Capitolo 17

578 37 24
                                    

Ermal aprì lentamente gli occhi e ci mise un po' a capire la situazione.
Era in camera di Fabrizio abbracciato a lui a pochi centimentri di distanza dal suo viso.
Gli spostò una ciocca di capelli dal viso e rimase a osservarlo sorridendo.

Appena Fabrizio aprì gli occhi e vide Ermal, sorrise e gli lasciò un bacio facendolo diventare più rosso di un semaforo.

-Madonna, Ermal, te imbarazzi pe' ste cosette?-
-Non ho mai dato un bacio, ok? Per me questo è tutto nuovo...-

Fabrizio lo prese lo baciò. Ermal ricambiò subito.
Proprio mentre stavano per approfondire quel bacio sentirono la porta aprirsi.

Si staccarono immediatamente e fecero finta di niente e appena Anita sbirciò con la testolina rimase un po' stranita dalla scena.
Che ci faceva Ermal a letto con il suo papà? E quando era tornato a casa?

-Papà, perché Ermal è a letto con te? Ha fatto un brutto sogno?-

Ermal e Fabrizio si guardarono e poi rivolsero lo sguardo alla bambina.

-Ehm...sì, ho fatto un brutto sogno e allora sono venuto qua...-
-Anche io vengo da papà quando faccio i brutti sogni. Ma perché ieri sei andato via?-

Il perché non lo sapeva nemmeno lui. Era scappato per sfuggire dai suoi problemi, come aveva sempre fatto.

-Ehm...avevo da fare, ma ora sono qui-
Sorrise e Anita si avvicinò per abbracciarlo.

-Ti prego, non te ne andare anche tu...-
Ermal la strinse forte a sé. Non aveva intenzione di andare via. Mai e poi mai.

-Tranquilla, resto qui-

Si alzarono tutti e tre e si diressero in cucina per fare colazione.
Anche Libero si era svegliato e si era già seduto per fare colazione.

Ermal e Fabrizio si guardarono.
Dovevano dire tutto. Non intedevano nascondere tutto per troppo tempo.

-Ehi, bambini...- iniziò Ermal.
Libero e Anita si girarono e mostrarono tutto la loro attenzione verso Ermal.
-Ecco...io e il vostro papà dobbiamo dirvi una cosa...-

Libero e Anita annuirono interrogativi.

-Ecco...vedete...a volte l'amore non è nasce solo tra maschi e femmine e...-
-State insieme?- chiese Libero sgranando gli occhi.

Ermal e Fabrizio si fissarono e poi riportarono lo sguardo verso i bambini.

-Sì, Lì...io e Ermal stiamo insieme...-

Libero e Anita rimasero in silenzio e Ermal e Fabrizio cominciarono a pensare che forse non l'avevano presa bene, ma non fu così.

-VISTO, ANITA!? TE LO AVEVO DETTO IO!- urlò Libero sorridendo.
-AAAAAAAA! PAPÀ, MA ORA COME DOBBIAMO CHIAMARE ERMAL!?- chiese Anita saltellando sulla sedia.

-Credo che vada bene Ermal- rispose Ermal sorridendo.
-Ma voi vi baciate?- chiese Libero incuriosito.

-Ehm...- Fabrizio guardò Ermal che era diventato un peperone.
-VI BACIATE!?- chiese Anita.
-Ani, magari 'a prossima volta, ok?-

La bambina annuì triste e si risedette a tavola.
-OH, MA VOI DOVETE ANNÀ A SCUOLA!- urlò Fabrizio vesendo l'orario.

Si vestirono in meno di dieci minuti e si avviarono tutti e quattro verso le scuole di Libero e Anita.

Dopo averli accompagnati e dopo aver ricevuto qualche sguardo dai vari genitori tornarono, dato che si tenevano per mano, tornarono a casa.

-Ci guardavano tutti male...- disse Ermal.
-Nun è vero-
-Fabrizio, li hai visti anche tu. Non è stata una buona idea tenerci per mano davanti alle scuole...-
-Ermal, nun saranno degli ignoranti a fermarce. Se te amo so' libero de fà quello che me pare.-

Ermal lo fissò per un po'.
-Ti amo anch'io, ma non amo che la gente mi fissi...-

Fabrizio gli si avvicinò a pochi centimitre dal suo viso.

-Nun me ne frega niente de quello che pensa 'a gente. Io so' libero de fà quello che me pare. Siamo liberi de fà quello che vogliamo-

Ermal abbassò di poco lo sguardo e poi lo rialzò sorridendo.

-Hai ragione...ma ora che facciamo?-

Fabrizio fece un sorrisino pervertito e Ermal subito capì.

-Fabrizio...-

Il moro si lanciò sulle sue labbra e cominciarono a giocare con le loro lingue.
Senza staccarsi si diressero in camera e Ermal a un certo punto si staccò.

-Aspetta...-
-Cosa?-
-Io...io non so se...-
-Ermal te fidi di me?-

Fecero l'amore.
Si dedicarono tutti i pensieri più dolci verso l'altro mentre lo facevano.
Non si erano mai sentiti così.

-Fabrizio...-
-Mh?-
-Ti amo-
-Ti amo anch'io, ricciolì-








infondorespiroancora ti voglio tanto tanto bene😂😈❤

Volevo dirti ||Metamoro||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora