Riflessioni

2K 72 14
                                    

L'immagine che lo specchio mi rimanda è la mia, ma continuo a guardarla in modo strano.
La doccia che doveva servire a calmare i miei "bollenti spiriti" non ha avuto molto effetto, anzi, nessuno.
Continuo a fissare la mia immagine nuda nello specchio a figura intera del bagno.
Sono sempre stata così dopo il sesso?
"Ah, no! Non direi proprio! Di sicuro non dopo il sesso con Marco..."
"Tu dici?" Rispondo mentalmente alla mia amica in rosso.
"Confermo assolutamente! Il tuo EX fidanzato, non ti ha mai fatto questo effetto..."
"Uhm...io credevo di sì..."
"E ti sbagli! Bambolina, devo ricordarti che con l'ex, si insomma, quel depravato mentale che frequentavi prima, non era, diciamo, molto attento alle tue esigenze...vogliamo dire così?"
La mia amichetta immaginaria non ha tutti i torti. Marco non era un uomo "attento" alle esigenze sessuali femminili, almeno non alle mie.
Non ricordo grandi serate di "passionale sesso" né tanto meno di amore.
"Esatto! Per lui eri una bella bambola che soddisfaceva i suoi piaceri e che poteva esibire con orgoglio in pubblico...che essere ignobile!"
"Già, vero anche questo..."
Adorava farsi vedere in giro con me, mostrarmi come fossi un trofeo, un oggetto, una sua proprietà.
E comunque, il punto non è cosa era o faceva Marco, il punto è...che effetto mi fa Paulo?
"Oh, stellina! Un MERAVIGLIOSO effetto! Ti sei vista? Ti stai guardando? ...ah, ti trovo meravigliosa!" La diavolina svolazza felice battendo le mani e con gli occhi quasi a forma di cuore.
Scuoto la testa per levarmela di torno.
Continuo a guardarmi fissa nello specchio, mi avvicino per guardare meglio.
I capelli lunghi, sciolti, dopo la doccia' mi coprono quasi il seno, ma questa è una cosa che so già. Quello che non so e non conosco è il mio volto.
I miei occhi sembrano diversi, più luminosi. Tutta la pelle del mio viso sembra brillare di un altro luce.
Le labbra sono ancora arrossate e gonfie per i baci, ma hanno un'aria più sensuale, quasi più vera, più viva.
Il mio corpo mi sembra più vivo, come se avesse ricevuto ciò di cui aveva bisogno da tanto, come se una pianta che sembrava avvizzita per colpa del caldo o della trascuratezza fosse ritornata a vivere perché qualcuno si è preso la briga di darle da bere.
Ecco, l'idea della pianta assetata è perfetta! Mi sento come una pianta che ha ricevuto il nutrimento di cui ha bisogno e ora riprende vigore, mi piace come paragone.
Passo una mano sulle mie labbra come se potessi così toccare le sue, in realtà serve solo a ricordarmi quanto mi piace il contatto con la sua bocca.
"È direi non solo con quella..." Bisbiglia la mia immaginaria amica.
Ha ragione, non solo con quella...e tutto il mio corpo si risveglia al solo pensiero, desideroso di avere ancora quel contatto, di essere ancora tra le sue braccia. No, non si può fare, non stasera.
"Ecco, parliamo del perché non lo hai lasciato venire a casa tua...cioè, SEI IMPAZZITA?"
No, non sono impazzita. Metto un asciugamano e vado in camera, infilo il pigiama scuro bordato da una riga bianca.
Non potevo farlo venire qui, lo so che è assurdo ma dopo quello che è successo nella vasca...ho bisogno di stare da sola, averlo qui mi avrebbe impedito di pensare, di capire.
"È cosa c'è da capire di grazia?" La diavolina si sta innervosendo, ha le braccia conserte e batte un piede sul suo pavimento immaginario.
C'è tutto da capire. Tutto. La passione, l'attrazione fisica, l'istinto hanno avuto la meglio sulla razionalità. Perché?
"Oh, andiamo...non è la prima volta che ti capita di scopare con un uomo prima di averci parlato!"
"Grazie! Se di enorme aiuto! Lo so pure io quello che ho fatto e faccio! Il punto non è una scopata e via, quello può succedere...il punto è quando...inizi dalla fine...ecco, credo sia corretto dire così..."
"Quindi mi stai dicendo che non è stata "una botta e via"?"
"Sto dicendo che non so se è stata una "botta" o se quello che per alcuni è un punto di arrivo è, in questo caso, una partenza..."
"Interessante...allora provi qualcosa di più che semplice attrazione...del resto sono due mesi che speri che si faccia vivo..."
"Non ho detto questo! E non ho aspettato nessuno...ho solo constatato che sono trascorsi due mesi..."
"Stronzate! Non ci dormivo la notte!"
"Non è vero!...forse un po'..."
"Tu senti le persone, senti le loro emozioni, e' un dono che hai sempre avuto...se hai questa percezione, non metterti a soffocarla con la razionalità! Fai quello che dice il tuo sesto senso, provaci..."
Lei continua a parlare mentre io bevo un bicchiere d'acqua in cucina.
Il mio sesto senso, il mio istinto...parla bene lei.
Guardo fuori dalla finestra gli abeti mossi dal vento.
La natura, alla fine, vince su tutto, ma quando si risveglia improvvisamente può trasformarsi in qualcosa di "ingestibile" qualcosa che ti travolge e quando questo accade le possibilità sono solo due: lasciarsi travolgere o scappare.

CERCAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora