12- "Come Cacca Di Segugio Infernale."

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Dopo il nostro delizioso banchetto, decidemmo di fare una passeggiata nei giardini prima di andare a vedere Sally.

"E poi si è alzato e mi ha detto che non stavo facendo un lavoro abbastanza buono. Ho solo 17 anni! Come posso sapere cosa fare quando qualcuno minaccia lo stato?"

"Beh, non piaci molto al signor D, lo sappiamo tutti."

Percy si mise una mano sulla fronte. "E continua a chiamarmi Peter Johnson. Quanto è difficile ricordare Percy Jackson?"

"E mi chiama Anniebelle Face."

"E quella camicia che indossa sotto la giacca del completo? Mi fa sanguinare gli occhi."

"Sai, ho ricevuto una lettera da papà e Malcolm."

Si girò verso di me. "Sì?"

"Sì, mi hanno entrambi detto che sono fieri di me per aver preso una decisione così grande e blah, blah, blah. Papà ha detto che probabilmente staranno via altre due settimane." Percy annuì. "E ti ha anche minacciato."

Percy girò la testa verso di me. "Perché?"

"Ha detto che se mi ferisci," Cercai di imitare la voce di mio papà. "Non vedrai il domani."

Percy sfregò il retro della mia mano. "E perché dovrei ferirti?"

Alzai le spalle.

"Non lo farò." Promise.

Continuammo a camminare in un silenzio confortante quando il cigolio del cancello d'ingresso e il rumore di ruote sul vialetto catturò la nostra attenzione.

Percy indicò verso una macchina che stava girando verso il lungo vialetto.

"Mi chiedo chi sia."

Guardai verso la macchina. Era una delle macchine reali nero lucido. Ospiti da stati stranieri e altre persone che visitavano il palazzo viaggiavano in quel tipo di macchine. Sono stata su una più volte, principalmente per andare all'aeroporto. Avevano comodi sedili in pelle e mini frigo pieno di ogni tipo di bibita.

"Aspettate qualcuno?"

Scosse la testa.

"Hai avuto una riunione oggi?" Chiesi.

Scosse la testa di nuovo. "Ho chiesto a Paul se avesse bisogno di me oggi ma ha detto di passare tutto il giorno con te. Pensi che mi stiano nascondendo qualcosa?"

Alzai le spalle. "Non lo so. Perché tua mamma voleva vedermi prima di cena?"

"Non lo so."

Rimanemmo a fissare la macchina fino a che non raggiunse il cancello d'ingresso. Una porta si aprì e una ragazza uscì. L'altra si aprì e un uomo uscì.

Strizzai gli occhi e li guardai da più vicino per vedere se riuscissi a riconoscerli.

Da lontano potevo vedere che l'uomo aveva capelli biondi, la sua costituzione era familiare e indossava jeans e una maglia grigia a maniche lunghe. La donna, che ora gli stava tenendo la mano, aveva i suoi lunghi capelli castani sciolti e un vestito bianco corto. Anche lei sembrava familiare.

"È Malcolm quello?"

Anche Percy strizzò gli occhi "Sembra lui."

Mi girai verso di lui. "Perché mio fratello dovrebbe essere qui? Non avrebbe chiamato per dirmi che stava venendo?"

"Non lo so. Nessuno mi ha detto niente."

Arricciai le sopracciglia. Troppe domande e non abbastanza risposte.

A Loophole (Percabeth Selection) [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora