mentre lui inizia a lasciare caldi baci sulla mia pelle profumata. 

È passato quasi un anno da quando Vanessa mi ha aggredito, trecentosessantacinque giorni da quando io e Steve ci siamo ritrovati, felici e innamorati, sotto lo stesso tetto. Le cicatrici sulla pelle sono sbiadite quasi del tutto, grazie alle cure miracolose della dottoressa Choo. Quelle che solcano la nostra anima sono un po' più dure a morire, ma ci stiamo impegnando perchè, anche quelle diventino solo un lontano ricordo. 

Non c'è giorno in cui non ripensi a quegli otto mesi di disperazione e angoscia, in cui non ripensi a Bucky, a Vanessa, che si sono dissolti nell'aria. Ogni giorno rivedo nella mia mente gli occhi assetati di sangue di Steve; guardo le sue pozze blu e, anche ora, posso leggervi l'immenso squarcio che quello che gli è successo gli ha lasciato addosso. 

Ma il nostro amore è più forte, le nostre mani che si stringono ogni giorno, i nostri corpi martoriati che affondano l'uno nell'altro ogni notte, cercando di guarire uno le ferite dell'altro. Ci vorrà tempo, ma siamo insieme e con il mio Capitano accanto, mi sento invincibile. 

L'amore alla fine ha vinto, regalandoci una felicità che entrambi non credevamo più possibile. Per quanto distrutti e provati possiamo essere dopo un'esperienza così, siamo ancora in piedi, più innamorati di prima. Steve è la mia casa, la mia vita, tutto quello di cui ho bisogno e il modo in cui i suoi occhi mi guardano ora, mi conferma che anche per lui è lo stesso. 

"Ti amo, ragazzina" mi dice, posando le sue labbra gentili sulle mie e sollevandomi da terra per portarmi nel nostro letto, decretando ufficialmente il nostro ritardo.

Partiamo mezz'ora dopo, io con il trucco tutto sbavato, Steve con i capelli un po' spettinati e la camicia tutta stropicciata. In disordine, ma felici!

"Dovrai schiacciare quel pedale se non vuoi che arriviamo davvero in ritardo il giorno del battesimo della nostra nipotina, considerato che siamo il padrino e la madrina, se non arriviamo in orario, Tony ci ammazza!" dico a Steve, mentre io mi sistemo il trucco minato dal nostro momento di follia. 

Stiamo andando in Florida, dove Tony e Pepper hanno deciso di trasferirsi, dopo essere diventati genitori della bellissima Maria, una graziosa bambina tutta guance e gambette paffute. Stark, che stava già facendo grandi progetti per il suo primogenito maschio, è rimasto fregato dal ginecologo di Pepper, che ha clamorosamente toppato il sesso del nascituro, obbligando così i neo genitori a cambiare tutto l'arredamento della stanzetta del pargolo, che era stata pomposamente allestita per il piccolo Stark Junior, che invece si è rivelato essere la piccola Stark Junior!

The one that got awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora