Capitolo 4

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Aprì lentamente gli occhi e si ritrovò in una stanza che non sembrava né un'aula della scuola né una stanza di casa sua.

Mise a fuoco la situazione e capì che si trovata in...OSPEDALE!?

Si girò intorno e vide i suoi genitori fuori dalla porta aperta parlare con una signora. Non aveva idea di chi fosse, ma poco dopo se ne andò. Appena finito di parlare i genitori si resero conto che si era svegliato.
Si fiondarono nella stanza e lo abbracciarono.

-C-cos...?-
-A scuola...ti hanno picchiato...- disse suo padre.

Fabrizio in quel momento rimise in ordine tutti i pezzi del puzzle.
Lui, Ermal, il suo sorriso, quegli stronzi, Ermal a terra.

-DOV'È ERMAL!?- urlò alzandosi di scatto dal lettino.
-Fabrizio allungati!- urlò la madre -Ermal? Il ragazzo nuovo?- continuò.
-LUI! DOV'È!? STA BENE!?-
-Se n'è andato poco fa. È stato coraggioso...- disse suo padre.

Fabrizio a quelle parole sgranò gli occhi.
-È MORTO!?-
-MA CHE MORTO! È USCITO DALL'OSPEDALE!- urlò il padre.
Fabrizio tirò un sospiro di sollievo. Per fortuna stava bene. Ma ora perché gli importava così tanto di Ermal?

-Con chi parlavate prima?- chiese Fabrizio.
-Con la madre di quel ragazzo. Ha detto che non può continuare ad andare in quella scuola. C'è troppa violenza...- gli raccontò la madre.

Fabrizio si rialzò dal lettino sgranando gli occhi.
-COSA!? MA STAI SCHERZANDO SPERO!-
-Veramente no...-
-MA CAVOLO! NON PUÒ ANDARSENE!-
-Fabrizio...lo conosci da meno di un giorno e già ti ci sei affez-
-SÌ, OK!? DEVO VEDERLO!-

I genitori si guardarono per un po' e poi riguardarono Fabrizio.
-Fabrì, ora non è più qui e non sappiamo dove si trovi-

Fabrizio rimase zitto. Non si era mai affezionato ad una persona in così poco tempo. Mai. Ermal era entrato da poco nella sua vita, ma aveva già ottenuto un posto speciale nel cuore di Fabrizio.

-DEVO USCIRE DA QUI!- urlò alzandosi definitivamente dal letto.
-FABRIZIO!-

Non fece caso al richiamo dei suoi genitori. Cominciò a girovagare per le stanze cercando Ermal.
-ERMAL! ERMAL DOVE SEI!?-
-FABRIZIO, BASTA! NON È QUI.-

Il padre lo prese e lo ritrascinò in stanza.
Ormai Ermal era andato via. Probabilmente non lo avrebbe più visto. Ma non poteva accetare questo. Voleva imparare a conoscerlo. A diventare suo amico, ma a quanto pare tutti i suoi progetti erano andai nel cestino.

Il padre lo prese per una spalla e lo guidò di nuovo verso la stanza.

-Potrò rivederlo?- chiese Fabrizio speranzoso.
-Non lo sappiamo...- disse la madre.

Fabrizio abbassò la testa deluso.
Probabilmente non avrebbe più visto Ermal per il resto della sua vita, ma non voleva che accadesse questo.
Si pose un obbiettivo: avrebbe cercato Ermal, ovunque fosse stato in quel momento.






SONO CONSAPEVOLE CHE IL CAPITOLO È CORTISSIMO, ma diciamo che mi serviva per concludere questo "periodo temporale", dato che il prossimo si svolgerà MOLTI ANNI DOPO. Ma ora non faccio spoiler, quindi arrivedetcih :)

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