Spazio Autrice
Carissime amiche, ormai ci siamo, quelli che posto stasera sono gli ultimi due capitoli di questa storia. So che, probabilmente qualcuno di voi ne vorrebbe altri, che vorrebbe un seguito, o semplicemente non vorrebbe staccarsi da questi personaggi, lo so perché capita anche a me quando leggo un libro che mi appassiona. Ahimé, noi tutte sappiamo che le pagine di un libro, virtuale o reale, sono destinate a concludersi, ma resta quella piacevole sensazione di potere rileggere, di ricominciare da capo tutte le volte che vogliamo, magari qualcuna di voi lo farà e avrà voglia di raccontarlo! Vi ringrazio tutte, indistintamente, senza fare nomi perché farei di certo torto a qualcuna. Siete state e siete per me speciali, uniche. Ci sono stati momenti in cui ho creduto di non portare avanti questa storia, momenti in cui la vita si e messa di traverso e mi ha ostacolato, fisicamente e mentalmente, ma poi qualcuna di voi mi ha incoraggiato a riprendere e alla fine questo è il risultato. Certo, è una storia più breve de "L'altro battito" e spesso ho dubitato che potesse interessare quanto l'altro, ma devo ricredermi, questa storia, che come sempre è venuta a cercarmi per farsi raccontare, la amo allo stesso modo, seppure siano diverse. Non so quando riprenderò a scrivere, probabilmente quando un altra storia busserà alla mia porta, non so se i protagonisti saranno gli stessi, se sarà un "sequel" anche se io non li amo molto, o sarà qualcosa di totalmente diverso, in questo momento non so doverlo. Userò questo mese d'agosto per revisionare tutto il libro, mi sono accorta che ci sono tanti errori di battitura che vorrei correggere, e magari leggerlo anch'io per intero questo "romanzo", pare che non sia male!😂 poi deciderò. Nel frattempo vi ringrazio infinitamente, mi avete fatto vivere il sogno di essere una scrittrice, una di quelle di cui si aspetta l'arrivo del nuovo libro con ansia, e questo non ha prezzo, avete realizzato un mio sogno restato a lungo nel cassetto! Vi auguro ogni bene, ogni soddisfazione, umana,professionale, artistica che sognate, vi auguro di avere sempre sogni, perché migliorano la vita, vi auguro di fare tutto con passione, amare all'infinito, gioire e saper piangere,cadere e rialzzrvi sempre, più forti di prima. Non vi anticipo nulla sui nuovi capitoli, lascio a voi il piacere della scoperta. Spero che commenterete e se nei prossimi giorni, o più in là,avrete voglia di scrivermi, anche un messaggio privato qui, sarò felicissima di rispondervi! Grazie di tutto. Come sempre vi abbraccio. Per sempre vostra VelmachellyAppena giunti davanti a casa scendo, inconsapevole di non avere le chiavi d'ingresso.
Paulo arriva dietro di me e apre la porta.
"Prendiamo le scale, se sono già qui si accorgerebbero dell'ascensore..."
Ha ragione. Facciamo le scale più in fretta che possiamo, lui è molto più veloce di me.
Quando arriviamo sul pianerottolo mi ferma.
"Lascia entrare me...sono pericolosi..."
"No Paulo...non voglio che ti facciano del male...è me che vogliono..."
"No! Non entri da sola li dentro..."
Lo guardo e so che non mi farà entrare e quindi cedo, entreremo insieme.
La chiave gira nella porta senza intoppi.
Nell'ingresso non sembra esserci nessuno, le luci sono spente.
"Mamma?" Paulo prova a chiamare Alicia.
"Sono qui..."
La sua voce proviene dal salone, da un angolo in ombra, ma appena lei parla tutte le luci si accendono.
Sento Paulo che viene spinto contro il muro e una voce che mi dice "RESTA FERMA DOVE SE!"
Non mi muovo ed è lui ad uscire dall'ombra, tiene Alicia ferma con un coltello puntato alla gola.
