Capitolo XVIII

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LOUIS

《Allora, come va con Rebecca?》chiese Vincent cercando d'impicciarsi come suo solito. Da quando la relazione era diventata ufficiale, la sua curiosità aveva raggiunto livelli inimmaginabili.
《Bene, grazie. Ma piuttosto, non sarebbe ora di tornare in ufficio? La pausa pranzo è quasi finita...》dissi cercando di evitare il suo interrogatorio.
《Ok, ho capito. Parlare con te è inutile.》
《Non riuscirai a scucirmi una parola,》dissi mimando il gesto di chiudermi la bocca con una zip.
《Che gran simpaticone! Dimmi almeno a che livello siete.》
《Perchè t'interessa tanto?》chiesi con tono inquisitorio.
《Sono il vostro fan numero uno.》
《Sbaglio o dicevi che dovevo lasciarla perdere?》
《Questo perchè pensavo che ti saresti scontrato contro un muro. Ma Rebecca ha sorpreso anche me.》
《Vorresti farmi credere... che eri solo preoccupato per me?》chiesi colpito da tanto affetto.
《In effetti sì.》
《Non pensavo avessi un cuore,》dissi prendendolo in giro.

《Avanti, sputa il rospo! Avete fatto sesso, sì o no?》
《Rebecca mi uccide se apro bocca e poi è troppo strano parlarne con te. Oltre ad essere mio amico, sei anche il suo capo,》dissi cercando di convincerlo a non insistere.
《Ho capito... ti ha mandato in bianco.》
《E come fai a dirlo?》
《L'hai appena detto tu!》disse sorridendo, compiaciuto del suo inganno.
《Sei un maledetto bastardo...》
《Lo so. Ma non preoccuparti, oggi è San Valentino! Non perdere le speranze,》disse dandomi una pacca sulla spalla.
《Non c'è nessuna fretta.》
《E immagino che quando lo dici, Rebecca ci crede...》
《Certo, dico solo la verità.》
《Ma per favore! Non dire cazzate!》disse scoppiando a ridere a crepapelle.
《Forse succederà stasera o forse no, non ne faccio una tragedia,》dissi scuotendo la testa vigorosamente.

***

Quando entrai nell'ufficio di Vincent, trovai Rebecca intenta a scegliere un cioccolatino dalla scatola a forma di cuore che le avevo regalato.

Si trattava del primo San Valentino che trascorrevamo insieme e volevo che fosse speciale. La giornata era cominciata aspettandola sotto casa, dove le avevo augurato il buongiorno con in mano una scatola di cioccolatini e un bouquet di rose rosse. Ma quello era solo un piccolo assaggio di ciò che avevo in mente. La vera sorpresa sarebbe cominciata dopo il lavoro.

《Hai intenzione di startene lì a fissarmi ancora per molto?》chiese Rebecca sollevando il suo sguardo indagatore.
《Stavo pensando di farlo finchè non torna quel rompiscatole di Vincent.》
《E che fine ha fatto?》
《Si è fermato a parlare con Paulette. Probabilmente voleva farci un favore,》dissi avvicinandomi.
《Ma che gentile.》

Si alzò dalla sedia e si avvicinò per passarmi le braccia intorno al collo. Indossava una salopette rossa che metteva in mostra le gambe, rese ancora più sensuali da dei collant scuri a pois.
《Allora, me lo dai un indizio sulla sorpresa di stasera?》
《Non se ne parla. Tu fatti solo trovare pronta per le 20,》risposi deciso.

***

《Siamo arrivati,》dissi aprendole la portiera dell'auto. Ci trovavamo a Pont de l'Alma, pronti ad imbarcarci per la più romantiche delle serate. Il bateau mouche era lì che ci aspettava.
《Ceniamo qui?》chiese Rebecca stupita.
《Sì. Spero ti piaccia la sorpresa.》
《Ovvio.》

Una volta saliti a bordo, uno dei camerieri ci condusse al nostro tavolo. Eravamo sistemati vicino alle vetrate, così da goderci meglio lo spettacolo della Senna e dei monumenti che vi si affacciavano. Aiutai Rebecca a togliersi il cappotto e quello che vidi mi lasciò incantato.

Indossava un abito lungo in pizzo blu, che avevo solo potuto intravedere fino a un momento prima. Ma quello che non mi aspettavo era la profonda scollatura a forma di cuore, impreziosita da un semplice girocollo in oro bianco.
《Sei stupenda.》
《Grazie. Anche tu non sei male,》disse apprezzando lo smoking nero con papillon.
《Mademoiselle,》dissi scostandole la sedia per farla sedere. Mi sorrise complice e un attimo dopo arrivò il cameriere con lo Champagne e gli stuzzichini.
《A cosa brindiamo?》chiese sollevando il calice in aria.
《A noi due!》
I nostri calici si scontrarono tintinnando e ogni cosa mi sembrò perfetta.

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