Da quel fatidico giorno in cui avevo detto addio a James per sempre, era ormai passato un mese e nel frattempo il mio rapporto con Louis era cresciuto, diventando sempre più intenso.
Mi trovavo in sala relax insieme a Louis e stavo bevendo il primo caffè della giornata. Mentre pensavo all'ultimo manoscritto che mi aveva sottoposto Vincent, notai che il mio francese preferito mi fissava con aria pensierosa.
《Cosa c'è?》
《Pensavo solo a cosa potremmo fare dopo il lavoro.》
《Non ne ho idea,》risposi sincera.
《Forse mi è venuta un'idea, anzi una grande idea!》
《Come sei modesto... quale sarebbe questa grande idea?》dissi prendendolo un pò in giro.
《Lasciamo perdere...》
《Dai, non fare l'offeso!》
《La mia bocca ormai è sigillata,》disse Louis parecchio risentito. Era incredibile quanto fosse permaloso e poco incline ad accettare una presa in giro. Al contrario, si divertiva da morire a prendere di mira me.《Devo forse farti il solletico? Di solito funziona.》
《Non con me. Ma non mi dispiacerebbe vederti provare,》disse sorridendomi beffardo.
《Ok, ci rinuncio.》
《E va bene! Ti dico la mia idea... ma solo perchè voglio vederti felice.》
《Sentiamo,》dissi curiosa di sentire cosa aveva in mente.
《Che ne dici di andare a pattinare sul ghiaccio?》
《Non sono capace,》dissi dispiaciuta di rovinare i suoi piani.
《Di questo non devi preoccuparti, ti aiuto io! Facciamo solo qualche giro in pista, niente di complicato.》
《Chissà perchè, continuo a visualizzare il mio sedere che cade sul ghiaccio,》dissi poco convinta.
《Farò in modo che non accada. Fidati di me, chérie.》
《È una promessa?》
《Giuro sul mio onore che il tuo prezioso didietro non toccherà nessuna lastra ghiacciata,》rispose alzandosi in piedi e mettendo una mano sul cuore. Tendeva ad essere così teatrale e non posso dire che mi dispiacesse.***
Dopo il lavoro, Louis mi portò in un gigantesco centro sportivo. Oltre alla pista sul ghiaccio, era dotato di palestra, numerosi tavoli da ping pong, piscina e idromassaggio.
《Sei incantevole,》disse Louis mentre mi teneva per mano. Stavamo facendo dei giri in pista da un bel pò e non potevo evitare di sentirmi una povera impedita, difficile farlo quando anche i bambini mi sorpassavano sghignazzando. Da sotto il cappotto indossavo la felpa che Louis mi aveva prestato la prima volta che ero rimasta a dormire da lui e di cui mi ero scaltramente appropriata. Mentre sotto avevo messo una gonna in ecopelle con dei collant in lana spessa e Louis sembrava apprezzare particolarmente la mia scelta.
《Se fai così mi deconcentri.》
《Così come?》chiese facendo il finto tonto.
《Mi guardi in un modo...》
《Non sai cosa ti farei. Altro che guardarti,》mi sussurrò mentre rallentava l'andatura fino a far fermare entrambi.
《Cerca solo di non farmi cadere.》
《Non lo farei mai,》disse con voce roca mentre si avvicinava a me. Iniziò a baciarmi con così tanta passione da farmi sentire accaldata.
《Che ne dici di parlarne da un'altra parte? Siamo in mezzo alla pista e non mi sento per niente stabile,》dissi temendo di finire a terra da un momento all'altro.
《Certo. Usciamo da qui.》***
Usciti dalla pista, occupammo una delle panche libere vicino all'area ristoro e anche se mancava ancora un po' all'ora di cena, l'odore di cibo mi faceva venire l'acquolina in bocca.
《Devi sapere una cosa. Hai sconvolto la mia vita da quando sei entrata nel mio ufficio per la prima volta. Credevo che non mi sarebbe più successo di amare davvero qualcuno,》disse prendendomi una mano fra le sue.
《Chi ti ha spezzato il cuore?》
《Come fai a dirlo?》
《Chiamalo intuito,》risposi alzando le spalle.
《Un'incredibile stronza di nome Clothilde. Ci siamo lasciati da quasi un anno e da allora nessuna ha più catturato il mio interesse.》
《Neppure qualcosa di poca importanza?》chiesi sinceramente curiosa.
《Potrà stupirti, ma no. Le storie da poco non fanno per me.》
《Nemmeno per me.》
《L'ho capito perfettamente, chérie. Il solo fatto che tu ora sia qui con me è il regalo più bello che potessi mai ricevere.》
《È molto dolce quello che hai detto,》constatai quasi commossa.
《Dimmi una cosa. Tu quando hai capito che non ti ero del tutto indifferente?》
《Difficile dirlo con certezza. Ti ho conosciuto quando il mio cuore era già impegnato e non hai idea di quanto abbia lottato con me stessa per negare quello che provavo per te,》risposi sincera.
《Vorrei dire che mi dispiace. Ma se non fosse successo, ora non saresti qui con me,》disse portando la mia mano alle sue labbra per poi baciarla con delicatezza. Ad interrompere la dolcezza del momento ci pensò il brontolio del mio stomaco.
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Parigi per sempre
RomanceUn'antica leggenda dice che ogni persona, fin dalla nascita, porta legato al mignolo della mano sinistra un filo rosso che lo collega alla propria anima gemella. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai. Quando Rebecca si trasfe...