14- "Alle Persone Migliori Toccano Le Sfortune Peggiori"

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Proprio mentre mi stavo tirando la coperta sopra la testa, bussarono alla porta.

Hazel rispose. "Avanti."

Percy fece un passo dentro e sorrise a Hazel.

"Ciao."

"Ciao anche a te." Si avvicinò e si sedette vicino a me. Entrambi appoggiati al poggia testa.

"Sei andata bene durante la cena."

"Huh?"

"Fantastica esibizione." Si giro a guardarmi, appoggiandosi sulla sua spalla. "Mi ha quasi convinto. Quasi."

"Non stavo cercando di convincere nessuno."

Rise. "Annabeth, ti ho conosciuta per tutta la mia vita. Tutto mi sta urlando che non stai bene."

Armeggiai con un filo della mia coperta. "Sto bene."

Mise la sua mano sulla mia. "Non stai bene, e va assolutamente bene." Si avvicinò. "Va bene non essere forti per un giorno Annabeth. Non sei un dio, provi sentimenti. Va bene chiuderti nei tuoi libri e non socializzare. Va bene piangere."

Perciò piansi.

Piansi e piansi, proprio come avevo fatto sotto la doccia quel mattino.

Percy immediatamente mi strinse in un abbraccio stretto, protettivo e perfetto.

Mi accarezzò la testa e rimase seduto con me.

Piansi come non avevo fatto in mesi.

Sotto la doccia avevo pianto per Matthew e il resto della mia famiglia.

In quel momenti piansi per tutto ciò che si era accumulato.

Piansi per la mia matrigna, piansi per Percy, per la Selezione. Piansi per la pressione che avevo sentito ultimamente e i recenti attacchi Ribelli. Piansi per gli incubi e le vite che avevo tolto.

Percy rimase in silenzio durante tutto il mio crollo, confortandomi solo con la sua presenza, il suo profumo e battito.

Alla fine mi staccai lentamente da Percy, avendo subito nostalgia del suo calore.

Prese la mia guancia tra le mani e asciugò alcuno lacrime con il pollice.

"A posto?"

Annuii rilassandomi nel suo tocco. "A posto."

Mi baciò la fronte mentre scivolavamo in giù per sdraiarci.

"Hai freddo?" Mormorai con gli occhi chiusi.

"Sto perfettamente bene."

"Grazie."

L'ultima cosa che sentii prima di addormentarmi fu: "Alle persone migliori toccano le sfortune peggiori."

Era probabilmente intorno alle 3 del mattino quando fui svegliata.

"Annabeth?" Era una voce maschile, piuttosto insistente e familiare.

La mia prima ipotesi fu Percy ma quando iniziai a svegliarmi sentii che non era sdraiato vicino a me.

Aprii gli occhi e guardai intorno alla stanza.

Nessuna domestica, nessun Percy.

"Annabeth."

Guardai la voce e fui sorpresa dal vedere una guardia lì in piedi.

Mi misi immediatamente a sedere dritta, i miei pensieri che andavano direttamente a un altro attacco dei Ribelli.

"Va tutto bene Annie, sono io." Mi appoggiò una mano sulla spalla. "Luke."

A Loophole (Percabeth Selection) [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora