12. Quidditch che follia!

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« Ah! Steel evita brillantemente il Bolide tirato da Samuels e sfreccia verso Chambers! Eccolo! Si prepara a tirare e... niente! Weasley intercetta la Pluffa e la rilancia a Scamander! Ennesima grande dimostrazione di maestria da parte di Dominique Weasley, signore e signori! »
La voce cristallina della radiocronaca di Evie Jordan risuonò nuovamente in tutto il campo; la partita tra Corvonero e Serpeverde era iniziata da una scarsa mezz'ora e l'esito del gioco era già più che prevedibile: Corvonero era in vantaggio di novanta punti, mentre Serpeverde era ancora a zero.
Jace le aveva provate tutte per segnare – finte e azioni congiunte dei suoi due Battitori Zabini e Goyle comprese – tuttavia sembrava che la difesa dei giocatori dalle casacche blu fosse impenetrabrile.
Sbuffò in preda all'esperazione e prima di tornare al centro del gioco sfrecciò in direzione di una certa Cacciatrice avversaria, che non sembrava dargli tregua da quando la partita era iniziata.
« Weasley, abbi pietà, fammi segnare solo una volta! »
« Steel, non posso proprio, c'è di mezzo una scommessa! »
Il Serpeverde scosse la testa sconsolato, lasciando che un velo di divertimento trasparisse sul suo volto, prima di impugnare saldamente il manico della scopa e volare lontano dalla ragazza, deciso più che mai a vincere quella partita.
« Longbottom saetta verso la tribuna di Tassorosso – che abbia visto il Boccino? » Disse la voce della Jordan attraverso il megafono. « Sì, è proprio lui: il Boccino! Malfoy si precipita a tallonare il Capitano di Corvonero! Si prospetta una sfida sanguinosa tra Cercatori! »

Dall'altra parte del campo nel frattempo Lysander e Dominique, dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa, schizzavano in volo tra una casacca verde e l'altra, passandosi ripetutamente la Pluffa. Un'ultimo passaggio e la ragazza si trovò di fronte all'arco centrale protetto da Lucian Harper, il Portiere di Serpeverde, e nel giro di una frazione di secondo tirò con quanta più forza avesse in corpo.
« Centro! Gridate con me: Weasley è la nostra regina! Corvonero in vantaggio per cento a zero! »
Si sentì provenire dagli spalti di Corvonero un boato indistinto: ciascuno festeggiava la ragazza dai capelli biondi con le più svariate urla e acclamazioni.
Perfino dalla tribuna di Grifondoro fu possibile sentire grida di felicità – molto probabilmente provenienti dalla modestissima quota Weasley che apparteneva a quella Casa.
« ... sembra che Malfoy stia per prendere il Boccino – forse i Serpeverde possono ancora sperare in un miracolo del loro Cercatore – no fermi! Un Bolide ha colpito la Weasley, sembra averla sbalzata dalla scopa! »

Jace Steel, che fino a quel momento stava recuperando una Pluffa per tornare all'attacco, appena sentì distintamente le parole della Jordan, non poté fare a meno di impallidire.
Si voltò nella direzione in cui aveva visto Dominique poco prima e la vide a tutti gli effetti aggrapparsi con tutte le sue forza ad un manico evidentemente spezzato in due.
Girò la testa a destra e a sinistra, cercando di ragionare sulla situazione; la partita stava chiaramente andando avanti, Scorpius stava per prendere il Boccino, la difesa di Corvonero si era inevitabilmente indebolita e... e Zabini a qualche metro di distanza da lui se la rideva di gusto osservando la Cacciatrice di Corvonero appiggliarsi a quella scopa per la sua vita.
Ci mise poco a capire, Zabini aveva lanciato un Bolide, ma contrariamente a qualsiasi regola del gioco pulito – al quale lui, in quanto Capitano, aveva sempre tenuto – l'aveva consapevolmente tirato affinché colpisse il manico della scopa della ragazza.
Dominique ora si teneva al manico con una mano sola, con il corpo che svolazzava pericolosamente nel vuoto; se avesse lasciato la presa, sarebbe finita davvero molto, ma molto male.
Jace non ci pensò due volte, lanciò a caso la Pluffa che aveva recuperato e prese la propria scopa con due mani, volando in direzione opposta rispetto a dove l'azione di gioco si stava svolgendo.
Perfino Scorpius, occupato com'era a seguire quella piccola pallina dorata, si era accorto che Frank non gli era più affianco; si voltò e si accorse con orrore – come d'altronde il resto degli altri giocatori – di ciò che stava succedendo: Dominique non aveva retto la presa e ora cadeva precipitosamente verso il suolo.

