34- "Siamo Abbinati."

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Riepilogo:

"Chi sei?" Pretesi.

"Non l'hai ancora capito, ragazza intelligente?" Chiese.

La sedia si girò, senza fare un singolo rumore.

"Io sono Crono."

La stanza fu in un silenzio mortale quando assorbimmo la notizia. Crono, ex-morto, ex-re e nonno di Percy.

Guardai verso l'uomo difronte a me. I suoi capelli erano nero scuro, proprio come quelli di Percy, con qualche tocco di bianco che appariva. I suoi occhi erano oro, non come il caldo oro degli di Hazel, ma l'oro freddo e affamato di potere di quelli di Luke. Aveva lo stesso naso di Percy e lo stesso mento e le stesse guancia dello zio di Percy, Re Ade. Aveva un sorrisetto sulla faccia, diretto verso suo nipote.

Guardai verso Percy. La sua bocca e i suoi occhi erano spalancati e la faccia bianca come un lenzuolo.

"Sembra che mio nipote sia sorpreso di vedermi." Ridacchiò Crono.

Percy si alzò in piedi bruscamente, che fece un rumore stridulo quando scivolò sul pavimento freddo. Sbatté un pugno sul tavolo e fisso dritto negli occhi di Crono.

"Non sono tuo nipote."

Crono ridacchiò di nuovo e scosse la testa. "Il nostro sangue dice il contrario."

"No, no." Percy scosse la testa. "Essere geneticamente imparentati non ti rende parte della famiglia. Amore, supporto, fiducia, sacrificio, onestà, protezione, accettazione, sicurezza, rispetto e lealtà sono ciò che ti rende parte della famiglia." Sputò.

Crono sollevò le sopracciglia. "Non ho dato tutto ciò a tuo padre prima di andarmene?"

"Non capisco." Mormorai mentre la sorpresa svaniva. "Sei morto in battaglia."

"L'ho fatto?" Spostò i suoi occhi verso di me e improvvisamente desiderai di non aver parlato. Non voglio guardare in quegli occhi mai più. "O sono scappato?"

"Già." Schernì Percy. "Come il codardo che sei."

Crono mise entrambe le sue mani sulla scrivania. "Penso tu stia dimenticando in che situazione ti trovi, Percy."

"E sarebbe?"

"Non hai idea di dove sei o di cosa stai facendo. Non hai nessuno piano, nessuna via d'uscita. Sono la tua migliore possibilità di uscire vivo, perciò ti suggerirei di tenere il sarcasmo al minimo."

Percy irrigidì la mascella, ma non disse nulla.

"Puoi rispondere ad alcune delle nostre domande?" Chiesi sedendomi sul bordo della mia sedia. "Che cosa ti he successo? Come è successo tutto ciò? Dove siamo?"

Crono si appoggiò alla sua sedia. "Durante la battaglia sono fuggito e mi sono nascosto. Perché? Perché sapevo che lo stato non mi voleva più come capo e sapevo che sarei stato ucciso. Perciò sono scappato e mi nascondo da allora. Ma quando ho sentito dire che mio nipote stava cercando di trovare una moglie, sapevo che era il momento perfetto per colpire." I suoi occhi guardarono verso Luke e Ethan, sorridendo leggermente. "Per quanto riguarda il come, questi due sono stati davvero utili. Mi hanno tenuto aggiornato su tutto e hanno rapito la futura coppia Reale."

Le mie mani si strinsero in pugni. "Non sono Regina."

"Sei la più probabile."

"E dove siamo?" Chiese Percy, prendendo l'attenzione di Crono.

"Un posto che mi piace chiamare Tartaro." Crono fece un sorrisetto e annuì verso Luke e Ethan. Entrambi si avvicinarono e ci misero di nuovo le manette, tirandoci in piedi.

A Loophole (Percabeth Selection) [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora