Fu un attimo.
Non aveva sentito niente.
Era già morto?Aprì leggermente gli occhi e vide due poliziotti, con vicino Libero e Anita, che puntavano la pistola contro Giada.
-Stia ferma. Non.si muova.-
Fabrizio rimase a fissarli per un tempo infinito mentre teneva la mano di Ermal.
-Wow! Mi avete scoperta!-
Si girò ridendo mentre i poliziotti la guardavano interrogativi.
-Dai, prendetemi!-
Era completamente impazzita.
Libero e Anita stavano fissando Ermal ormai completamente ricoperto di sangue e avevano paura.
Libero teneva il cellulare di Fabrizio in mano. L'aveva lasciato lì e Libero allora avrà chiamato la polizia.
Lo ringrazierà dopo per questo, però.-Agente, attenzione- bisbigliò Fabrizio indicando una pistola che Giada aveva in un'altra tasca. Ma quante cavolo di armi aveva!?
L'agente annuì e lasciò la pistola.
-Sù, signora. Semo armati-
-Oh, tranquilli, mi fido di voi.--Tu sei cattiva!- urlò Anità puntandole il dito addosso.
Giada la guardò per un po' e poi cominciò ad avvicinarsi minacciosamente a lei.-Tutta tuo padre, eh...-
Stava per metterle le mani addosso quando Fabrizio la fermò.
-Te i miei figli nun li tocchi.-
L'agente aprofittò della situazione per disarmare Giada e fermarla.-LASCIATEMI! VOI VI PENTIRETE!-
Non era più la donna che Fabrizio conosceva. Era impazzita completamente.
-Sta arrivando anche un ambulanza- disse l'agente indicando Ermal.
Fabrizio si girò di colpo e gli andò vicino seguito da Libero e Anita.-MORIRÀ! MORIRÀ E POI ANCHE TU!- continuava a urlare, mentre veniva portata via.
-Papà, che succede?- chiese Libero agitato.
-Ermal sta bene?- continuò Anita.
-I-io...nun 'o so...-Ermal respirava ancora, ma lentamente e sembrava che mancasse poco che quei respiri cessassero del tutto.
-F-Fabr...-
-Shhh, mo te portano 'n ospedale...-
-N-no...i-in ospedale no...-
-Ermal, nun stai bene. Vedrai che se risolverà tutto...-Si rivolsero un sorriso, ma poco dopo Ermal perse di nuovo i sensi.
-PORCO- 'NDO STA 'A AMBULANZA!?-
Cominciò a sentire il rumore della sirena che si avvicinava.
Appena arrivarono dei medici sul posto cominciò a gridare come un matto.-VE DOVETE MUOVE!-
-SIGNORE, STIAMO FACENDO PIÙ VELOCE CHE POSSIAMO!-
-VELOCI!-Libero e Anita seguivano il papà a ogni passo che faceva.
-Bambini, mo dobbiamo seguì 'a ambulanza, va bene?-
I bambini annuirono terribilmente agitati.
Salirono in macchina e cominciarono a seguire l'ambulanza che andava più veloce possibile.*********
Ermal era in sala operatoria da ore e da ore non si avevano notizie di lui.
Fabrizio era terribilmente agitato. Non voleva perderlo.
Non poteva perderlo.-Papà, quando esce Ermal?-
-Nun 'o so, Anita...-Passò un'altra mezz'ora e finalmente vide un dottore uscire.
Non perse un attimo e corse da lui.-COME STA!?-
-È fuori pericolo, ma la ferita era molto profonda. Ora sta riposando e...-
-POSSO VEDERLO!?-
-È un famigliare?-
-JE SEMBRO 'N SUO FAMIGLIARE!? SO' ER...FIDANZATO. ME LO FACCIA VEDERE.ORA.-Il medico lo guardò per un po' e poi annuì.
-Mi segua...-
-Bambini, restate qua-
-Sì, papà!- dissero in coro.Fabrizio sorrise e seguì il dottore verso una stanza.
Appena entrò vide Ermal più pallido del solito, con le occhiaie che si notavano di più e con una flebo attaccata al braccio. Vederlo così gli faceva venire i brividi.
Si avvicinò lentamente e gli accarezzò il viso.-Promettime che nun t'arrenderai. Pensa a Libero, Anita...me. Pensa a noi. Nun poi abbandonarce. Daje, Ermal...-
Niente.
Abbassò lentamente la testa.
Era inutile parlargli, tanto non poteva sentirlo.
Vide poi lo sguardò del riccio spostarsi verso di lui.-F-Fabrizio...-