« Per la barba di Merlino! Weasley sta cadendo a terra! Ma, aspettate! Un altro giocatore sta volando verso di lei... sembra essere... Jonathan Steel!? »
Tutti i presenti, indipendentemente dalla loro Casa di appartenenza, si ritrovarono con il fiato sospeso: se Jace non avesse fatto in tempo Dominique si sarebbe sfracellata al suolo.
Quasi fosse la scena finale di un film d'azione, a pochi metri di distanza dal duro terreno il Serpeverde riuscì ad acchiappare Dominique al volo, lasciando la presa della scopa e permettendo che le cadesse in braccio.
Di lì a poco atterrò e poggiò il più delicatamente possibile la ragazza che teneva tra le braccia a terra, la stessa ragazza che ora lo guardava con la confusione più totale espressa in viso.
« Hey, Dom, tutto a posto? » Le disse cautamente Jace, scostandole i capelli dal volto che con il volo le erano finiti da tutte le parti.
Completamente incurante di ciò che stava succedendo a molti metri d'altezza rispetto a lui, si accasciò accanto alla figura di Dominique, seriamente preoccupato per l'accaduto.
« T-tu... mi hai salvato la vita. » Fu l'unica cosa che riuscì a dire la Corvonero, ancora sconvolta per la botta di adrenalina che aveva appena vissuto.
« Mio dovere, con chi sarei andato all'appuntamento poi? » Le rispose scherzosamente Jace, stampandosi in viso un sorriso smagliante.
Dominique non riuscì a proferire parola.
Cosa avrebbe dovuto dirgli esattamente? Rispondere con altrettanta ironia?
Non sarebbe riuscita a pronunciare qualcosa di quantomeno sensato nemmeno se avesse avuto ore per riprendersi.
« Gente, non so voi, ma questa è la scena più romantica che io abbia mai visto! Come sono carini! » Interruppe i due ragazzi la voce femminile che stava rimbombando per tutto lo stadio, e ben presto furono udibili i sospiri estasiati di molte ragazze – che da quel giorno in poi avrebbero sicuramente sognato l'eroico Jonathan Steel salvarle da morte certa.

Una volta appurato che Dominique fosse giunta a terra sana e salva, Frank tornò nuovamente a concentrarsi sul gioco. Voltò il capo e si accorse che il Boccino stava fluttuando dietro la testa di Scorpius Malfoy; se solo il Serpeverde l'avesse visto, l'avrebbe preso senza alcuno sforzo.
Si accorse di aver fissato la pallina dorata troppo a lungo, perché ad un tratto Scorpius virò cautamente e si ritrovò con il Boccino a pochi centrimetri dal viso.
Allungò una mano per prenderlo, ma improvvisamente sentì qualcosa dentro di lui gridargli di non farlo.
« Longbottom, prendilo tu. Oggi Serpeverde meriterebbe l'espulsione. »
Si limitò a dire Malfoy, indicando con un gesto indistinto del braccio a Frank di avvicinarsi.
Il Corvonero lo guardò allibito, incapace di comprendere come proprio Scorpius Malfoy gli stesse davvero facendo quella richiesta.
Lo stesso Scorpius Malfoy che per anni aveva fatto carte false pur di vincere una partita, lo stesso che ricordava averlo spintonato con poca grazia in numerosi tornei.
Frank si girò allora per osservare per l'ennesima volta Dominique, ora accerchiata dai professori che volevano accertarsi del suo stato di salute, e capì perché il Serpeverde gli avesse appena detto quelle cose.
Fece un gesto affermativo col capo, in muto segno di ringraziamento, prima di impugnare la scopa e andare in direzione del Boccino.
« Longbottom afferra il Boccino! Plateale sconfitta dei Serpeverde! Corvonero si riconferma imbattuto campione di Hogwarts! »

A molti metri di distanza dall'accaduto, un gruppo di studenti vestiti di vividi colori vermigli osservava la scena nel più completo mutismo, a differenza del resto degli spettatori che schiamazzavano a più non posso.
« Sbaglio o Mr Bei Capelli ha appena regalato la vittoria a Corvonero? » Disse Roxanne Weasley, con un tono decisamente meno sorpreso rispetto a ciò che dimostravano le espressioni di coloro che le stavano affianco.
Hugo Weasley guardava il vuoto con la bocca spalancata e probabilmente non batteva ciglio da troppi secondi; sua sorella Rose d'altra parte aveva gli occhi che le uscivano fuori dalle orbite e le labbra contorte in una smorfia indecifrabile.
« Non può essere, no. Sarà stato minacciato dalla mia Freya! » Rispose infine Hugo, scuotendo la testa con decisione.
Rose Weasley non seppe cosa dire, né tantomeno il suo cervello formulò un qualsiasi pensiero.
Si limitò a guardare Scorpius Malfoy volare verso terra e seguirlo con gli occhi abbandonare il campo con la stessa decisione con cui aveva rinunciato poco prima alla vittoria.

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