26. CAZZO SE MUORI, NON TE LO PERDONO!

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«Sai che sei proprio uno stronzo? Hai fatto soffrire Scarlett. Non te lo perdono.» dice Cris una volta che la mia migliore amica se n'è andata via.

«Ah, non darmi dello stronzo proprio tu!»

«Ma posso sapere che cazzo ti ho fatto!» mi urla spingendomi.

Sto per ribattere e dire qualcosa di molto spiacevole ma il mio autocontrollo si impossessa di nuovo di me.

«Spero proprio di non rivederti più.» mi limito a dire poi, salendo sulla mia bicicletta, me ne vado.

Sento il telefono squillare e mi fermo per mettere in vivavoce:« Mi dispiace per prima, Scarlett.» dico ripartendo.

«Mi dici cosa Cazzo ti è preso?!»

«Non lo so Scarlett... è che... per me sei... insomma sono sempre stato io quello che ti dava soprannomi dolci, quello con cui passavi le giornate, quello con cui ti sfogavi. Ora vederti sempre con Cris...»

※※※

Scarlett

«...Ora vederti sempre con Cris-» la sua voce si blocca. Ma non per lasciare in sospeso una frase, ma come se gli avessero strappato le parole.

Poi segue un rumore e un suono acuto, come di un campanello di bicicletta.

«Nate.» dico.

«Natan rispondimi.» silenzio.

«Natan Cristopher Clark o mi rispondi o la nostra amicizia finisce qui.»

Ancora silenzio.

«Pronto?» dice una voce femminile.

«Salve. Con chi sto parlando?» domando io.

«Cara... mi dispiace così tanto...» sento la sua voce terrorizzata e tremante.

«Mi scusi... potrebbe passare il telefono a Natan? Stavo parlando con lui di una cosa molto importante.»

Non ricevo alcuna risposta. Silenzio. Silenzio spezzato da singhiozzi.

«Mi dispiace... mi dispiace tanto...»  continua a ripetere la donna.

«Mi scusi ma è andata in loop? Le ho chiesto se può dare il telefono a Natan, il mio migliore amico.» dico anche se sto iniziando a preoccuparmi.

«Non posso...»

«Perché?»

«Il tuo amico... ha fatto un incidente. Una macchina lo ha investito. A praticamente 50 metri da Starbucks.»

«Cosa vede Di fronte a lei?» domando mentre sento le lacrime allagati gli occhi, bruciarli nella gola.

«Un parco.»

Ho tutte le informazioni che mi servono.
Chiudo la chiamata, prendo il cappotto ed esco di casa più veloce che posso.

Scendo in garage e salgo in macchina.
Metto in moto e vado verso Starbucks.

C'è un traffico tremendo e sento le sirene delle ambulanze.

Fermo la macchina, scendo di corsa e vado verso dei nastri gialli e neri che tengono lontane le persone.

«NATAN!!!» urlo con tutta la voce che ho.

Mi sento un fortissimo dolore al petto, come si avessero strappato il cuore.
Sento un vuoto.

※※※

Natan

Sento la vocina tremante si Scarlett che urla il mio nome.

Ho il corpo completamente bloccato e mi sento un dolore fortissimo al petto e mi sembra che mi stiamo privando dell'ossigeno.

Faccio sempre più fatica a respirare.
Gli occhi sono fissi sul cielo nuvoloso.
Ho fatto un cazzo di incidente e non voglio morire così.

Non posso lasciare Scarlett con quel babbuino budinoso di Cris.

«NATAN!!!» urla ancora lei.

La sua voce mi terrorizza. Non l'avevo mai sentita così spaventata.

Sento qualcuno che si accascia su di me e che mi solleva la testa.

Vedo Scarlett: è lei che mi sta tenendo.
Ha gli occhi pieni di lacrime che cadono su di me.

Vorrei abbracciarla forte come faccio di solito, farle sentire che per lei ci sono.
Ci sono ora, ci sono stato in passato e ci sarò sempre.

Almeno spero.

La conosco e, se io adesso smettessi di lottare, se mi lasciassi andare, lei si sentirebbe colpevole e si farebbe mille pippe mentali.

Forse la amo. La amo e non sono mai riuscito a dirglielo.

Sempre con il pensiero "lo farò in futuro", ma ora mi rendo conto che non sarà possibile.

Non glielo dirò mai. Non potrò.
Vorrei piangere ma non riesco.
Vorrei dirle di stare tranquilla ma non riesco.

Vorrei dirle che la amo ma non riesco.
Non ho le forze per fare nulla.

Pensavo che i tizi che morivano aprendo e chiudendo lentamente le palpebre, fossero solo nei film.

Invece eccomi che sto facendo la stessa identica cosa: gli occhi mi si chiudono da soli ma la voce di Scarlett che mi urla di guardarla, mi tiene ancora cosciente.

«CAZZO SE MUORI, NON TE LO PERDONO!» urla mentre mi accarezza i capelli.

So che non dice sul serio ma solo perché sta soffrendo troppo.

Se io morissi, lei sarebbe capace di buttarsi fra le fiamme dell'inferno per salvarmi.
Inizio a vedere dei pallini argentati che svolazzano per aria.

"Angeli" è il mio primo pensiero.
Poi tutto perde colore e, infine, il nero.
Il dolore al petto diventa sempre più leggero, quasi non lo sento più.

Sento Scarlett che urla la parola "NO" con tutta la voce che ha dentro di sé.

Sento il suo dolore nel pronunciare quella parola; tanto dolore in un'unica parola.

Non riesco più ad aprire gli occhi, è come se le mie palpebre fossero di piombo.

Nonostante io cerchi di rimanere cosciente, non sento più nulla. Solo... pace.
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Povero Natan...
Okay potete piangere ora.
Ve lo concedo.
N

on chiedetemi di spoilerare se lui è morto oppure no. Lo scoprirete domani.

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