Capitolo IV

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Arrivò il lunedì e chiamai il signor Harris per comunicargli che accettavo il posto. Si congratulò della saggia decisione e disse che mi aspettava il giorno successivo per firmare le carte necessarie all'assunzione. Dopo quella chiamata, le ore e i giorni volarono via alla velocità della luce. Io e James trascorrevamo ogni momento libero insieme, eppure non sembrava mai abbastanza, era come se il tempo ci scivolasse via dalle dita.

Il giorno della partenza era ormai arrivato, volo fissato per le 18 in punto. James si era preso il giorno libero e non faceva altro che camminare su e giù per la casa, mettendomi addosso ancora più ansia di quella che già provavo.
《Sei sicura di aver preso tutto?》
《Sì, amore. Ho aperto e richiuso la valigia mille volte. Ho fatto il giro di tutta la casa e non mi manca niente,》dissi spuntando la lista mentale di tutte le cose da portarmi dietro.
《Anzi... c'è una cosa che mi manca!》
《E che cosa?》
《Forse è troppo sdolcinato, ma mi piacerebbe avere qualcosa di tuo. Qualcosa da indossare,》dissi allacciando le mie mani dietro al suo collo.
《E avresti qualche richiesta specifica?》
《La camicia a quadri nera e blu! Sì, proprio quella... sai che la adoro!》
《Ok, è tutta tua. Vado a prendertela e in cambio mi lasci la tua sciarpa di cashmere,》disse sfidandomi a replicare.
《Ma è la mia preferita! Non me ne separo mai.》
《Appunto. Me la avvolgerò intorno al collo e sarà come se mi fossi vicino,》disse cingendomi i fianchi mentre mi baciava sul collo, per poi risalire fino alle labbra.

***

Una volta in aeroporto, cercai con lo sguardo la mia migliore amica Claudia. Ci conoscevamo fin da piccole e di certo non potevo partire senza salutarla. Mi aveva promesso che sarebbe passata, ma ormai mancava poco all'imbarco e di lei non c'era traccia.
《Ehi, Rebecca! Sono qui!》gridò la mia amica in mezzo alla folla, mentre si sbracciava per farsi notare. Mi corse incontro e la abbracciai, ero così felice che fosse arrivata in tempo.
《Finalmente! Ma che fine avevi fatto?》chiesi preoccupata. Non era da Claudia arrivare in ritardo, soprattutto in una occasione tanto importante.
《Mi dispiace. La macchina non voleva saperne di partire e ho dovuto prendere la metro.》
《In questo caso sei perdonata.》
《Allora? Sei nervosa?》
《Ora che me lo chiedi... lo sono ancora di più!》risposi sentendo crescere il panico dentro di me. Tra poco mi sarei ritrovata dall'altra parte della Manica. Sola, senza conoscere nessuno.

Quando ormai stavo iniziando ad immaginare tutte le migliaia di situazioni spiacevoli in cui mi sarei potuta ritrovare, arrivò la voce di James a riportarmi con i piedi per terra.
《Non fare così, andrà tutto bene.》
《Non ne sono tanto convinta...》replicai in preda all'ansia.

James rivolse un'occhiata di rimprovero alla mia migliore amica e la invitò con lo sguardo a fare qualcosa per rimediare alla domanda infelice di poco prima. Claudia lo scansò, si mise di fronte a me e con fare deciso mi prese per le spalle.
《Ascoltami bene Rebecca Turner. Tu salirai su quell'aereo, atterrerai a Parigi e sarai la persona più felice del mondo. E sai perchè lo so?》
Feci segno di no con la testa e proseguì. 《Perchè tu ami quella cavolo di città! Mi hai dato il tormento in tutti questi anni su quanto ti sarebbe piaciuto vivere lì e non mi sono sorbita tutti quei noiosi film francesi per niente. Insomma, non dicevi che vivresti bene nel magico mondo di Amélie?》
《Forse volevi dire favoloso mondo di Amélie...》
《Sì, insomma! Hai capito di che parlavo,》disse Claudia guardandomi intensamente, come se volesse leggermi nell'anima.
《Ma la vita non è un film.》
《Hai ragione, può essere molto meglio! Non c'è niente che tu non possa fare e tu lo sai bene... altrimenti non avresti nemmeno accettato di partire.》
《Se la metti così, forse hai ragione...》dissi iniziando a riacquistare fiducia in me stessa.

Claudia aveva assolutamente ragione! Anche se mi sentivo mancare la terra dai sotto i piedi, ero sicura del passo che stavo per fare. Dovevo solo smetterla di farmi prendere dalla paura.
《Certo che ho ragione! Allora dimmi, sei pronta?》
Oui, je suis prête!》dissi sicura di me.
《Cosa hai detto?》chiesero in coro Claudia e James, che non capivano una parola di francese.
《Che sono pronta!》
《Bene, perchè ho appena sentito chiamare il tuo volo,》disse James sollevato.
《Mi mancherai da morire,》dissi fiondandomi tra le sue braccia. James mi strinse a se con fare protettivo e mi sussurro frasi incoraggianti all'orecchio. Mi baciò dolce e passionale allo stesso tempo.

La settimana successiva James mi avrebbe raggiunto a Parigi per il weekend e perciò separarci fu un pò meno tragico del previsto. La vera prova decisiva sarebbe cominciata quando il non vedersi ogni giorno sarebbe diventata l'abitudine.

Avremmo fatto il possibile per vederci nei fine settimana, ma James era un professore di storia all'università e molto spesso aveva del lavoro da portare a termine in quei giorni. E comunque, vederci così spesso sarebbe stato troppo costoso. Dovevamo imparare a convivere con la lontananza e dopo la mia esperienza in Francia, forse avrei avuto più possibilità di trovare lo stesso lavoro a Londra o in alternativa James mi avrebbe raggiunto a Parigi. In un modo o nell'altro ce l'avremmo fatta e saremmo stati di nuovo fianco a fianco, era solo questione di tempo.

《Ehm... vorrei salutare anch'io Rebecca,》tossicchiò Claudia dispiaciuta di doverci interrompere.
《Tutta tua,》disse James dopo avermi lasciata andare. Abbracciai forte la mia migliore amica e le promisi di chiamarla appena arrivata.

A proposito di chiamate, mi ricordai che dovevo assolutamente contattare i miei genitori per l'ultimo saluto in terra inglese. Da qualche anno si erano trasferiti a York perchè non ne potevano più del caos di Londra. Ero andata di persona a dar loro la notizia del mio trasferimento e li avevo pregati di non venire in aeroporto per i saluti. Feci una chiamata super veloce rassicurandoli che sarebbe andato tutto bene e che avrei richiamato una volta atterrata a Parigi. Non vivevo più a casa dei miei genitori da parecchio tempo ormai, ma continuavano a preoccuparsi per me come se fossi ancora una bambina.
《Tutto ok?》chiese James.
《Le solite raccomandazioni...》
《Capisco,》disse sorridendomi comprensivo.
《Ora devo proprio andare. Venite qui voi due,》dissi allargando le braccia. Abbracciai il mio fidanzato e la mia migliore amica per l'ennesima volta e poi mi avviai verso i controlli di sicurezza. Ero pronta per la mia grande avventura in terra francese!

**Spazio Autrice**

Ciao a tutti!!
La partenza è arrivata e Rebecca è convinta che in un modo o nell'altro la relazione con James andrà per il meglio. Tra poco arriveranno nuovi personaggi (uno in particolare) a sconvolgere la vita della nostra protagonista.

Se vi sta piacendo la storia stellinate, lasciate qualche commento o aggiungetela ad un elenco lettura!

A presto ;)

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