"EDOARDO! Che stai facendo?" Gli dico nel tono più calmo possibile
"Quello che mi hai costretto a fare!" Mi risponde lui con una voce che non conosco.
"Non ti ho costretto a fare niente..."
"Si invece! Se lui non fosse arrivato da noi sarebbe andato tutto bene..."
"Edoardo, non so cosa stai pensando...ma quella donna che tieni così non c'entra nulla! Lasciala andare..."
"Non la lascerà andare!"
Riconosco la voce di Giorgio alle mie spalle, mi volto a guardarlo, ha immobilizzato Paulo legandogli i polsi con delle fascette da elettricista.
"Giorgio! Perche?...siete come membri della famiglia per noi! Perche tutto questo?!"
"Hai detto bene...COME membri della famiglia, ma NON veri membri, dopo tutto quello che abbiamo sempre fatto per voi! Siamo sempre restati i vostri servi! I vostri Schiavi!"
Il veleno che sento nelle sue parole è qualcosa di totalmente nuovo per me.
"Non capisco...mio nonno ti ha sempre voluto bene, sei come un figlio per lui! Giorgio! Perche?! Queste persone non c'entrano niente!"
"Si sono messe in mezzo e non dovevano!" Mi risponde lui aspro.
"Edoardo...ti prego...."
"AH, ora mi preghi di lasciarli andare, mi supplichi di non fargli del male, scommetto che saresti disposta a tutto pur di salvarli vero?"
"Si Edoardo, si, perché sono innocenti!"
"Innocenti un cazzo! E tu sei una puttana! Una troia pronta a scopare con tutti! TRANNE CHE CON ME!"
Sono sconcertata dalle sue parole.
"Edo, noi siamo amici da sempre! Siamo solo AMICI...lo siamo sempre stati...non c'è mai stato niente tra noi..."
"Si...perché tu hai sempre voluto gli altri e non me! Poi è arrivato lui, il grande campione...non ci hai messo molto ad aprire le gambe con lui eh? Ti ho visto sai, la sera del temporale...sei andata tu in camera sua!...stronza! Vi ho visti per tutto il tempo...ti sei fatta scopare per bene, vero? E quanto ti piaceva...come lo toccavi...eh? Non ti sembrava vero...ho visto tutto...TUTTO! Ti ho visto persino mettergli il preservativo...e come ti ha penetrato subito! E tu che gemevo come una cagna in calore...ha dovuto farti stare zitta perché non svegliassi la mammina!..."
Aveva ragione Paulo quando diceva di aver visto un ombra alla finestra.
Aveva ragione lui, quando diceva che Edoardo era innamorato di me, mentre io credevo, dicevo che era solo un amicizia.
Aveva ragione su tutto!
"E mi avevi anche salutato "calorosamente" quella sera alla festa! Te lo ricordi? No, non lo ricordi perché pensavi già a nasconderti nella serra con lui...ma li non è riuscito a scoparti...li vi ha interrotto il tuo EX!"
Tutto scorre nella mia mente come lui lo descrive.
"Edo, mi dispiace se in qualche modo..."
"NON È VERO! NON TI DISPIACE! sei come tua madre! Prima provochi poi ti tiri indietro..."
"Cosa c'entra mia madre Edo?"
"Ah, non lo sai? Povera innocente...avevi ragione tu papà, sono tutte uguali le donne! Puttane fino al midollo! Prima sua madre cha illuse te e poi lei ha illuso me...maledette!"
Mi volto verso Giorgio che tiene Paulo attaccato al muro.
"Non sa niente perché le hanno tenuto nascosto la verità..."
"Quale verità!?"
"Fattela raccontare da tua madre! Adesso noi prendiamo la bambina, ce ne andiamo e voi non dite una parola!"
"NO! VI PREGO! Lasciate Marta...Edoardo, è me che vuoi? Prendi me! Ma lascia stare la bambina!"
"LA BAMBINA È MIA FIGLIA E VIENE CON ME!"
"Lo so, lo so che è tua figlia, Laura me lo ha appena detto, ma tu non l'hai mai voluta..."
"ADESSO SI! Non è stato difficile farmi tua sorella! È ingenua e puttana come te! Non doveva restare incinta! Pazienza...mamma! Prendi la bambina e portala giù!"
Mi rendo conto in quel momento che anche Magda è qui, ed è sempre stata di sopra con Marta!
"Edoardo, NO! lascia stare la bambina...è innocente! Non ha nessuna colpa!" Dice Magda
La sua voce proviene dal piano superiore spezzata dal pianto.
"NON ROMPERE I COGLIONI E PRENDI LA BAMBINA TI HO DETTO!"
Edoardo si sta alterando e stringe sempre più forte il collo di Alicia, devo fare qualcosa prima che succeda un disastro.
"Edoardo ascoltami, tua madre ha ragione..."
"Mia madre è solo una bigotta ignorante!...ah, levami una curiosità, la notizia che tu è l'amico argentino qui, vi sposate...è falsa vero? La biondina continuava a ripetere che era quello che aveva sentito..."
"Lucia..."
"Si la zoccola bionda!"
La mia mente lavora sempre più in fretta.
"No, non è falso...è vero, ci sopsiamo"
Lui si immobilizza.
"Stai mentendo!"
"No Edo, è la verità...guarda l'anello"
Gli mostro la mano dove scintilla l'anello di Paulo
"Non è possibile...papà! Avevi detto che non era vero! AVEVI DETTO CHE AVREBBE SPOSATO ME! MI HAI MENTITO!!!!" Grida, completamente fuori controllo
"LO avrebbe fatto se mi avessi dato retta! Sei un mentecatto! Un deficente come tua madre!"
"TU MI AVEVI DETTO CHE ALLA FINE CI SAREMO SPOSATI! E io sarei entrato nella famiglia!"
Comincia ad urlare e a piangere insieme, ma allenta la presa su Alicia ed è in quel momento che decido di agire.
Prendo Alicia per un braccio e la trascino lontano da lui, il più lontano possibile, lei cade, ma almeno non è più sotto tiro.
Edoardo infuriato si avventa su di me, ma sono più rapida io a dargli un calcio allo stomaco con la pianta del piede e tutta la forza che ho nella gamba.
Lui barcolla, cade all'indietro sullo schienale del divano e poi sul pavimento perdendo il coltello di mano.
Lo raccolgo, gli do un altro calcio allo stomaco e lui boccheggia a terra.
Nell'istante in cui mi volto verso Giorgio lo vedo estrarre una pistola, ma Paulo riesce a dargli un pugno nelle parti basse con entrambe le mani legate.
Giorgio si piega e lascia cadere l'arma e in quel momento la polizia fa irruzione nella casa.
Il maresciallo Scarnati con altri cinque uomini immobilizzano, mettono le manette a Giorgio ed Edoardo, liberando Paulo che corre subito da me e mi stringe tra le braccia.
"Stai bene amore mio?...guardami, stai bene?"
"Si, si...sto bene...tua mamma Paulo"
Lui si volta subito verso di lei che è stata aiutata da un poliziotto ad alzarsi
"Mamma...come stai?"
"Bene, hijo mio...sto bene, non preoccuparti!, pensa a Malena..."
Ritorna da me, mi accarezza il viso, e io mi nascondo ancora una volta, con il volto sul suo petto e dentro il suo abbraccio.
"È finita mi amor! È finita!"
Giorgio ed edoardo non parlano più, sono ammanettati e silenziosi.
"Signorina sta bene?"
Mi chiede il maresciallo.
"Si, sto bene...almeno credo!"
"Complimenti, è brava a menare colpi! Mai pensato di entrare in polizia?" Mi dice scherzando per stemperare la tensione
"No, ho fatto un corso dia autodifesa!"
"Direi che le ha fatto bene!"
"Dove li portate ora?"
"In questura, saranno interrogati dal PM e poi tradotti in carcere..."
"Sapevate che erano loro?"
"Lo avevamo capito negli ultimi giorni, la scentifica ci ha detto che all'interno della sua auto, c'era la stessa impronta rilevata nel suo garage, poteva essere li solo dopo l'incidente, in più abbiamo trovato del sangue sul finestrino del guidatore e corrispondeva a quello di Giorgio Malfati, era schedato, lo sapeva? Poi la moglie, dopo l'aggressione a Lucia Paccini è passata in commissariato e ci ha raccontato molte cose...e suo padre ha fatto il resto consegnandolo cio che Laura le aveva scritto."
Resto di sasso.
"Magda? È venuta in commissariato?"
"Povera donna...ma forse è meglio che sia lei a raccontarle tutto"
Dal piano di sopra vedo la figura di Magda scendere.
È distrutta, il viso inondato dalle lacrime, tiene in braccio Marta che per fortuna sta dormendo.
"Grazie commissario"
"Dovrà venire in questura per la deposizione, ma può farlo con calma..."
I poliziotti escono ed entra, invece, la mia famiglia.
Ci guardiamo in faccia come se su di noi si fosse appena abbattuta una tempesta e forse è così.
Guardo mio padre.
"Credo sia il momento di parlare..." gli dico
"Direi di sì..."
Ci sediamo tutti sul divano, anche Magda è rimasta con noi. Marta dorme nella sua carrozzina ignara di tutto.
Ci guardiamo come sconosciuti, in attesa che qualcuno parli, ma io sono stanca di aspettare, voglio delle spiegazioni.
"Mamma, sono giorni che mi vuoi parlare...mi sembra che sia giunto il momento!" Le dico con voce ferma.
"Hai ragione, ci sono cose che non sai e io sono stanca di tutti questi segreti...devo cominciare dalla separazione con papà...forse tu non ti ricordi quello che è successo quel giorno..."
"Invece si, mamma, mi e tornato in mente mentre parlavo con Laura...vi ho sentito litigare, ero nascosta dietro il muro dell'ingresso, non vi siete accorti di me...in questi giorni ne ho parlato con Paulo, gli raccontavo che con voi avevo sentito la voce di un altra persona, ma non ricordavo chi era, avevo talmente rimosso quel evento...poi quando stasera ho parlato con Laura ho ricordato...c'era Giorgio con voi! Vero?"
"Si, era lui..." mi risponde abbassando la testa.
"Ma perché? Cosa c'entra?" Chiedo spazientito, mentre paulo, di fianco a me, mi tiene la mano.
"Io e Giorgio, da ragazzi, avevamo avuto una breve storia, durata qualche mese, poi io conobbi tuo padre e la nostra relazione fini. Lui reagì male all'inizio, non se ne faceva una ragione, ma il nonno intervenne, e lo fece ragionare, allora abitava ancora con la madre, il padre era già morto...insomma, dopo l'intervento del nonno tutto si appianò...io spossi papà, Giorgio non c'era, la madre lo aveva mandato a fare un viaggio, quando tornò era il ragazzo di sempre, quello tranquillo e disponibile che avevo sempre conosciuto...ed era tornato con una ragazza, Magda, si erano conosciuti in viaggio e si sarebbero sposati da li a poco, ero contenta per lui e lui sembrava contento per me..."
Si interrompe per bere un sorso d'acqua.
"Tu eri nata da poco, sei nata meno di nove mesi dopo il nostro matrimonio, mi sono sposata incinta senza sapere di esserlo...andava tutto bene, tu crescevi, Giorgio aveva sposato Magda e aveva avuto Edoardo, giocavate insieme...poi la madre di Giorgio morì, e lui cadde in una forte depressione, Magda gli stava molto vicino, lo aiutava e piano piano lui si riprese...poi un giorno cambiò tutto..."
Il silenzio regna nella stanza, solo la voce di mia madre risuona tra le pareti.
"Tu eri a scuola, avevi 13 anni o giù di lì...mi ritrovai davanti Giorgio mentre ero in casa, era fuori di sé! Aveva in mano un tuo certificato di nascita, non so dove lo avesse trovato, continuava a mostrarmelo dicendo che lo avevo ingannato, che lo avevo preso in giro...insisteva, diceva che...tu eri sua figlia! E io gli avevo mentito per tutto quel tempo!"
Il mondo mi crolla addosso
"Mamma...ma è..."
"NO! CERTO CHE NON È VERO! Non sei sua figlia! Tuo padre È TUO PADRE! ero rimasta incinta poco prima del matrimonio...ma lui insisteva...tuo padre arrivò, vide tutta la scena, sentì tutto quello che Giorgio diceva e...come è ovvio ebbe dei dubbi! Il nostro matrimonio felice andò in frantumi in quel momento...decise di andarsene e di aspettare l'esame del DNA"
"Ma io non ho mai fatto quell'esame!"
"Non puoi ricordarlo! Mentre discutevamo sentimmo un tonfo nell'ingresso, quando siamo corsi eri tu, eri svenuta, avevi il viso pieno di lacrime..ti abbiamo portato all'ospedale, ti hanno sedato per due giorni e in quei giorni ti hanno fatto il prelievo..."
"Io ricordo di aver sentito papà che diceva "che ero un problema tuo" riferendosi a me..."
"NO! Maddy, si riferiva all'esame del DNA, disse che "era un problema mio trovare un modo per farti sottoporre all'esame", non ha mai detto che non eri sua figlia o che eri un problema...MAI!"
"Insomma cosa è risultato dall'esame del DNA?" Chiedo ormai senza pazienza.
"Quello che doveva risultare, che eri figlia nostra e Giorgio non c'entrava nulla!"dice ia madre con voce chiara e decisa.
"E poi?cosa è successo? Perche avete divorziato?"
"Non abbiamo mai divorziato, ci siamo separati, tuo padre mi disse subito di aver incontrato un altra donna e di aspettare una bambina da lei, non era disposto a tornare se Giorgio era ancora in circolazione e così...siamo andati avanti per anni...sbagliando..."
"E lui ha avuto Laura!"
"Si" mi risponde mio padre
" e lei ha sempre saputo della vostra esistenza, così come lo sapeva sua madre"
"E allora perché l'hai cacciata di casa?" Gli dico tagliente
"NON l'ho mai cacciata di casa! Ero all'estero, per un caso, dopo la morte di sua madre...una sera mi telefona e mi dice che è incinta...io resto stupito, ma le ho detto di non preoccuparsi, che si sarebbe risolto tutto, sia che lei volesse o non volesse tenere il bambino...a quel punto mi disse che il padre era Edoardo, che lo aveva conosciuto in una chat, si erano innamorati e voleva andare da lui...le ho chiesto di aspettare il mio ritorno, ma lei non mi ha ascoltato...voleva conoscerti...solo in questi giorni ho saputo che Edoardo l'aveva cacciato e non aveva riconosciuto la bambina..."
"Dio mio è un incubo!" Dico portandomi le mani sulla faccia
Paulo mi accarezza la schiena è seduto accanto a me, non si è mosso, non ha parlato, ma mi è sempre stato vicino.
"Temo che non sia tutto qui..." dice mia madre
"No, lo so...il commissario mi ha detto che Giorgio era schedato..."
Cala di nuovo il silenzio a parlare stavolta e mio nonno.
"Si, Maddy, lo abbiamo saputo anche noi...ma credo che anche questa sia una lunga storia..."
"E io voglio ascoltarla ADESSO!" Dico scandendo
"Va bene...quando tua madre decise di sposarsi, la madre di Giorgio venne da me...era sera tardi, la feci entrare perché la conoscevo da sempre, lavorava alla tenuto ancora quando era vivo mio padre e anche il suo...mi disse che Giorgio era impazzito, aveva distrutto la sua camera, urlando che Francesca l'aveva tradito...non sapeva più cosa fare e io avevo una sola soluzione...il giorno dopo lei gli diede un sonnifero e chiamamo l'ambulanza, fu ricoverato in un ospedale psichiatrico per più di un anno, era un manicomi criminale, sua madre per farlo ricoverare, lo denunciò per violenza domestica, allora gli ospedali psichiatrici comprendevano tutte le tipologie di pazienti, dagli omicidi ai malati di mente, erano posti orribili, ma non c'erano altre soluzioni, ecco perché era schedato, e li..."
"Li conobbe me!" Dice Magda
Mi volto a guardarla, è una donna distrutta, non l'ho mai vista così.
"Facevo l'infermiera in quell'ospedale,che era una prigione...esattamente come ha descritto tuo nonno...lui era tranquillo, parlava normalmente, solo alcune volte dava in escandescenza e veniva sottoposto a trattamenti...pesanti, diciamo così...poi si riprendeva e tornava normale...dopo qualche mese non ebbe più bisogno di trattamenti invasivi, aiutava gli altri pazienti, si prendeva cura del giardino e io mi sono innamorata...ero sola al mondo, avevo perso entrambi i miei genitori, così quando dissero che poteva tornare a casa mi chiese di sposarlo e io accettai! Arrivata alla tenuta mi sembra di essere in paradiso, mia suocera era come una madre per me, ci sposiamo e poco dopo arrivò Edoardo...andava tutto bene, fino a quel giorno...tornò a casa impazzito, mi sembrava di rivederlo i primi tempi dentro l'ospedale...cercai di calmarlo ma lui mi picchiò...gli anni successivi sono diventati un inferno...diceva che eri sua figlia ma non lo volevano ammettere e nel tempo convinse Edoardo che lo avresti sposato, che lui sarebbe riuscito a entrare nella famiglia...lo convinse che eri innamorata di lui ma non lo ammettevi,che un giorno ti saresti resa "disponibile" anche per lui e piano piano Edoardo ci credeva...ho cercato di dissuaderlo, ma ogni volta erano botte e ad un certo punto anche Edoardo ha iniziato a picchiarmi...la sera della festa, al ritorno a casa fu un incubo...Edo ti aveva seguita, aveva visto tutto di te e Paulo...era fuori di sé...e poi...poi è successo quello che sai... che sapete tutti...quando ho sentito di quella ragazza alla TV...sono andata dal maresciallo, ero sicura che erano stati loro... non potevo più sopportare...non potevo più tacere...che picchiassero me era ormai un abitudine...ma quella ragazza non aveva fatto niente..."
Magda si scopre le braccia mostrando non so quanti lividi.
Le lacrime scendo sul mio viso senza che io possa fare nulla.
"Magda, io ho sempre pensato che mi odiassi...ti ho sempre considerato una bigotta, maniaca della fede che impediva al figlio di resceree farsi una vita..."
"No! Maddalena! Non ti ho mai odiato! Volevo tenerti lontana! Ho fatto di tutto perché capissi di non avvicinarti a lui...non ti ho mai odiato! MAI! Ho sempre avuto paura per te! E avevo ragione...e la fede...beh, la fede è stata la mia ncoraa di salvezza, se non avessi avuto almeno questo, sarei già morta..."
Tutto il mio mondo è stato capovolto. Tutto quello che era celato è stato rivelato. Mi alzo in piedi e dopo anni posso riabbracciare mio padre! Piango! E sento anche lui fa lo stesso.
"Mi dispiace, Maddalena...ho perso tanto tempo con te! Perdonami!"
"Non preoccuparti, lo recupereremo...magari se vuoi, potresti accompagnarmi all'altare?"
Sui visi di tutti nasce un sorriso.
"Allora vi sposate davvero!" Dice mia madre
"Si mamma, si...ci sposiamo veramente!"
Altre lacrime scorrono, ma sono di gioia e anche il pianto di Marta che proviene dalla carrozzina sembra essere di felicità.
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CERCAMI
FanfictionUn locale affollato. Una serata noiosa. Niente è come Paulo lo vorrebbe. Ma tutto cambia in un attimo. Una voce. Una luce e poi un apparizione. Lei... "CERCAMI...mi hai trovato una volta, puoi farlo una seconda..." E poi è scomparsa Per Paulo iniz...